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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Istat: alcol e giovani
News inviata il 7 aprile 2011

L'Istat fornisce il rapporto degli italiani con l'alcol. Scende il numero di chi beve almeno una volta l'anno, tutti i giorni o occasionalmente, sale invece quello di chi lo fa lontano dai pasti.
Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l'anno e' al 65,7%, in diminuzione rispetto al 2009; il 26,3% (14 milioni 126 mila persone) beve alcolici quotidianamente, mentre il 38,4% ha consumato almeno una volta fuori dai pasti.
I comportamenti a rischio (consumo giornaliero non moderato), binge drinking (sei o più bicchieri in un'unica occasione) e consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni riguardano 8 milioni e 624 mila persone, il 16,1% della popolazione di 11 anni e più.
Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche i comportamenti di consumo di alcol a rischio sono più diffusi (33,9%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (7,2%). (regioni.it)

Veneto:l’ alcool è di competenza dello Stato
Con delibera della Giunta regionale n. 370 del 29 marzo 2011, relativa a criteri di indirizzo e coordinamento normativo in materia di divieto di somministrazione di bevande alcoliche in fascia oraria notturna, la Giunta regionale fa il punto della situazione su una questione che aveva creato non pochi problemi interpretativi tenuto conto che i divieti previsti dalla l.r. 29/2007 si sovrapponevano alla disciplina statale.
Leggi la delibera.

Resta chiuso un mese il bar malamente frequentato
E’ legittimo il provvedimento adottato dal Questore che ha disposto la chiusura di un bar per 30 giorni, ai sensi dell’art. 100 Tulps. Ciò in quanto tale norma risponde all'esclusiva finalità di attuare misure di prevenzione in relazione alla possibilità di pericoli che possano minacciare i beni tutelati dalla legislazione di pubblica sicurezza; situazione che si doveva ritenere pienamente riscontrata in quanto il locale in oggetto è "abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose". E’ quanto ha stabilito il Tar Lombardia con la sentenza n. 457/2011.

Legittima la revoca della autorizzazione per motivi di tutela
E’ legittima la revoca di vendita di granoturco per i colombi disposta dal Comune di Venezia. Le revoche in questione rispondono infatti all’esigenza di difesa di un ulteriore interesse pubblico di primaria importanza, il quale si desume dal richiamo nei provvedimenti impugnati al D. Lgs. n. 42/04, e consistente nell’esigenza di ridimensionare, o comunque di razionalizzare, l’attività commerciale ambulante nei centri storici, e particolarmente nelle aree di maggiore pregio, per rendere più agevole ed effettiva la tutela del patrimonio culturale da parte delle autorità a ciò preposte.
Leggi la sentenza.

La programmazione dei PE
La tutela dei beni storici ed architettonici non solo deve limitare l’esercizio del commercio su aree pubbliche ma anche la programmazione dei PE, come recentemente ha anche sostenuto il Tar Friuli Venezia Giulia. Di programmazione dell’attività di somministrazione dopo ild.lgs 59/2010 si parlerà a Palmanova, giovedì prossimo, il 14 aprile, nella giornata formativa con il seguente programma.


Il gioco d'azzardo on-line in Europa: il dibattito è aperto
News inviata il 3 aprile 2011

In Europa il gioco d'azzardo on-line è un'attività economica in rapida crescita, con circa 15 000 siti web già individuati e proventi annui complessivi che nel 2008 hanno superato i 6 miliardi di euro e che secondo le previsioni dovrebbero raddoppiare entro il 2013. I quadri giuridici nazionali variano notevolmente da uno Stato membro all'altro dell'UE, con norme diverse in materia di rilascio delle licenze, servizi on-line connessi, pagamenti, obiettivi di interesse pubblico e lotta contro le frodi. Per garantire la certezza del diritto e la tutela effettiva dei cittadini dell'UE in questo settore transfrontaliero in rapida crescita, è importante valutare in che modo modelli diversi possano coesistere nell'ambito del mercato interno. Per questo motivo la UE ha aperto una consultazione, aperta a tutti, operatori ed utenti.
Per saperne di più.
Per partecipare alla consultazione e per leggere il libro verde.

Associazioni e attività commerciali
Il Consiglio dei Ministri del 31 marzo 2011 ha approvato il disegno di legge delega, che prevede una profonda riforma del Libro Primo del Codice Civile relativo alle varie forme del libero associazionismo. Il disegno di legge passa ora al vaglio del Parlamento. Ad essere riscritta è quella parte del Codice Civile che si occupa di associazioni e di fondazioni. Dopo il via libera definitivo da parte del Governo, dovranno essere approvati i decreti legislativi di attuazione della delega. La riforma, promossa dal Guardasigilli Alfano ha l’intento di semplificare alcune norme relative al non profit, aumentando l’autonomia statutaria degli enti e permettendo a certe condizioni l’esercizio di attività commerciale.

