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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Comune di Bolzano: stop alle VLT
News inviata il 12 marzo 2012

Esito positivo per il ricorso con sospensiva proposto dal Comune di Bolzano avverso il provvedimento della Provincia che consentiva l’apertura di una sala giochi con Vlt. Il TAR ha infatti confermato l’ordinanza di sospensiva, motivando che da un primo sommario esame il ricorso appare fondato e ritenendo comunque preminente l’interesse pubblico alla prevenzione dal vizio del gioco. Le pretese risarcitorie della società che aveva ottenuto la licenza per l’apertura della sala Vlt fornite da Lottomatica, fa sapere in una nota ufficiale il Comune “per presunta temerarietà della lite proposta dal Comune, perdono ogni consistenza a fronte della pronuncia del TAR che afferma, all’opposto, che ci sono validi motivi per ritenere che anche la sala c.d. “dedicata” che la società intenderebbe aprire all’ex Masetti debba soggiacere ai divieti previsti dalla norma provinciale (in presenza di c.d. siti sensibili nel raggio dei 300 metri). La licenza infatti era stata rilasciata prima che la provincia emanasse la norma che limita l’apertura di sale nella vicinanza di luoghi sensibili, come scuole e ospedali (a questo indirizzo su jamma.it)

La Regione Piemonte dà le dritte in materia di orari
Con un ' articolata circolare (in tal senso si ringrazia il collega Marco Odasso) la Regione Piemonte, il 7 marzo scorso, ha fornito le dritte giuste per l’interpretazione del quadro normativo conseguente all’introduzione delle disposizioni statali in materia di orari. La circolare fornisce anche utili indicazioni per l’introduzione dei vincoli necessari alla tutela dei motivi imperativi di interesse generale.

Acustica: uno schema utile ed una circolare fondamentale
Da Trieste il collega Renato La Rosa ci informa che il Ministero dell’ambiente alla fine dello scorso anno ha emanato una circolare che scioglie ogni dubbio interpretativo circa il soggetto competente ad emettere l’autocertificazione in materia di acustica. Tra l’altro, alla luce del recente regolamento approvato con dpr 19.10.2011, n. 227, ha predisposto un utile schema riassuntivo degli adempimenti.

Controlli: obiettivo associazioni
Senza particolare scalpore il legislatore sta mettendo il dito nella piaga: basta con i finti circoli e le associazioni che svolgono attività commerciale. A partire dalle più recenti novità è necessario fare un po´ di chiarezza su di una materia che si palesa, da sempre, complessa. Marilisa Bombi ha approfondito la problematica per l’ultimo numero di PL.COM. Il contributo su gentile concessione di EDK è disponibile per la Comunità di pratica a questo indirizzo.


Un passo avanti per la semplificazione
News inviata il 9 marzo 2012

La Camera ha approvato ieri la legge di conversione del decreto legge 5/2012 che contiene diverse novità per il settore delle attività economiche. L’iter prevede adesso il passaggio del testo in Commissione Senato ma non ci dovrebbero essere novità tenuto conto che sul testo licenziato da Montecitorio è stato richiesto dal Governo il voto di fiducia. Agli abbonati allo Zibaldone viene inviato un approfondimento di Marilisa Bombi.

Comunicazione unica: accordo Stato – Regione Puglia per gli artigiani
Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Puglia, hanno firmato firmato, il 6 febbraio 2012, un protocollo d'intesa per l'applicazione del sistema della comunicazione unica - ComUnica - anche per la nascita delle imprese artigiane. Le imprese artigiane della Regione Puglia possono iscriversi all'albo con immediato avvio dell'attività mediante un'unica comunicazione per via telematica. L'intesa da avvio alla comunicazione unica per le imprese artigiane, in attuazione dell'articolo 1, comma 2, del DPCM 6 maggio 2009 che prevede un accordo tra Stato e singole Regioni in modo che siano utilizzate le procedure per la comunicazione unica al registro delle imprese.

Il Ministero dell’interno e il dl 5/2012
Il Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, con circolare del 22 febbraio u.s. ha dato le dritte ai propri uffici periferici sulla corretta applicazione delle disposizioni contenute nel d.l. 5/2012 e relative alle modifiche del Tulps. Correttamente il Ministero non è entrato nel merito delle funzioni trasferite ai comuni, pur rientrando ancora nel Tulps, sulle quali non ha più alcuna competenza.

Orari e competenza
Il Tar Veneto demanda alla Corte Costituzionale di risolvere la diatriba in materia di orari. Lo ha fatto con l’ordinanza 265 depositata lo scorso 29 febbraio, nella quale afferma che “appare rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3 della legge della Regione Veneto 27.12.11 n. 30 in relazione agli artt. 41 e 117, comma 2°, lett. e) ed m) della Costituzione.”. Al Giudice delle leggi, quindi, l’ardua sentenza.


