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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Le proposte del Governo in materia di semplificazione
News inviata il 7 novembre 2011
E’ solo uno schema, una traccia,
un documento di lavoro. O a pagina 17 è contenuta la rivoluzione, si fa per
dire, che consentirà agli imprenditori ed ai professionisti di esercitare
l’attività senza particolari formalismi? Chi vivrà vedrà. Quanto emerge dalla
lettura delle future (probabili) nuove disposizioni è che non viene sciolto il
dubbio circa le attività disciplinate dal Tulps. Ed è proprio questo l’argomento
di cui si parlerà a Dosson di Casier
il prossimo 16 novembre, nel corso organizzato dal Centro Studi Alta
Padovana.
Statuto delle imprese: un passo avanti
Il 3 novembre scorso, la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il
disegno di legge che reca "Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto
delle imprese" fine di assicurare lo sviluppo della persona attraverso il valore
del lavoro, sia esso svolto in forma autonoma che d’impresa, e di garantire la
libertà di iniziativa economica privata in conformità agli articoli 35 e 41
della Costituzione. In particolare, l’articolo 8 dispone, tra l’altro che: “1.
Negli atti normativi e nei provvedimenti amministrativi a carattere generale che
regolano l’esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonché
l’accesso ai servizi pubblici o la concessione di benefìci, non possono essere
introdotti nuovi oneri regolatori, informativi o amministrativi a carico di
cittadini, imprese e altri soggetti privati senza contestualmente ridurne o
eliminarne altri, per un pari importo stimato, con riferimento al medesimo arco
temporale.”
Per saperne di più.
Nell’impresa artigiana il direttore tecnico deve essere uno dei soci.
Nell’impresa artigiana il responsabile tecnico deve necessariamente
coincidere con uno dei soci che svolge in prevalenza il lavoro personale, anche
manuale, e deve ritenersi escluso che il responsabile tecnico possa essere
esonerato dallo svolgere attività di tipo manuale limitando cioè la sua attività
a quella di coordinamento, monitoraggio e controllo de servizi resi dall’impresa
artigiana. E’ quanto ha affermato il Mise, Divisione XXI, registro delle
imprese, con
il parere n. 183531 del 3 ottobre 2011.
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Requisiti specifici per il bar annesso all’impianto alla stazione di servizio
News inviata il 4 novembre 2011
Il titolare socio accomandatario della sas del distributore di carburanti con
annesso bar, non matura il requisito per la vendita di prodotti alimentari o
l’attività di somministrazione. E’ quanto ha affermato il Mise con il
parere 200543 del 26 ottobre 2011. Ciò in quanto, secondo il Mise, rilevante
è il fatto che l’iscrizione all’INPS è relativa all’attività prevalente
esercitata nella stazione di servizio. (a.b.)
Gli orari secondo il Mise
In attesa di conoscere le determinazioni (preannunciate) del Governo in
materia di liberalizzazione degli orari, il Mise dice la sua a proposito degli
orari per le località turistiche e le città d’arte. Lo ha fatto con
la circolare 204339 del 28 ottobre 2011.
Scrivi come si deve
L’ITTIG, Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del Cnr,
unitamente all’ Accademia della Crusca, ha redatto la “Guida
alla redazione degli atti amministrativi, regole e suggerimenti”. Un
manualetto tutto da leggere perché non si sa mai troppo. (e.r.)
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Scattato l’obbligo di pubblicare on-line gli adempimenti per i relativi procedimenti
News inviata il 2 novembre 2011
E’ scaduto il 31 ottobre il termine ultimo per la pubblicazione sul proprio sito
istituzionale, per ciascun procedimento amministrativo ad istanza di parte,
l'elenco degli atti e documenti che l'istante ha l'onere di produrre a corredo
dell'istanza. la disposizione era prevista dall’art. 6 del decreto-legge 13
maggio 2011, n. 70 “Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per
l'economia” (GU n.110 del 13 maggio 2011), così come convertito dalla l. 12
luglio 2011, n. 106. il mancato adempimento di quanto previsto al numero 1), nei
procedimenti di cui all'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, (ovvero
alla Segnalazione certificata di inizio attività) legittima comunque l'istante
ad iniziare l'attività dalla data di presentazione della Scia. Il provvedimento
di diniego non preceduto dall'invito di cui al periodo precedente e' nullo.
