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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Casinò, sale VLT, sindaci e questori
News inviata il 17 ottobre 2011
L’apertura delle sale giochi, sia quelle di competenza del Comune che quelle di
competenza del Questore, presuppongono problematiche estremamente diverse ai due
livelli centrale e locale. Se, infatti, a livello centrale lo Stato cerca di
incrementare le proprie risorse, dall’altro, qualcuno inizia ad interrogarsi
sulle conseguenze del fenomeno del gioco con vincita in denaro il cui quadro di
riferimento normativo, disegnato dal legislatore settant’anni fa, è oggi
probabilmente inadeguato a regolamentare la nuova realtà. Marilisa Bombi ha
approfondito la problematica ed il contributo, su gentile concessione
dell’editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica
a questo indirizzo.
La chiusura del locale per motivi di sicurezza
L’art. 100 TULPS (il quale attribuisce al Questore il potere di sospendere
la licenza di un esercizio pubblico nel quale siano avvenuti tumulti o gravi
disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o
che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità
pubblica ed il buon costume o per la sicurezza dei cittadini) non ha riguardo
alla possibilità più o meno effettiva per il titolare di un pubblico esercizio
di conoscere la pericolosità dei clienti o i loro precedenti penali ovvero di
impedire agli stessi di soffermarsi presso il proprio locale, bensì alla
esigenza obiettiva di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini,
indipendentemente da ogni responsabilità dell’esercente; ciò che rileva,
infatti, nella ratio del legislatore, è l’effetto dissuasivo sui soggetti
indesiderati, i quali, da un lato, sono privati, per qualche tempo, di un luogo
di abituale aggregazione, dall’altro, sono resi avvertiti della circostanza che
la loro presenza in detto luogo è oggetto di attenzione da parte delle Autorità
preposte. In tal senso Tar Bolzano,
sentenza n. 323 del 29 settembre 2011.
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Quando è legittima l’ordinanza di chiusura anticipata del bar
News inviata il 14 ottobre 2011
L’art. 54 del T.U.E.L. (seppure la sentenza 4-7 aprile 2011, n. 115 della Corte
Costituzionale lo ha ritenuto illegittimo nella parte in cui comprende la
locuzione «, anche» prima delle parole «contingibili e urgenti»), è da
interpretarsi nel senso che il requisito dell’urgenza è riferito al pericolo in
sé e non al fattore causale del rischio, per cui, anche quando il potere
sindacale è esercitato per risolvere (o anche per iniziare ad affrontare), una
situazione di pericolo per l’incolumità pubblica, anche se non nell’immediatezza
temporale del fattore che ha provocato il rischio, tuttavia, il potere è
esercitato entro i limiti della citata disposizione; la ratio, infatti, è di
assicurare un elevato grado di tutela alla sicurezza urbana, il che implica che
la chiusura anticipata non deve necessariamente essere assistita dalla riprova
della responsabilità, in senso soggettivo, del gestore del bar nell’avere
causato la situazione di pericolo e di insicurezza, ma è sufficiente che
l’esercizio commerciale sia un luogo di abituale frequentazione e ritrovo,
soprattutto nelle ore notturne, di soggetti dediti ad attività che arrecano
disturbo alla pubblica quiete, alla pubblica sicurezza e incolumità. In tal
senso il Tar Emilia Romagna, Parma, sezione I,
sentenza n. 330 del 4 ottobre 2011.
Suap.: la scadenza del primo ottobre è interlocutoria
La circolare del 28 settembre a firma congiunta degli uffici legislativi del
Ministero dello sviluppo economico e di quello per la semplificazione normativa
anticipa i contenuti di un decreto attuativo del D.L. 13 maggio 2011, n. 70
“Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia (convertito nella
legge 12 luglio 2011, n. 106). Per un S.U.A.P. efficace c’è ancora molto da
lavorare. Ma tutti i soggetti istituzionali stanno cercando di fare la loro
parte.
Leggi l’approfondimento di Marilisa Bombi pubblicato su PL.COM e reso
disponibile su gentile concessione di EDK Editore.
Senza autorizzazioni per la birreria il contratto è risolto. Ma i canoni
vanno pagati
La mancata autorizzazione amministrativa all’esercizio di attività di
ristorazione o birreria è clausola risolutiva del contratto di locazione, ma se
gli accordi prevedevano che il conduttore fosse tenuto a corrispondere i canoni
nelle more della pronuncia del Comune, il conduttore non può sottrarsi a tale
obbligo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 20987 del 10
ottobre. La notizia è di dirittoegiustizia.it. La sentenza ed il relativo
commento vengono inviati agli abbonati allo
Zibaldone.
