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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Procedimenti di prevenzione incendi semplificati
News inviata il 27 settembre 2011

E’ stato pubblicato nella Gazzetta n. 221 del 22 settembre, il decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Il decreto entra in vigore il 7 ottobre prossimo.

Le ordinanze le adotta il Sindaco
Ricade tra le attribuzioni del sindaco, ai sensi dell'art. 54, comma 4, del TUEL, il potere di adottare, con atto motivato, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. La sentenza 7 aprile 2011, n. 115, della Corte costituzionale non sembra avere mutato tale competenza. In tal senso il parere 32283 del 13 settembre del Servizio per gli affari istituzionali e il sistema delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia.

Niente patentino per i tabacchi al bar che batte solo venti scontrini al giorno
I patentini - essendo volti ad autorizzare l'installazione di punti sussidiari di vendita dei tabacchi - devono servire a costituire una estensione della rete di vendita e non a realizzare una mera duplicazione delle tabaccherie esistenti. Il che vuol dire che i punti vendita autorizzati con patentini devono operare in luoghi e tempi (id est: orari) in cui il servizio non sia altrimenti garantito. Ne consegue che il patentino può essere rilasciato anche laddove non siano rispettati i limiti di distanza richiesti per l'istituzione di una tabaccheria, a condizione però che il bar del beneficiario del patentino osservi un orario più ampio rispetto a quello delle rivendite circostanti ed un turno di riposo settimanale in giornata diversa dalla domenica (che è l'usuale giorno di riposo delle tabaccherie)”. In tal senso Tar Campania, Napoli, Sezione III, sentenza n. 4307 del 2 settembre 2011.

La veranda del ristorante ha bisogno del permesso di costruire
Il manufatto delle dimensioni in pianta pari a m. 9,00 per 9,00 per 2,00 di altezza, composto da una struttura portante in legno ancorata al suolo mediante piastra bullonata, con chiusura perimetrale in vetro e copertura in telo plastificato, con pavimentazione in daghe di legno, il tutto in uso con tavoli e sedie a sala ristorazione a servizio del suddetto ristorante richiede il permesso di costruire, in quanto sicuramente idoneo a creare nuovi e aggiuntivi volumi, ancorché non stabilmente infisso al suolo, ma durevolmente destinato ad attività di ristorazione. E’ quanto ha affermato il Tar Campania, Sezione III, Napoli, con la sentenza 4317 del 2 settembre 2011.

Il nuovo sistema sanzionatorio e di contingentamento in materia di giochi
Il D.L. 6 luglio 2011, n. 98 (convertito in L. n. 111/2011) ha notevolmente modificato il sistema sanzionatorio relativo al comparto dei giochi, togliendo anche ai comuni la possibilità di sanzionare i comportamenti illegittimi conseguenti al mancato rispetto del contingentamento, ovvero in violazione alle prescrizioni ex art. 9 del T.U.L.P.S. Peraltro, complesse questioni emergono con riferimento proprio al contingentamento che, per certi versi, non è più di competenza del Comune. Marilsa Bombi per la rivista telematica PL.COM ha approfondito la questione ed il contributo, su gentile concessione dell’Editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica a questo indirizzo.


Commercio ambulante off limits nei centri storici
News inviata il 18 settembre 2011

La densità e numerosità di siti di interesse che vi si trovano (il caso in esame era Roma) fanno sì che diventi eccezionalmente giustificato considerare l’intera area come di interesse -per dirla in breve- monumentale, e pertanto meritevole di tutela, senza che una simile scelta possa essere ritenuta affetta da alcun difetto di istruttoria o di motivazione. In tal senso il Consiglio di Stato con la decisione 5087 del 12 settembre. Agli abbonati allo Zibaldone viene inviato una nota di sintesi di Marilisa Bombi redatta per la rivista telematica “Diritto e Giustizia” Giuffrè editore.

I kiddie rides, o soggetti a dondolo, sono attrazioni per lo spettacolo viaggiante.
E, in quanto tali, vanno collaudati dal Comune in base alla specifica disciplina prevista per le giostre. La Prefettura di Pordenone, nella nota del 30 agosto scorso, prot. 17249, ha reso nota l’interpretazione del Ministero dell’interno che si è pronunciato sulla complessa problematica collegata all’esatta qualificazione di tutta quella miriade di oggetti vari, posti nelle gallerie dei centri commerciali, nelle sale giochi riservate ai bambini e, molto spesso, in prossimità dei bar.


