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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Lombardia: Modalità di compilazione del "foglio aggiuntivo"
News inviata il 8 giugno 2011

Se la Regione Piemonte procede lancia in resta con riferimento ai requisiti professionali, la Lombardia fa da apripista con la disciplina in materia di DURC. Con una circolare del 18 aprile 2011, infatti, precisa le modalità di compilazione del cosiddetto "foglio aggiuntivo" allegato alla carta di esercizio degli ambulanti. L’Ente regionale, a tale proposito, invita a prendere attenta visione, anche al fine di garantire la corretta applicazione delle sanzioni previste dalla l.r. 6/2010 in sede di controllo sul territorio.

L’elenco degli operatori del gioco: tocca alla Fipe
La Federazione dei pubblici esercizi allerta i propri associati, con la circolare del 6 giugno, sulla prossima scadenza (anche se tutti sperano in una proroga) di fine giugno per la richiesta di iscrizione dell’albo. Tra l’altro, si ricorda che, ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. n. 642/72, la domanda d’iscrizione all’elenco di cui trattasi è soggetta all’imposta di bollo “per foglio” di € 14,62 (euro quattordici/62): la definizione di “foglio” di cui all’art. 5 del D.P.R. n. 642/1972, comprende n. 4 facciate del documento.

Requisiti professionali: la storia infinita
Il Ministero dello sviluppo economico fornisce nuovi importanti indirizzi interpretativi con riferimento al titolo di studio di “ragioniere”. In particolare, il parere del 6 giugno rileva come sia sempre fondamentale esaminare il piano di studi. In quanto soltanto dalla sua conoscenza è possibile capire se ci sono, o meno, i presupposti per dimostrare la professionalità necessaria. Nel caso specifico, motivo del contendere era la “merceologia” che è stata ritenuta esaustiva.

Requisiti morali e discrezionalità
La richiesta di decreto penale di condanna per presunta violazione degli artt.718, 719 e 101 cp per aver favorito, quale gestore di fatto di un bar intestato alla moglie, l’esercizio di giochi d’azzardo, non può da sola determinare la formazione di un giudizio di pericolosità se non sono stati esperiti i necessari accertamenti con riferimento al requisito della buona condotta, perché in tal caso manca una valutazione complessiva della personalità del soggetto in termini di affidabilità e/o probabilità di abuso nell’uso della licenza. In tal senso la sentenza Tar Campania, Napoli, Sez. V, 1 giugno 2011, n. 2938.


Un passo avanti per il decreto sviluppo
News inviata il 7 giugno 2011

Un passo avanti per il decreto sviluppo Raffica di emendamenti sul decreto Sviluppo. Sono ben 1.500 le richieste di modifica al decreto presentate alle commissioni Bilancio e Finanze che esaminano il provvedimento. Il termine per la presentazione scadeva alle 16 di ieri lunedì 6 giugno. Per ora è stato reso noto solo il numero delle proposte presentate dalla Lega (circa 300) e dal Pd (300). Non sono ancora arrivate proposte di modifica da parte del governo e dei relatori. Le proposte saranno comunque scremate da domani quando le commissioni valuteranno l'ammissibilità dei singoli emendamenti.
Leggi tutta la notizia del Sole24ore.

Sulle novità previste dal decreto sviluppo si parlerà a Palmanova il prossimo 13 giugno in due moduli formativi riservati rispettivamente all'edilizia pubblica e quella privata, con due docenti altamente qualificati ed esperti sul campo!
Leggi il programma.

Piemonte avanti tutta!
In materia di requisiti professionali la Regione Piemonte recupera il tempo perduto e fa da battistrada con la Deliberazione 24 maggio 2011, n. 13-2089 Giunta Regionale: l.r. 38/2006 e s.m.i art. 5 - l.r. 28/1999 e s.m.i. art. 17 - approvazione della Direttiva dei corsi di formazione professionale per l'accesso e l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande e per l'accesso all'esercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare - revoca della D.G.R. n. 55-12246 del 28/09/2009.


Pubblicato il codice del turismo
News inviata il 7 giugno 2011

E’ stato pubblicato sulla GU n. 129 del 6 giugno 2011, Suppl. Ordinario n.139, il decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio.” In particolare, l’articolo 8 prevede che la licenza di esercizio comprende quella per la somministrazione anche alle persone non alloggiate.
Leggi il codice.

