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E' questo, in sintesi, il rilievo che il TAR l'Aquila ha espresso con la senteza n. 86 del 21 febbraio 2006. Iil titolare di un esercizio pubblico che aveva ottenuto la concessione del suolo pubblico per l'esposizione di tavolini, sedie e fioriere si era visto negare il rinnovo della concessione da parte del Comune di Sulmona, per asserite lamentele dei residenti nella zona. Il ricorrente, nel suo ricorso ha contestato il fatto che il luogo era stato già preso in esame all'atto della originaria richiesta e che nel periodo di tempo della concessione non era mai stato contestato alcunchè. La sentenza è disponibile nel sito www.giustizia-amministrativa.it

Con sentenza n. 159 del 29 marzo 2006, il Consiglio di Stato, sezione V, ha giudicato che a proposito del riferimento alle conseguenze penali previste nel caso di dichiarazioni mendaci; l'art. 48 D.P.R. n. 445/2000 prevede tale dichiarazione di consapevolezza, ma sancisce anche che "Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle sanzioni penali previste dall'articolo 76, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate. Il modulo contiene anche l'informativa di cui all'articolo 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675."

ASTRID Rassegna pubblica nel numero del 31 marzo, all'indirizzo http://www.astrid-online.it/Qualit--de/CONFINDUSTRIA-Doc-audizione-semplifi.pdf  un importante documento di Confindustria su "SEMPLIFICAZIONE ANNUNCIATA, PERCEPITA E RILEVATA La Strategia, il Metodo e le Proposte di Confindustria. Si tratta di una valutazione che pone non poche questioni sul tappeto e che coinvolge tutti i soggetti chiamati a discplinare l'esercizio delle attività economiche.

Con legge 11 marzo 2006 n. 81, di riconversione del decreto legge 10 gennaio 2006 n. 2 è stato aggiunto al comma 2 dell'art. 4 del decreto legislativo 228/2001 (esercizio dell'attività di vendita dei prodotti agricoli) un inciso, la cui finalità è quella di liberalizzare la vendita dei prodotti agricoli all'aperto su area in proprietà o, comunque, in disponibilità al produttore. La nuova disposizione pone fine alla querelle che aveva visto contrapposte, nei mesi scorsi, le due interpretazioni dell'Anci nazionale e il Ministero attività produttive.

Su www.filodiritto.com è pubblicato un' interessante analisi di Giuseppe Chiantera. L’autore affronta la problematica attinente il rapporto tra il responsabile del procedimento e il dirigente dell’unità organizzativa cui afferisce il procedimento stesso, anche alla luce della recente legge dell’11 febbraio 2005, n. 15. In particolare si esamina se il funzionario responsabile del procedimento ha una autonomia nella fase istruttoria rispetto al proprio dirigente che prescinde dal rapporto di superiorità gerarchica insistente tra i due, in ragione delle specifiche funzioni a questi spettanti nella precipua qualità di responsabile del procedimento. Secondo la tesi trattata, pur essendovi il predetto rapporto di sovraordinazione gerarchica del dirigente, una volta individuato un funzionario quale responsabile, il dirigente perde, nell’esercizio concreto delle funzioni istruttorie, una diretta capacità di incidere sulla fase procedimentale, degradandosi i sui poteri a meri suggerimenti ovvero a direttive non vincolanti L'articolo è pubblicato a questo indirizzo: http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=153 

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