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Domanda del 10 maggio 2008:
L’esposizione di merci nell’area esterna del centro commerciale: un centro commerciale saltuariamente affitta o dà in uso gratuito parte dell'area esterna alla superficie di vendita, ma sempre nell'ambito dell'edificio di proprietà del centro commerciale, ad alcuni soggetti, provvisti di regolare iscrizione alla Camera di commercio, per l'esposizione, senza vendita, dei prodotti di loro pertinenza. Alcuni colleghi ritengono che tale fattispecie è da configurarsi come vendita senza autorizzazione altri invece consentono tale esposizione senza sottoporla ad alcuna autorizzazione configurandola nella fattispecie della semplice esposizione.
Quale è la soluzione corretta da applicare e cosa occorrerebbe per consentire la sola esposizione senza vendita?

Risposta: La disciplina del commercio introdotta dalla riforma del 1998 ha, sostanzialmente, modificato l’impostazione previgente che assoggettava il rilascio delle autorizzazioni alla previa verifica di contingenti disponibili. Ed è facile ritenere che, allora, la linea di confine tra esposizione e vendita era ed è molto sottile. Oggi non è più così e questo, soprattutto, in relazione al fatto che la disciplina assume connotazioni di programmazione urbanistica e con riferimento, quindi, al livello di attrattività che le MSV e le GSV possono comportare. Autorizzata, quindi, la costruzione della struttura nel rispetto delle previsioni urbanistiche, tutto ciò che vi avviene, poi, all’interno o nei pressi dell’esercizio, diventa giuridicamente irrilevante se non si tratta di attività di vendita ma di mera esposizione. Specificatamente, noi possiamo vedere all’interno delle gallerie dei centri commerciali mostre di mobili, di arredi per giardini ma, trattandosi di iniziative estemporanee, si può tranquillamente ritenere che questa esposizione non determina una maggiore attrattività di clienti rispetto quelli che, comunque, accedono alla struttura. Così è per le aree esterne. Tuttavia, generalizzare non è mai bene e, di conseguenza, argomentare su un quesito dai connotati vaghi risulta problematico. Pongo alcuni interrogativi che possono determinare un approccio più pratico alla questione posta:
- in quale area la merce viene esposta, nell’area destinata a parcheggio dei clienti?
- in caso affermativo, è comunque rispettato il rapporto superficie di vendita/parcheggi disponibili?

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