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Piemonte: impugnate dal Governo le norme in materia di commercio ambulante
News inviata il 11 ottobre 2011
Secondo il Governo, la legge n.13 del 27 luglio 2011, pubblicata sul Bur n. 31
del 4 agosto è incostituzionale e l’ha impugnata, quindi, davanti alla Corte. La
norma regionale in esame,
rileva tra l’altro il Governo, afferma in maniera apodittica che il rilascio
ed il rinnovo delle concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su
area pubblica non rientrano nell'ambito di applicazione della norma statale che
è attuazione dei sopra principi contenuti nella direttiva Servizi (e recepiti
dall d.lgs 59/2010), stabilendo altresì che la durata della validità delle
concessioni sia disciplinata dalla normativa regionale.
Genova come Padova. Dal questore una lezione su come frenare l'apertura
delle sale Vlt
Stop al mini-casinò, almeno per ora . Il questore di Genova Massimo Maria
Mazza ha sospeso la procedura amministrativa per il rilascio della licenza
articolo 88 del Tulps concessa per l'apertura di una sala Vlt nel capoluogo
ligure. Polizia e Asl hanno verificato a che punto fossero i lavori di
ristrutturazione dei locali e, visto che i lavori sono fermi, la licenza è stata
sospesa in attesa di accertamenti amministrativi relativi all'idoneità. Una
decisione che, a dire il vero, molti ritengono sia stato influenzata dalla
polemica scattata alcuni giorni fa proprio in merito alla apertura di queste
sale.
Leggi
tutta la notizia di jamma.
I titoli professionali secondo il Mise
Il Ministero per lo sviluppo economico continua nella valutazione dei titoli
abilitanti, ai sensi dell’articolo 71 del d.lgs 59/2010, per l’attività di
vendita di prodotti alimentari e per l’attività di somministrazione. Le
risoluzioni sono disponibili nel sito istituzionale
a questo indirizzo.
Un nuovo decreto per la filiera del gioco
Fare e disfare è tutto un lavorare. E’ stato pubblicato nella GU del 6 ottobre,
il decreto 9 settembre 2011 recante “Nuove disposizioni in materia di
istituzione dell'elenco di cui al comma 82 della legge n. 220/2010.” Per effetto
di quanto disposto dall’articolo 14 di tale decreto “Dalla data di entrata in
vigore del decreto sono abrogati il decreto direttoriale n. 2011/11181/giochi/Adi
del 5 aprile 2011, ed il decreto direttoriale n. 2011/23843/giochi/Adi del 22
giugno 2011.”
S.U.A.P.: la scadenza del primo ottobre è interlocutoria
La circolare del 28 settembre a firma congiunta degli uffici legislativi del
Ministero dello sviluppo economico e di quello per la semplificazione normativa
anticipa i contenuti di un decreto attuativo del D.L. 13 maggio 2011, n. 70
“Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia (convertito nella
legge 12 luglio 2011, n. 106). Per un S.U.A.P. efficace c’è ancora molto da
lavorare. Ma tutti i soggetti istituzionali stanno cercando di fare la loro
parte. Marilisa Bombi, per PL.COM di EDK Editore ha analizzato la problematica,
ed il contributo su gentile concessione è disponibile per la Comunità di
pratica
a questo indirizzo.
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SUAP: la circolare in attesa del decreto
News inviata il 7 ottobre 2011
Definite le modalità tecniche per i pagamenti di bolli e diritti relativi ai
procedimenti presentati al SUAP, ma lo sportello unico parte, comunque, al
rallentatore. Insomma, il primo ottobre 2011 che doveva rappresentare la data
della grande svolta della informatizzazione della pubblica amministrazione,
perché i procedimenti relativi alle attività economiche dovevano svolgersi
esclusivamente on-line, è passato senza particolari trambusti. Anche perché è
intervenuta, nel frattempo,
la circolare del 28 settembre, a firma congiunta degli uffici legislativi
del Ministero dello sviluppo economico e della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con la quale sono fornite a tutti gli enti interessati e all’Anci in
primis, le indicazioni operative. Il rinvio, del resto, era scontato, anche
perché la legge 12 luglio 2011 n. 106, di conversione del dl 70 aveva già
anticipato l’arrivo di un decreto.
