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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


A proposito di competitività: le disavventure di un piccolo imprenditore
News inviata il 1 febbraio 2007

Inusuale per questo sito, si riporta la presentazione di un pamphlet che, spero tanto con la necessaria ironia, non riguardi un comune che ha aderito alla Comunità di pratica.
"Dove è più facile aprire un'impresa? In un paese dove si possono fare affari con relativa semplicità: nella classifica della Banca mondiale, l'Italia è all'82º posto, dopo il Kazakhistan, la Serbia, la Giordania e la Colombia. Merito della nostra infernale burocrazia. Un giornalista prova a diventare imprenditore. Segue i corsi di primo soccorso, quello antiincendio, quello sulla prevenzione degli infortuni. Frequenta commercialisti e avvocati. Informa le «lavoratrici gestanti» dei rischi che corrono - ma solo quelle «di età superiore ad anni 15». E poi c'è l'ASL con tutti i regolamenti sull'igiene e l'obbligo di installare e numerare le trappole per topi (non basta il topicida, vogliono fare una statistica?). C'è persino il decalogo che insegna quando bisogna lavarsi le mani. Compra centinaia di marche da bollo, compila (e paga) un'infinità di bollettini postali. Sei mesi dopo e con centomila euro di meno, apre finalmente l'attività: un piccolo negozio di pizza d'asporto. Ma a quel punto si trova a dover fare i conti con i cosiddetti «lavoratori» e con i sindacati. Quello di Gigi Furini non è un trattato di economia del lavoro. È il resoconto di due anni impossibili, con tanti aneddoti spassosi. Eroica e sfortunata protagonista, una piccola società che «voleva solo vendere la pizza».
(Fonte: settimanale L'Espresso)


Il pacchetto igiene CE nel Friuli Venezia Giulia
News inviata il 29 gennaio 2007

Pur essendo entrato in vigore il primo gennaio 2006 sono ancora in pochi ad applicare le nuove disposizioni CE in materia d'igiene anche se i regolamenti comunitari sono immediatamente eseguibili. La più rilevante novità contenuta nel Regolamento CE è costituita dalla disapplicazione della autorizzazione sanitaria, prevista dalla Legge 283/62. In sostanza l’autorizzazione sanitaria è sostituita dalla "registrazione". Le imprese che producono, trasformano, manipolano o distribuiscono prodotti alimentari potranno iniziare o modificare l'attività previa notifica, utilizzando la specifica modulistica predisposta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e allegata alle linee guida approvate con deliberazione della Giunta regionale del 22 dicembre 2006. La Regione Friuli Venezia Giulia ha ritenuto di "disapplicare" l'accordo Stato Regioni del 2006 ed ha emanato linee guide coerenti con le disposizioni del Regolamento comunitario.
Per saperne di più


Le autorizzazioni per la panificazione
News inviata il 26 gennaio 2007

Roberto Gandiglio pubblica sulla rivista diritto & diritti, all'indirizzo http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/23382.html,  una approfondita analisi sulla nuova disciplina introdotta dalla riforma Bersani dell'estate 2006 analizzando quali sono le modifiche sostanziali rispetto alla disciplina previgente. L'autore, inoltre, affronta l'annosa questione delle autorizzazioni sanitarie sviluppando alcune interessanti considerazioni sulla natura del provvedimento ormai riposto in soffitta.


Le autonomie locali sono responsabili dello sviluppo del territorio
News inviata il 24 gennaio 2007

E' quello che sostiene l'autorità antitrust nella approfondita analisi "Qualità della regolazione e performance economiche a livello regionale: il caso della distribuzione commerciale in Italia" pubblicata lunedì 22 gennaio e già disponibile nel sito del garante all'indirizzo www.agcm.it. Lo staff del garante mette in luce come nelle regioni in cui non è stata data attuazione alla riforma Bersani del 1998 la situazione economica complessiva è peggiorata mentre in quelle in cui maggiore è stata l'adesione ai principi innovatori della riforma della fine degli anni 90 la situazione è decisamente migliorata. Umbria, Lazio, Puglia, Sicilia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le regioni che, di meno, han recepito lo spirito della riforma del commercio che aveva avviato, in questo comparto, la liberalizzazione.


Rien Ne Va Plus  
News inviata il 19 gennaio 2007

Il settore del gambing è in espansione. Le regole sono complesse e gli operatori pubblici in difficoltà a seguire l'evoluzione normativa. Marilisa Bombi delinea, con semplicità, l'iter procedimentale per l'autorizzazione d'esercizio anche con riferimento ai nuovi requisiti di onorabilità individuati nell' estate 2006 dal direttore AAMS per i raccoglitori delle giocate.
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