SUAP: la Regione Veneto dà le dritte
News inviata il 13 settembre 2011

Con deliberazione n. 1417 del 6 settembre, la Giunta regionale fornisce le direttive per il coordinamento tra la disciplina statale e quella regionale, in vista della prossima scadenza del 31 settembre e soprattutto con riferimento alle grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali.

La gestione telematica dei procedimenti SUAP
Una giornata tutta destinata ad approfondire le problematiche conseguenti al raccordo tra il procedimento edilizio e quello autorizzatorio, è quella organizzata per funzionari tecnici ed amministrativi rispettivamente ad Adria (Veneto) il prossimo 29 settembre e il successivo 30 settembre a Palmanova (Friuli Venezia Giulia). Il taglio, squisitamente pratico, è assicurato dalla relatrice che, da anni, dirige il servizio presso l'ente Piceno Consind.
Dettagli per Adria.
Dettagli per Palmanova.

Concerti senza Siae alla banda armata
Le musiche suonate dai corpi armati dello Stato in pubblico, senza scopo di lucro, non pagano alcun diritto, in base a quanto espressamente previsto dall’art. 71 della legge sul diritto di autore: “1. Le bande musicali e le fanfare dei corpi armati dello Stato possono eseguire in pubblico brani musicali o parti di opere in musica, senza pagamento di alcun compenso per diritti di autore, purché l'esecuzione sia effettuata senza scopo di lucro.”
Per saperne di più.

Senza fotocopia del documento, la domanda è inesistente
Nella struttura procedimentale, non si è in presenza di un soggetto da espellere dalla gara, quanto piuttosto di accertare che esiste un’entità che alla gara non ha nemmeno partecipato, pur avendo depositato atti e documenti. Non vi è quindi alcuna necessità di una sanzione espressa, trattandosi di conseguenza derivante ex lege dal mancato rispetto delle disposizioni cogenti in tema di documentazione amministrativa. In tal senso il Consiglio di Stato, con la decisione 4967 del 2 settembre 2011.


Le licenze disciplinate dal t.u.l.p.s. ed il trasferimento delle funzioni ai comuni
News inviata il 12 settembre 2011

Con il D.P.R. n. 616/1977 prima e con il D.Lgs. n. 112/1998 successivamente, molte delle funzioni relative ad attività disciplinate dal T.U.L.P.S. sono state trasferite ai comuni. Contestualmente al trasferimento della funzione è cambiata la natura del bene giuridico da tutelare. Tutti dovrebbero ormai avere ben chiaro questo aspetto, tenuto conto che la Corte Costituzionale si è più volte pronunciata a proposito. Ma chi sembra ignorarlo è il Ministero dell’interno, che recentemente si è pronunciato a proposito delle attività ricettive. Marilisa Bombi, per PL:COM ha analizzato la problematica ed il contributo su gentile concessione di EDK Editore è disponibile per la Comunità di pratica a questo indirizzo.

Anche il piazzale dell'autolavaggio deve essere munito di estintori
I dispositivi antincendio devono essere messi in ogni luogo dell’azienda. Anche sul piazzale dell’autolavaggio che, pur essendo un posto umido e bagnato, può essere soggetto allo scoppio di un incendio. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33294/11 depositata il 7 settembre. Il resto della sentenza ed il relativo commento, notizia di Diritto e giustizia, Giuffrè editore, vengono inviati agli abbonati allo Zibaldone.

Prorogati gli indennizzi per la cessazione dell'attività commerciale: i chiarimenti dell’Inps
Dal combinato disposto della normativa di riferimento consegue che la proroga del godimento dell'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale fino al momento della prima decorrenza utile per la pensione di vecchiaia può e deve essere concessa esclusivamente ai soggetti che, in possesso dei requisiti di assicurazione e contribuzione richiesti per la pensione di vecchiaia, rimarrebbero, in assenza della proroga stessa, senza indennizzo e senza pensione, e quindi senza la tutela voluta e sancita dal legislatore, secondo quanto già reso noto al punto 3 della Circolare n. 50 del 3 Aprile 2009. Leggi tutta la notizia dell’INPS.