L’affluenza nei locali di pubblico spettacolo
Con parere del 4 maggio scorso, diretto alla Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, il Ministero dell’interno fa il punto della situazione in merito al massimo affollamento nelle sale da ballo e discoteche.


Agibilità edilizia ed autorizzazione vanno braccetto
News inviata il 6 giugno 2011

Non è possibile assentire l’agibilità e poi negare l’autorizzazione all’apertura della sala giochi, perché in tal caso vengono violati i principi di correttezza e buona fede. E quanto, a margine della problematica affrontata afferma il Tar Lombardia, sezione I, con la sentenza 25 maggio 2011, n. 1318, (tutta da leggere) per le diverse questioni che vengono affrontate.

Sicurezza e prevenzione: il potere di iniziativa del Questore
Nelle scorse settimane è stato dato, sulle riviste on-line specializzate, ampio risalto all’iniziativa del Questore di Venezia che ha disposto la chiusura di una sala giochi per quindici giorni, perché il locale era abituale ritrovo di una baby gang. E’ questa una questione che merita approfondimento, in relazione al ruolo e funzione svolto dall’autorità di pubblica sicurezza, in base all’articolo 100 del Tulps, il testo unico di pubblica sicurezza. Marilisa Bombi l’ha fatto a questo indirizzo per la rivista Jamma magazine del numero di giugno.

Gli iper puntano sul drive-in
Pochi minuti, qualche clic con il mouse. E la spesa è fatta. Senza sovraccosti, perché gli acquisti fatti con questo servizio raramente comportano per il consumatore spese aggiuntive. Per far fronte al declino inarrestabile dei loro fatturati, gli ipermercati hanno cominciato a copiare i fast-food e ad adottare il modello drive-in. Il primo, nel 2009, è stato Auchan. E adesso i drive degli iper spuntano come funghi. In Francia, ma anche in Italia. Da marginale, il ruolo dei drive sta diventando cruciale per i leader della gdo. E si prevede che la loro quota di mercato in Francia raggiungerà, dall'attuale 1%, il 7% nel 2015: ossia 2 miliardi di euro. Una cifra che di sicuro solleticherà gli investitori stranieri. (La notizia è di ItaliaOggi).

Nuovi requisiti per gli esercenti
Scade il prossimo 30 giugno (salvo proroga dell’ultimo minuto) il termine per l´iscrizione nel registro di AAMS degli operatori del gioco. Tra questi vanno inclusi i titolari dei pubblici esercizi che hanno installato, all´interno del proprio esercizio, gli apparecchi del comma 6 dell´articolo 110 del T.U.L.P.S. Marilisa Bombi per PL.COM ha approfondito a questo indirizzo l’argomento ed il contributo, su gentile concessione dell’Editore è disponibile per la Comunità di pratica.


Abbronzatura Spray
News inviata il 3 giugno 2011

Per la Regione Friuli Venezia Giulia non rientra nell’attività di estetica, perché l’elenco (peraltro revisionato ed in fase di pubblicazione) deve essere considerato a numero chiuso. Se lo strumento, tuttavia, viene usato dall’acconciatore, deve essere fornita comunicazione al registro imprese, tenuto conto che l’apparecchio non rientra nell’attività tradizionale dell’acconciatore. E’ quanto ha affermato la Direzione regionale delle attività produttive con il parere n. 8985 del 20 maggio scorso.

Niente discoteca nell’immobile se il regolamento condominiale lo esclude
E’ legittimo vietare al proprietario di adibire a discoteca l'unità immobiliare di sua competenza a causa delle inevitabili immissioni sonore che ne scaturirebbero grazie all’interpretazione di natura contrattuale da parte del giudice di merito di una clausola che fa riferimento alla necessità di tutelare «tranquillità», «decoro» e «sicurezza» del condominio. In tal senso la Corte di Cassazione con la sentenza 11859 depositata il 27 maggio 2011 disponibile nella sezione gestione documenti.