Le Regioni e gli orari
News inviata il 7 marzo 2012

La Regione Marche si attiva sul fronte orari ed emana una circolare. L’atto di indirizzo interpretativo della Regione, informa una nota della Conferenza delle Regioni, chiarisce che la norma statale si applica dal 1° gennaio 2012, anche nel caso in cui le Regioni e i Comuni non abbiano provveduto ad adeguare le proprie norme in materia di orari e di chiusura domenicale e festiva, in quanto prevale la normativa statale in materia di tutela della concorrenza. Non può essere, quindi, applicato il termine di adeguamento di 90 giorni previsto per il recepimento delle normative nazionali ed europee. Inoltre i Comuni – proprio per la prevalenza della normativa statale – non devono assumere nessun provvedimento per rendere operativa la liberalizzazione introdotta.
Maggiori info.

Non tutti i Tar la pensano allo stesso modo
In fatto di liberalizzazione alla vendita di quotidiani e periodici si segnala una posizione differenziata rispetto quella recentissima del tar Veneto. Si tratta della sentenza del 2 marzo del tar Lazio, il cui commento dei Marilisa Bombi viene inviato agli abbonati allo Zibaldone.


Musica d’allietamento e da trattenimento nei bar
News inviata il 6 marzo 2012

Mai una questione talmente semplice e banale ha comportato tanti problemi interpretativi e, soprattutto, applicativi. E a nulla è servita l’elaborazione giurisprudenziale che ha distinto tra l’attività di intrattenimento da quella di mero allietamento. Finalmente il D.L. n. 5/2012 archivia definitivamente il problema ma non toglie le castagne dal fuoco per i music bar, che non potranno più dire di essere border line. Marilisa Bombi per PL.COM ha esaminato per PL.COM le novità ed il contributo, su gentile concessione di EDK Editore, è disponibile per la Comunità di pratica a questo indirizzo.

Niente commercio a chi indossa la divisa
L’attività di vendita in quanto tale è incompatibile per chi porta la divisa e svolge un fondamentale funzione pubblica che non ammette commistioni con interessi personali. In tali ipotesi la punibilità di tale comportamento è infatti finalizzata -- in relazione alla natura ed alla rilevanza sul piano relazionale dei comportamenti -- alla tutela dell'interesse pubblico, della legalità, dell'imparzialità e del buon andamento degli uffici pubblici di cui all'art. 97 Cost. Consiglio di Stato, Sezione IV, 23 febbraio 2012, sentenza n. 1022.


DL 1/2012 e legge di conversione
News inviata il 2 marzo 2012

La Commissione industria del Senato ha licenziato lo schema di disegno di legge relativo alla conversione del decreto legge 1/2012. Il Governo dovrebbe far proprio questo testo e proporre la questione di fiducia.

Liberalizzazione e semplificazione
Mentre ieri l'aula del Senato ha approvato la legge di conversione del dl 1/2012, che andrà, quindi, all'esame della Camera, si sta accelerando la procedura per la legge di conversione del decreto semplificazione 5/2012. A tale proposito, la Lega delle autonomie, in audizione, ha presentato alla competente Commissione una nota con alcune interessanti considerazioni, sopratutto in relazione all'articolo 12. se ne consiglia la lettura.

Lombardia: pretesti legittimi ma anche a volte strumentali
Con la legge Regionale 27 febbraio 2012 , n. 3, disposizioni in materia di artigianato e commercio e attuazioni della Direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno, si va a modificare principalmente il testo unico del commercio della Regione Lombardia, L.R. 6/2010, e la vendita da parte delle imprese artigiane di prodotti alimentari di produzione propria, L.R. 30 aprile 2009, n. 8. Per gli artigiani gli articoli inseriti sono volti a limitare l’insediamento delle nuove attività assoggettando le stesse alla programmazione comunale prevista dalla L.R., n. 6 /2010 in nome della “sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità che rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo, in particolare per il contrasto al degrado urbano, e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità,..” Inoltre per l’avvio della attività viene richiesta tutta una serie di documenti attestanti la conoscenza lingua italiana, titolo di studio rilasciato da una scuola italiana legalmente riconosciuta o corso professionale andato a buon fine istituito o riconosciuto dalla regione Lombardia. Anche per i settore commerciale e dei pubblici esercizi la legge come per gli artigiani va ad individuare limiti di apertura tenendo conto delle programmazioni sempre nel nome della convivenza civile, sicurezza pubblica, sicurezza sanitaria e di interesse generale. In modo marginale subiscono modifiche anche le attività di acconciatori e di estetica.

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