Niente full time per i negozi automatici
Anche il negozio che utilizza per la vendita esclusivamente i distributori
automatici, è tenuto a sottostare agli orari prescritti per gli esercizi
commerciali tradizionali e, quindi, non è legittimato all’apertura 24 ore al
giorno per 365 all’anno. E’ quanto ha stabilito il Tar Toscana con
la sentenza 6 ottobre 2011 n. 1454. E ciò anche nelle città d’arte. Infatti,
rileva il Collegio, la disciplina comunale degli orari di apertura e chiusura
degli esercizi è il risultato di una valutazione che ha contemperato ed
equilibrato le svariate esigenze "espresse da tutti i soggetti che vivono la
città": i residenti, i turisti, le categorie di imprese, i lavoratori. Si
tratta, secondo il Collegio, di una valutazione che, pur nel rispetto degli
indirizzi del Consiglio Comunale e dei criteri eventualmente dettati dalla
Regione, presenta elementi di ampia discrezionalità e, come tale, è sindacabile
solo nei limiti in cui risulti affetta da manifesta irragionevolezza,
incongruità od illogicità.
Gli orari dei negozi nella regione Piemonte
Con
circolare n.0013107/DB1607 del 28 ottobre 2011, del Settore Programmazione
del Settore Terziario Commerciale avente ad oggetto: “Orari degli esercizi
commerciali e delle attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Situazione dopo i recenti interventi legislativi statali in tema di concorrenza.
Comunicazione”, la Regione Piemonte informa comuni, province, camere di
commercio ed associazioni di categoria che, fino al primo gennaio 2012, in
materia di orari per le località turistiche e le città d’arte, tutto rimane
com’è. (m.o.)
Commercio elettronico: i responsabili della filiera
L'Oreal vince la battaglia, almeno per il momento, contro la società leader
di vendite online: con la sentenza depositata il 12 luglio, nella causa
C-324/09, la Corte di Giustizia Ue impone a eBay più controlli
anticontraffazione, affermando la responsabilità dei gestori di mercati online
anche per le condotte degli utenti. E’ quanto afferma
la sentenza della Corte giust. UE, 12 luglio 2011, C-324/09, pres. Skouris
(tratto da personaedanno.it)
Siti internet a norma
E’ scattato il 31 ottobre il termine per pubblicare on-line l’elenco degli
allegati che vanno a corredo delle domande e delle Scia. Sul quotidiano
ItaliaOggi, di oggi, un approfondimento di Marilisa Bombi. L’articolo è
disponibile nella sezione
gestione documenti.
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C’è tempo fino a fine anno per liberalizzare gli orari nelle città d’arte e nei centri turistici
News inviata il 31 ottobre 2011
C’è tempo fino a fine anno per liberalizzare gli orari nelle città d’arte e
nei centri turistici.
Nella pendenza del termine per l’adeguamento della normativa regionale alla
disposizione di cui all’art. 3, comma 1, lett d) – bis del DL 223/2006 e dal
comma 6 dell’art. 35 del DL 6/7/2011 n. 98, trova applicazione la normativa
attualmente vigente. E’ quanto sostiene il Tar Puglia, Bari, Sez. II, con
l’ordinanza 856 del 26 ottobre scorso.
I controlli in materia di igiene
In attesa che l’Anci solleciti, da parte del legislatore, un’interpretazione
autentica della disposizione e relativa all’ambito di esclusione dei controlli
semestrali; nel senso che anche gli organi di vigilanza sub-statali devono poter
procedere ai controlli posti a tutela dei beni primari, funzionali alla tutela
dell'igiene pubblica, della pubblica incolumità, dell'ordine e della sicurezza
pubblica e a prescindere dalla programmazione annuale imposta dall’articolo
l’articolo 7 del dl 70 /2011., abbiamo chiesto alla dott.ssa Tamara Lollis
alcune indicazioni in merito all’igiene pubblica per la quale, a livello
statale, sono legittimi i controlli.
Il parere è inserito nella sezione gestione documenti.
