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Il Ministero della salute ha diffuso la circolare del 3 ottobre 2006 - Vendita di alcune tipologie di medicinali ad di fuori della farmacia: «applicazione dell'articolo 5, commi 1, 2, 3, 3-bis e 4 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248» la circolare è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2006, n. 232 ma è anche disponibile all'indirizzo http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_846_allegato.pdf assieme alla relativa modulistica

E' stato pubblicato dal map (ministero attività produttive) all'indirizzo http://www.attivitaproduttive.gov.it/pdf_upload/documenti/phpbkvz3K.pdf la circolare interpretativa delle disposizioni in materia di attività economiche contenute del decreto legge 223/2006. In particolare si evidenziano due questioni che avevano comportato dubbi interpretativi: la definitiva abrogazione del Rec e l'impossibilità per gli esercizi di vicinato che intedono conentire il consumo sul posto degli alimenti venduti di installare tavoli e sedie.

Un'eventuale diffida del privato al ritiro di un atto illegittimo non è idonea a trasformare una posizione originaria che è di interesse semplice o di fatto in posizione qualificata di interesse legittimo. Così si è espresso il TAR Marche con la sentenza 19 settembre 2006, n. 582, disponibile nel sito www.giustizia-amministrativa.it

Con decisione n. 5181/2006 depositata il 7 settembre scorso il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione sesta) e già disponibile nel sito www.giustizia-amministrativa.it ha rilevato che l’art. 5 del d.lgs. n. 114/1998 – a garanzia del corretto esercizio dell’attività di commercio e dell’affidamento dei consumatori – seleziona tutta una serie di ipotesi, inerenti alla dichiarazione di fallimento o alla condanna a pena detentiva passata giudicato per tipologie di reati ivi indicati, che “/ex se/” assurgono a condizione preclusiva dell’accesso all’attività commerciale, perché espressione sintomatica del difetto del requisito morale a tal fine richiesto. Non vi è, quindi, ragione per sottrarre l’ipotesi di applicazione della pena ai sensi dell’art. 444 c.p.p. dall’area precettiva di cui all’art. 5 del d.lgs. n. 114/1998, ove essa sia intervenuta per reati (nella specie corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio in concorso) che la lett. c) della richiamata disposizione prende in considerazioni agli effetti della perdita del requisito di idoneità morale per l’accesso all’attività commerciale.

Giuseppe Lodato pubblica, all'indirizzo http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/22707.html un'interessante analisi partendo dal recente decreto del Presidente della Repubblica n. 184 del 12 aprile 2006, (regolamento in materia di accesso ai documenti amministrativi) in quanto tale decreto offre nuovi spunti per considerazioni intorno ad un istituto procedimentale, introdotto dalla legge generale sul procedimento amministrativo, quale quello del responsabile del procedimento.

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