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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Le aperture domenicali vanno contrattate
News inviata il 31 maggio 2011
Va esperito ogni utile tentativo al fine di ottenere il massimo grado di
liberalizzazione per poi eventualmente giungere, in caso di ampio dissenso
all’interno delle parti sociali, ad ipotesi più restrittive. E’ illegittima,
quindi, l’ordinanza sindacale nella parte in cui non sono state vagliate tutte
le opzioni (da quella che garantirebbe la massima liberalizzazione sino a quella
più restrittiva) previste al riguardo dalla disciplina regionale. Tar Puglia,
sentenza n. 960 del 25 maggio 2011.
Il Sindaco non può chiudere la sala giochi
Mediante la previsione di un orario di “disattivazione” degli apparecchi da
gioco il Comune si è arrogato una potestà normativa che non trova sostegno in
alcuna disposizione legislativa e che, anzi, si svela integrare un’invasione
delle competenze rimesse allo Stato. Del resto, La questione è stata già
affrontata dalla Corte costituzionale (sent. n. 237 del 2006) che ha statuito
che i profili relativi all’installazione degli apparecchi e congegni automatici
da trattenimento o da gioco presso esercizi aperti al pubblico, sale giochi e
circoli privati, peraltro compiutamente disciplinati dall’art. 110 del r.d. n.
773 del 1931, afferiscono alla materia “ordine pubblico e sicurezza” che l’art.
117, comma 2, lett. h, Cost. riserva alla competenza esclusiva dello Stato. Tar
Piemonte, sez.II,
sentenza n. 513 del 20 maggio 2011.
Il Sindaco non può anticipare la chiusura del negozio
E’ illegittima l’ordinanza che dispone l’anticipo della chiusura serale alle
16 nei giorni di sabato e domenica del negozio. Lo ha disposto il Tar Lombardia
- Brescia, Sez. I, con la sentenza 18 maggio 2011 n. 739, il quale ritiene debba
essere valorizzato quanto dedotto in ordine all’illegittimo esercizio del potere
ex art. 54 del d. lgs. 267/00, dalla Corte Costituzionale, nella
sentenza n. 115 del 7 aprile 2011.
Il potere di ordinanza del Comune
Se ne parlerà a Palmanova mercoledì 8 giugno con il prof. Leopoldo Coen.
L’occasione parte proprio dalla recente sentenza della Corte costituzionale
emessa a proposito del termine “anche” utilizzato dal legislatore per conferire
maggiori poteri ai sindaci. La sentenza della Corte ha riportato in primo piano
un problema d’attualità, anche in vista dell’ormai prossima stagione estiva e le
conseguenti problematiche connesse all’inquinamento acustico.
Leggi il programma.
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La Scia non è più solo virtuale
News inviata il 28 maggio 2011
Il D.L. n. 70/2010 ha modificato l’art. 19 della L. n. 241/1990 compiendo, di
fatto, un passo indietro rispetto agli step che il D.P.R. n. 160/2010 aveva
fissato. E’ il privato che corre più della P.A., la quale non ha ancora
completato il processo di informatizzazione del SUAP. E sarà grazie al privato
che la riforma, nonostante i continui rallentamenti, proseguirà la sua strada.
Leggi l’approfondimento di Marilisa Bombi.
Tornei di poker sportivo
Per il Tar Puglia si possono fare. In presenza di una lacuna regolamentare
tuttora non colmata, sembra dunque possibile dare vita a tornei di poker
sportivo nella variante prescelta dalla associazione ricorrente, a condizione
che siano rispettate le modalità individuate dal Consiglio di Stato, sez. II,
nel parere n. 3237 del 22 ottobre 2008, con riferimento alle modalità di gioco
da “torneo” e, in particolare, alla iscrizione limitata ad un certo importo (€
30,00), al divieto di ogni possibilità di rientro (c.d. re-buy in) e alla
previsione di premi non in denaro, oltre alla impossibilità di organizzare più
di un torneo nella stessa giornata e nella stessa località.
In tal senso
la sentenza n. 968 del 25 marzo 2011.
Niente decadenza dell’autorizzazione se non c’è colpa
Quando l’inattività o, meglio, il mancato concreto utilizzo del titolo
autorizzatorio per il tempo prescritto dalla legge dipende non già da colpevole
inerzia del titolare dell’autorizzazione ma da fatto imputabile
all’amministrazione procedente, non può farsi luogo a revoca nemmeno quando
l’atto di ritiro si configura quale conseguenza automatica dell’accertamento
dell’inattività. Peraltro, il ricorrente appare titolare di un vero e proprio
interesse giuridicamente tutelato al mantenimento dell’autorizzazione
precedentemente conseguita ed oggi sospesa, così sostanzialmente evitando i
costi e l’alea connessi alla presentazione di una nuova istanza.
In tal senso
la sentenza n. 964 del 25 maggio 2011, Tar Puglia.
