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Sedie al bar: ok della Soprintendenza
Da ItaliaOggi del 14 marzo 2014
La Soprintendenza ha un ruolo fondamentale per il corretto uso del territorio e, di conseguenza, niente tavolini e sedie davanti ai bar senza la previa autorizzazione delle Belle arti. Il direttore del Servizio II della Direzione generale per il paesaggio del Ministero per i beni culturali mette con le spalle al muro la Presidente Debora Serracchiani che si era rivolta al Ministero per ottenere lumi circa la corretta applicazione da dare al codice Urbani, in relazione al fatto che con l’approssimarsi della bella stagione i sindaci dei comuni capoluogo si erano preoccupati dalla chiusura dimostrata dagli uffici periferici del Dicastero che hanno imposto una interpretazione restrittiva delle norme che imporrebbe l’obbligo della cosiddetta autorizzazione monumentale non solo per le opere edilizie realizzate nelle zone soggette a vincolo, ma anche per collocare i normali elementi di arredo davanti ai bar. La tesi del Direttore, che ha condiviso in sostanza l’interpretazione della sede regionale è che sia specifiche disposizioni del Codice sia la direttiva dell’ottobre 2012 sono orientate a stabilire obblighi di conservazione e protezione dei beni culturali tra i quali rientrano anche le strade e le piazze realizzate da più di settant’anni. Una interpretazione, tuttavia, che non tiene conto della recente modifica introdotta lo scorso anno dal decreto cultura all’art. 52 del codice che tratta specificatamente la questione relativa al commercio sulle aree di interesse storico e che attribuisce al Soprintendente la facoltà di dettare prescrizioni ma non certamente a carattere generale.
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