Attrazioni spettacolo viaggiante e SUAP
Le domande di concessione del suolo pubblico per l’installazione delle
attrazioni dello spettacolo viaggiante passano attraverso il SUAP. E’ quanto
afferma il Ministero dello sviluppo economico con la nota prot. N. 179763 del 28
settembre 2011 diretta all’ANESV, l’Associazione degli operatori del settore. La
comunicazione è inserita nella sezione gestione documenti della Comunità di
pratica, all’indirizzo
www.albopretorio.it/gd.
Rave party su beni di proprietà del demanio militare
Riguardo all'ordinanza di cui all'art. 54, comma 4, del TUEL 'i poteri
attribuiti ai Sindaci sono esclusivamente quelli di prevenzione e repressione
dei reati espressamente indicati dalle lettere da a) ad e) dell'art 2 del
decreto (del Ministero dell'interno del 5 agosto 2008 di attuazione anche del
comma 4 dell'art. 54 del TUEL) (spaccio di stupefacenti, esercizio e
sfruttamento della prostituzione, violenza legata all'abuso di alcool,
danneggiamenti del patrimonio pubblico ecc.) mentre non è ammessa alcuna
interpretazione estensiva di detta elencazione, pena lo sconfinamento del
sindaco dai poteri così attribuitigli...'.come precisato dal TAR Brescia
Lombardia, con sentenza del 15 gennaio 2010, n.19. In tal senso
il parere 10079 del 26 settembre 2011 del Servizio per gli affari
istituzionali e il sistema delle autonomie locali della regione Friuli Venezia
Giulia.
Compratore truffato alla fiera, risarcimento pagato dalla società che ha
selezionato gli espositori
Rassegna espositiva di fama regionale, con spazi riservati all’agricoltura,
al commercio e all’industria, promossa in partnership con Comune e Provincia e
con la presenza attiva dell’Ente fiera. Praticamente, una garanzia di qualità
per i visitatori-compratori. Eppure la brutta sorpresa, ovvero un acquisto
andato a male, può scapparci sempre... E a pagare deve essere la struttura che
ha organizzato la manifestazione. Soprattutto se – come chiarisce la Cassazione,
con sentenza numero 19802, terza sezione civile, depositata il 28 settembre – è
stata carente la selezione delle ditte che avevano presentato richiesta di
partecipazione all’evento. (Corte di Cassazione, sez.III Civile, sentenza n.
19802/11; depositata il 28 settembre) La notizia è di Diritto&Giustizia Giuffrè
Editore.
La sentenza ed il commento vengono inviati agli abbonati allo
Zibaldone.
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Orari per le città d’arte
News inviata il 30 settembre 2011
Per la Regione Veneto c’è tempo per decidere, in relazione a quanto ha disposto
il decreto legge 98/2011. E’ quanto afferma il dirigente regionale competente
con
la nota 434287 del 20 settembre scorso.
Le attività disciplinate dal Tulps vanno autorizzate
Dopo il pronunciamento del Ministero dell’Interno a proposito delle
strutture ricettive, un’altra importante puntualizzazione arriva dal Viminale,
con riferimento generico a tutte le attività disciplinate dal TULPS. Nessuna
Scia, quindi, ma una specifica autorizzazione dopo aver ponderato tutti gli
interessi in gioco per tutte le licenze di pubblica sicurezza. In tal senso
la nota del 29 agosto della Prefettura di Potenza inviata al Comune
capoluogo.
Nuovo codice antimafia
È stato pubblicato nella GU n. 226 del 28 settembre (SO n. 214) il d.lgs. 6
settembre 2011, n. 159 che reca il "Codice
delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni
in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
13 agosto 2010, n. 136". Fatte salve le specifiche deroghe previste dallo
stesso provvedimento (si veda l'art. 119 per quanto riguarda le disposizioni del
Libro II, capi I, II, III e IV), il Codice entrerà in vigore il 13 ottobre.
Classificazione ed etichettatura sostanze e miscele: emendamenti a Decreto
(regioni.it) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
nella riunione del 22 settembre 2011 ha espresso parere favorevole al decreto
sulla disciplina sanzionatoria per la violazione del Regolamento europeo sulla
classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele. Il
via libera delle Regioni è però condizionato all’accoglimento di tutte le
richieste emendative formulate in sede tecnica contenute in un documento che è
stato consegnato al Governo nel corso della Conferenza Stato-Regioni che si è
tenuta il 22 settembre.
Il documento con gli emendamenti è stato pubblicato
a questo indirizzo (sezione “Conferenze”).
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