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Istat: ecco il rapporto 2010
News inviata il 24 maggio 2011
Istat: ecco il rapporto 2010
Giunto alla diciannovesima edizione, il
Rapporto annuale dell'Istat sviluppa una riflessione documentata sulle
trasformazioni che interessano economia e società. L’intento è stato quello di
mettere a fuoco la situazione economica e sociale del Paese e di fornire
elementi utili alle decisioni di tutta la collettività, integrando le
informazioni prodotte dall’Istat e dal Sistema statistico nazionale e tenendo
conto dei progressi della statistica ufficiale nella misurazione degli aspetti
demografici, sociali ed economici.
I requisiti professionali per l’attività di tintolavanderia
In base ai commi 3 e 4 dell'art. 1, d. lgs. 59/2010 (decreto di recepimento
della direttiva Servizi) e considerata l'assenza di provvedimenti regionali di
attuazione della normativa statale di settore, per l'accesso all'attività di
nuova tintolavanderia si ritiene non si possa prescindere dal possesso dei
requisiti professionali stabiliti dal legislatore nazionale, spettando alla
competenza regionale la disciplina di dettaglio dei soli aspetti che presentano
uno specifico collegamento con la realtà regionale. In tal senso il parere n. 20286 del 19 maggio 2011 del Servizio per gli affari
istituzionali e il sistema delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia
Giulia.
Consultazione pubblica europea sui sacchetti di plastica
Saranno i cittadini europei a suggerire come ridurre, o eliminare, l'utilizzo di
sacchetti di plastica per la spesa? La Commissione europea ha lanciato
sull’argomento una consultazione on line, rivolta a tutti i cittadini dei Paesi
membri, per trovare insieme una soluzione. L’obiettivo è quello di raccogliere
opinioni e informazioni supplementari sugli impatti ambientali, sociali ed
economici che potrebbero derivare da misure volte a ridurre l’uso di sacchetti
di plastica e le misure per migliorare i requisiti di biodegradabilità sugli
imballaggi e i rifiuti di imballaggio e la visibilità del confezionamento di
prodotti biodegradabili per i consumatori. La consultazione su Internet è aperta
fino ad agosto 2011.
Leggi tutta la notizia.
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AAMS: pubblicato il modello per gli operatori del gioco
News inviata il 23 maggio 2011
E’ on-line il modello predisposto dall’Amministrazione dei monopoli per la
richiesta di iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 1 comma 533 come
sostituito dall’articolo 1 comma 82 della legge
13 dicembre 2010 n. 220. Il modello deve essere compilato a cura delle categorie
di soggetti individuati dal D.D. n. 2011/11181/Giochi/ADI). Tutte le categorie
sono chiaramente individuate nel
modello RIES/C6.
Evasione fiscale: occhio agli enti non commerciali
Emanata dalla Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle entrate,
la circolare 21/E del 18 maggio con la quale vengono individuati gli
obiettivi strategici per l’anno in corso per la prevenzione ed il contrasto
dell’evasione fiscale.
IX rapporto sul processo di liberalizzazione: delusioni e speranze
Nel totale silenzio dei mezzi di comunicazione e nell’inerzia della classe
politica, le politiche di liberalizzazione sono semplicemente scomparse
dall’orizzonte del discorso pubblico. In questo settore di policy, in altri
termini, trionfano le non-decisioni. Il
nono rapporto
sulle liberalizzazioni che sarà presentato a Roma e a Milano, conferma e
documenta il passo stentato del processo di apertura dell’economia italiana,
segnata, anzi, da una sempre maggiore presenza dello Stato.
AAMS sbaglia e paga le spese legali
Il Consiglio di Stato con
le decisioni 3022 e 3023 del 20 maggio 2011 ha accolto i ricorsi presentati
da due società concessionarie degli apparecchi di cui al comma 6. Nei confronti
delle società ricorrenti erano stati comminate migliaia di euro di sanzione per
aver attivato le connessioni in ritardo rispetto i tempi previsti dalla
convenzione. Ma secondo il Consiglio di Stato, l’AAMS non ha tenuto conto di
alcune questioni che andavano, invece, considerate, quali il principio di
ragionevolezza e di proporzionalità nella determinazione dell’ammontare delle
sanzioni che il medesimo Consiglio di Stato aveva invitato a rispettare. Della
serie: ma in che mani siamo?
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Requisiti professionali: la Regione Piemonte si allinea
News inviata il 19 maggio 2011
La Regione Piemonte un anno dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. 59/2010 (Bolkestein) con un messaggio ad alta priorità trasmette ai Comuni piemontesi una nota/circolare in cui "ammette" che l'attuale assetto della disciplina regionale in tema di requisiti professionali per l'esercizio dell'attività di commercio di prodotti alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande è inadeguato causa l'"intervenuta reinterpretazione dei riparto costituzionale delle competenze legislative".
La Regione quindi evidenzia l'inadeguatezza della D.G.R. N. 55-12246/2009 e delle note n. 4865/DB1701 DEL 07/06/2010 E N. 5543/DB.1701 del 01/07/2010 (n.b. note successive alla Bolkestein). (m.rondoni)
leggi l’allegato
SUAP telematico: tutto da rifare?
Le Scia possono essere inviate per raccomandata e per la loro efficacia fa fede la data della ricezione. Insomma il procedimento automatizzato che prevedeva l’invio della Scia soltanto in modalità telematica, per ora non s’ha da fare. Leggi la nota di Marilisa Bombi.
leggi l’allegato
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