Commercio su aree pubbliche: omissione di atti di ufficio
News inviata il 5 settembre 2011

È questa l'ipotesi di reato con cui la Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo di indagine a carico dei vertici della polizia municipale per presunti scarsi controlli sul commercio ad opera dei cosiddetti venditori abusivi. L'indagine è stata avviata dal Procuratore aggiunto Carlo Mastelloni che ha iscritto nel registro degli indagati il comandante dei vigili urbani e i suoi due vice, responsabili rispettivamente delle aree del centro storico e della terraferma veneziana. Secondo i carabinieri, che hanno condotto l'inchiesta, si ipotizza che gli agenti della polizia municipale in alcune circostanze non sarebbero stati solerti - a testimoniarlo sarebbero alcune immagini di telecamere di sicurezza - nel reprimere la presenza dei venditori abusivi per lo più senegalesi che si riforniscono di merce da cinesi. Accuse che i vertici dei vigili urbani, assistiti dall'avvocato Fabio Niero, avrebbero già avuto modo di contestare con una corposa documentazione che attesterebbe che eventuali mancate presenze di loro uomini sarebbero dovute all'impiego di personale in altre zone della città anche per reprimere lo stesso fenomeno.
Leggi tutta la notizia.

Omissione a chi?
Le direzioni regionali e le soprintendenze di settore competenti per territorio, previa definizione di criteri omogenei che tengano conto delle peculiarita' del territorio interessato e delle caratteristiche e dimensioni del patrimonio culturale, vorranno assumere ogni occorrente iniziativa di competenza per garantire la puntuale attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 10 e 52 (del codice Urbani ndr). Dovranno attivarsi, in termini di massima condivisione con le stesse amministrazioni comunali e con l'obiettivo di contemperare gli interessi come descritti in premessa, per conseguire il preminente obiettivo di riqualificazione delle aree urbane anche attraverso una complessiva rivisitazione del contesto autorizzativo da parte delle amministrazioni comunali, nella ricorrenza dei necessari presupposti, con riguardo all'esercizio di attivita' commerciali. Collaboreranno con gli enti locali e le autorita' di pubblica sicurezza per contrastare ed impedire i fenomeni di abusivismo commerciale. Delle iniziative che saranno assunte in ottemperanza alla presente direttiva le direzioni regionali e le soprintendenze di settore competenti per territorio riferiranno al Ministro per il tramite dell'Ufficio di gabinetto entro e non oltre trenta giorni dalla pubblicazione della presente direttiva. (9 Novembre 2007 Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Esercizio del commercio in aree di valore culturale di cui all'articolo 52 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. - GU n. 269 del 19-11-2007).

Vendita di carni fresche nei mercati di produttori agricoli
Con nota n. 178235 del 22 luglio 2011 , la Regione Emilia Romagna dà le dritte per quanto concerne la vendita di carni fresche da parte dei produttori agricoli. Indicazioni utili per tutti, ovviamente, e non soltanto per gli operatori della regione interessata.

Manovra-bis: tutte le novità
In attesa dell’approvazione della legge di conversione del decreto legge n. 138/2001 del 13 agosto scorso ma che, difficilmente, subirà delle modifiche riguardo le norme di interesse per il comparto produttivo, una necessaria analisi delle più rilevanti novità per capire quali sono di immediata applicazioni e quali, invece, sono rinviate a futuri adempimenti adottati da Stato e Regioni. Marilisa Bombi per PL.COM ha analizzato le novità e l’approfondimento, su gentile concessione di EDK Editore è reso disponibile per la Comunità di pratica a questo indirizzo. Nel frattempo, per chi fosse interessato a prendere visione degli emendamenti presentati al disegno di legge di conversione, si segnala il testo sul sito del Senato, sempre aggiornatissimo.

FVG: le modifiche alla disciplina del commercio
Sotto a chi tocca. E’ stato trasmesso al Consiglio delle autonomie del FVG, ai fini dell'esame prescritto dalla legge regionale 1/2006, il testo del disegno di legge concernente, tra l’altro, "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno […] Il testo è stato trasmesso anche ai segretari dei comuni e delle province con preghiera di trasmissione ai competenti uffici dei rispettivi enti locali, ai fini della conduzione degli approfondimenti tecnici e della elaborazione degli opportuni contributi.

Niente autolavaggio in zona residenziale
L’autolavaggio non può essere considerato un impianto tecnologico pertinente alle zone residenziali e, di conseguenza, non può essere realizzato all’interno di una zona residenziale quando lo strumento urbanistico limita agli impianti di servizio gli interventi ammissibili nella zona. E’ quanto ha affermato il Consiglio di Stato con la decisione 4873 del 30 agosto, annullando il giudizio di primo grado del Tar Veneto.

CPI in mano ai privati
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 agosto 2011 il Decreto 5 agosto 2011 contente nuove indicazioni riguardanti “Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. La normativa definisce prassi e obblighi burocratici per i professionisti che intendono abilitarsi al rilascio del certificato di prevenzione incendi riguardante locali, attività, depositi, impianti e industrie pericolose. Leggi tutta la notizia di quotidianosicurezza.it.

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