Artigianato in FVG
Nella seduta del 31 maggio, il Consiglio regionale della regione Friuli Venezia Giulia ha approvato il ddl “Riforma organica della legge regionale 22 aprile 2002, n. 12 (Disciplina organica dell’artigianato). Modifiche alla legge regionale 4 marzo 2005 n. 4 (Interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. Adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee 15 gennaio 2002, causa C-439/99 e al parere motivato della Commissione delle Comunità europee del 7 luglio 2004)”. Un titolo pomposo per una legge che non risolve problematiche già individuate a livello nazionale, come i titoli di studio per l’attività di tinto lavanderia che sarà soggetta, tra l’altro ad un regolamento comunale.

Pubblicate le nuove regole per i prodotti ortofrutticoli di quarta gamma
Sono state pubblicate (GU n. 126 del 1 giugno 2011) le Disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Si tratta dei prodotti cosiddetti pronti per l’uso, tagliati lavati e confezionati che possono essere posti in vendita in tutta la filiera compresi distributori automatici. La legge 77/2011 demanda ad un ulteriore atto normativo la determinazione dei parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, individuando le misure da introdurre progressivamente al fine di utilizzare imballaggi ecocompatibili secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche di settore.

Piemonte: la regione fa chiarezza sui requisiti professionali
Nella Circolare 13 maggio 2011, Prot. 0003728/DB1701, la regione afferma che: “Le disposizioni dell’art. 71 comma 6 del D.lgs. n. 59/2010, la intervenuta reinterpretazione del riparto costituzionale delle competenze legislative fra Stato e regioni in merito alla disciplina dei requisiti di accesso all’attività di commercio, l’inclusione della stessa nella materia delle professioni con il conseguente recupero della competenza statale in merito e le più recenti tendenze interpretative emerse nelle sedi di coordinamento tecnico interregionale ed interistituzionale, rendono inadeguato l’attuale assetto della disciplina regionale in tema di requisiti professionali per l’esercizio delle attività di commercio di prodotti alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande. Brava Regione Piemonte! Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Piemonte: bar con barriere architettoniche
Che fare? L’ufficio consulenza affari giuridici della Regione dà le dritte sui requisiti igienico-sanitari che devono essere posseduti da un PE. Un’ottima occasione per inquadrare complessivamente la materia che la Regione svolge accuratamente.

Il diritto al riposo ed alla salute prevale su scampanii e schiamazzi da oratorio
Con molta saggezza la pronuncia (Tribunale di Roma, ordinanza 9 maggio 2011) affronta, ai fini della legittimità delle immissioni sonore, la delicata problematica del contemperamento tra il diritto costituzionale alla tutela della salute e della proprietà e il diritto all'aggregazione sociale ed alla libera professione della religione in alcune sue peculiari manifestazioni.
È ormai pacifico che l'art. 844 c.c., secondo una lettura costituzionalmente orientata, non tutela esclusivamente il diritto reale di proprietà, ma anche i diritti personali del proprietario, e segnatamente quello alla salute, inteso anche quale necessità di una normale qualità della vita. (Da diritto e giustizia ed. Giuffrè).
La nota di commento e la sentenza sono inviate agli abbonati allo Zibaldone.

Movida notturna ad alto volume: tutela a prescindere dal livello dei decibel
(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 20954/11; depositata il 25 maggio)
Un problema «dinamico». Robert Koch, medico tedesco del 1800, disse: «un giorno, l'uomo dovrà lottare contro il rumore come ha fatto contro il colera e la peste». Purtroppo aveva ragione vista la situazione in cui la moderna società fracassona versa. Il rumore è un agente inquinante che provoca un diffuso disagio psicofisico e le immissioni hanno sempre rappresentato nella vita quotidiana uno dei principali punti di conflitto tra proprietari di locali pubblici ed inquilini. Infatti, facendo riferimento ai criteri di priorità, tollerabilità e nocività la dottrina e la giurisprudenza hanno sempre cercato, nel corso degli anni, di risolvere i contrasti determinati dai fenomeni immissivi sempre in maniera «dinamica» ancorandosi alle più inevitabili esigenze scientifiche. Ma alla lotta contro il rumore si contrappongono interessi divergenti che, nella quasi totalità dei casi, sono principalmente economici. Infatti, una discoteca non avrebbe clienti se non avesse la musica «a palla». Ma la quiete dei vicini chi la tutela? (Da diritto e giustizia ed. Giuffrè).
La nota di commento e la sentenza sono inviate agli abbonati allo Zibaldone.

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