Le commissioni tecniche non possono essere presiedute dal Sindaco
L’organo consultivo dell’Amministrazione Comunale in materia
edilizio-urbanistica (nella fattispecie si trattava della commissione edilizia
ma palesemente le considerazioni espresse devono riguardare in senso lato tutte
le commissioni) deve essere composto soltanto da tecnici, senza la presenza di
esponenti politici, con la conseguenza che la presenza in essa del Sindaco è
tale da creare quella “commistione” tra istanze politiche e competenze tecniche
all’interno di un organo viceversa esclusivamente deputato allo svolgimento di
una funzione tecnica. In tal senso si è espresso il Consiglio di Stato con
la decisione n.. 5695 del 24 ottobre 2011.
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Preposto, delegato e direttore tecnico: la gran confusione che c´è al MISE
News inviata il 25 ottobre 2011
Uniformare il punto di vista e, quindi, l´orientamento espresso nei pareri,
perché altrimenti i comuni vengono inevitabilmente disorientati. E´
inammissibile, infatti, che le diverse direzioni del MISE forniscano pareri che,
nella sostanza, sono molto diversi l´uno dall´altro, pur affrontando le medesime
problematiche.
L’approfondimento di Marilisa Bombi, pubblicato su PL.COM è disponibile per
la Comunità di pratica su gentile concessione dell’Editore.
Liguria: impugnate dal Governo le modifiche al Testo unico in materia di
commercio
Impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale anche la legge
regionale n. 23 del 12 agosto 2011 pubblicata sul Bur n. 6 del 17 agosto 2011.
Le norme in odore di incostituzionalità sono tutte attinenti all’invasione di
campo nelle materie di competenza statale e in particolare nella materia della
tutela della concorrenza. In particolare è stata impugnata la norma che non
consente il commercio su aree pubbliche alle società di capitali, dettando così
una disciplina derogatoria e più restrittiva rispetto a quella statale.
Impugnata anche la norma che prevede, nell’assegnazione dei posteggi su aree
pubbliche, il criterio del maggior numero di presenze maturate nel mercato o
nella fiera e, a parità di anzianità di presenze, della complessiva anzianità
maturata quale risultante dal registro delle imprese, che attribuendo un
vantaggio a coloro che hanno svolto in precedenza l'attività nel mercato o nella
fiera, anziché promuovere la concorrenza, ha l'effetto di limitare l'accesso di
nuovi soggetti all'esercizio dell'attività commerciale. Appare, infine,
distorsiva della concorrenza anche la norma che attribuisce ai comuni la
possibilità di limitare con proprie determinazioni l’orario dei distributori
automatici. (o.d.)
Friuli Venezia Giulia: contributi per B&B e affittacamere
Sono stati pubblicati sul Bur del 19 ottobre 2011
i bandi per la concessione di aiuti per l'aumento e la riqualificazione dei
posti letto in attività di affittacamere professionali, ossia iscritte al
Registro delle imprese, nonchè per B&B e affittacamere non professionali.
Beneficiari dell'aiuto sono, per le attività professionali: le imprese
turistiche ed i pubblici esercizi con sede operativa nei Comuni di Artegna,
Gemona del Friuli, Montenars, Bordano, Chiusaforte, Dogna, Forgaria nel Friuli,
Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio,
Trasaghis e Venzone, che siano proprietari o titolari di un diritto
reale dell'immobile e rientrino nei parametri dimensionali di Piccola Media
Impresa, e per le attività non professionali le persone fisiche residenti nei
suddetti Comuni. Scadenza presentazione domande 19 gennaio 2012. . (o.d.)
Distributori di carburanti: direttiva per i controlli metrologici
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2011, n. 242, la
direttiva 4 agosto 2011 adottata dal Ministro dello Sviluppo Economico per
uniformare le procedure e rafforzare l’efficacia dei controlli metrologici sui
distributori di carburanti conformi alla Direttiva 2001/22/CE, a maggior
garanzia dei diritti e degli interessi dei consumatori e, al tempo stesso, della
certezza delle regole anche per gli operatori interessati.
Per saperne di più consulta il sito del Ministero
a questo indirizzo.
Commercializzazione delle acque minerali, fissate le regole
Il Consiglio dei Ministri del 6 ottobre 2011 ha approvato
un decreto legislativo che recepisce la direttiva 2009/54/CE, per la
revisione del sistema di riconoscimento e di autorizzazione dell’utilizzo delle
acque minerali, nell’ottica di una tutela più rigorosa sia della concorrenza,
che della salute dei consumatori. Il provvedimento era stato approvato in via
preliminare nella seduta del 7 luglio 2011.
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