Per approfondire le problematiche connesse all’attività di somministrazione svolta dai circoli privati partecipa alla giornata formativa organizzata a Palmanova il prossimo 13 aprile.

la tutela del marchio è tutela del consumatore
L’Autorità antitrust in audizione alla Camera dei deputati alla Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale, il 23 marzo 2011. Secondo il Garante, la contraffazione, intesa come si afferma nella delibera istitutiva di codesta Commissione, nel senso di attività volta a produrre e immettere sul mercato merci che recano illecitamente un marchio identico a uno registrato o che costituiscono riproduzioni illecite di prodotti tutelati da diritti di proprietà industriale, è una prassi commerciale che colpisce al cuore il corretto funzionamento del mercato. Deprime gli incentivi ai miglioramenti, disorienta i consumatori, in ultima istanza, impedisce alla concorrenza di recare i suoi benefici tipici: miglioramento e ampliamento della gamma di prodotti e servizi offerti, tendenziale abbassamento dei prezzi, crescita economica.


TAXI e NCC: la proroga è arrivata in tempo!
News inviata il 1 aprile 2011

E’ stato pubblicato in GU del 31 marzo il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 marzo 2011 “Ulteriore proroga di termini relativa al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” con il quale è rinviato al 31 dicembre il termine per la revisione della disciplina. La proroga è stata motivata dal fatto che la normativa del 2009 “presenta notevoli profili di criticità, sia sotto il profilo costituzionale che comunitario e risulta, peraltro, di problematica attuazione, alla luce di alcune carenze sostanziali di carattere ordina mentale.

DURC solo per gli ambulanti e non per i giostrai
L’obbligo del DURC, nel settore delle attività produttive, è prescritto soltanto per i commercianti su aree pubbliche, nel caso in cui la Regione abbia disciplinato la fattispecie, e non anche per le concessioni del suolo pubblico, ad esempio, per gli operatori dello spettacolo viaggiante. La precisazione è dell’ANESV che, a tale proposito, ha espressamente interpellato il Ministero del lavoro. “La questione della esigenza del DURC per le licenze di che trattasi – precisa il Ministero - è rimessa dalla legge alla disciplina normativa delle singole regioni. L'art. 2, comma 12, della L. 23 dicembre 2009, n. 191, infatti, ha sostituito il testo dell'art. 28, comma 2-bis, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 con la seguente previsione che non richiede ulteriori chiarimenti: "2-bis. Le regioni, nell’esercizio della potestà normativa in materia di disciplina delle attività economiche, possono stabilire che l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di cui al comma 1 sia soggetta alla presentazione da parte del richiedente del documento unico di regolarità contributiva (DURC), di cui all’ articolo 1, comma 1176, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. In tal caso, possono essere altresì stabilite le modalità attraverso le quali i comuni, anche avvalendosi della collaborazione gratuita delle associazioni di categoria riconosciute dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, possono essere chiamati al compimento di attività di verifica della sussistenza e regolarità della predetta documentazione. L’autorizzazione all’esercizio è in ogni caso rilasciata anche ai soggetti che hanno ottenuto dall’INPS la rateizzazione del debito contributivo".

Ristorante cinese sanzionato per il pesce mal congelato
Pesce congelato, scongelato, ricongelato: inevitabile la sanzione penale per il ristorante cinese. Integra il reato di pericolo "anche il congelamento del prodotto effettuato in maniera inappropriata, in quanto il cattivo stato di conservazione è riferibile non soltanto alle caratteristiche intrinseche del prodotto alimentare, ma anche alle modalità estrinseche con cui si realizza. Nella specie, la cattiva congelazione del pesce era riferibile al fatto che esso era già stato sottoposto a lavorazione "in quanto infarinato e depositato in un contenitore di cartone" ed il "cattivo stato di conservazione del prodotto era desumibile dal fatto che lo stesso - come evidenziato dalle fotografie - fosse ricoperto di brina: circostanza, questa, che lasciava presumere fondatamente che il prodotto ittico fosse stato sottoposto più volte a processi di congelazione e successiva ricongelazione, con il conseguente mancato rispetto delle regole di conservazione esterna del prodotto. In tal senso la sentenza della Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 11996/11; depositata il 25 marzo e disponibile sulla piattaforma documentale della Comunità di Pratica.

Ecco come ti tarocco il pesce!
La contraffazione alimentare è da decenni una vera e propria piaga sociale, dove a pagare sono i consumatori con la loro salute. Sui siti specializzati di oncologia è possibile constatare come i tumori siano in aumento anche tra i giovani; addirittura alcune previsioni catastrofiche prevedono che nei prossimi 10 anni, si ammalerà di cancro un cittadino su tre. Piero Nuciari, sul suo blog, a questo indirizzo, analizza la problematica in un approfondimento di rilevante interesse.


Sala giochi nella stazione FFSS. A Treviso non si farà (almeno per ora)
News inviata il 29 marzo 2011

Slot machine e Vlt all'interno della stazione ferroviaria. Il progetto, compreso in un accordo stipulato tra Centostazioni e Lottomatica nel 2009, è stato avviato da qualche tempo. A realizzare le sale giochi ci pensa la società bolognese Par Tre, ma può capitare a volte che Comune e Questura si mettano di traverso.
Leggi tutta la notizia di Jamma.

La Regione Lombardia dà le dritte sulla Scia
Dopo aver formalmente abrogato la DIAP anche la Regione Lombardia dà le dritte sulla Scia. A tale proposito, precisa la Circolare regionale 21 marzo 2011, n. 3 pubblicata sul BUR del 22 marzo “La presentazione della SCIA comporta l’allegazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000 relativi a fatti, stati e qualità personali incidenti sul singolo procedimento; essa dovrà, nel caso la specifica normativa di settore preveda requisiti di natura tecnica o valutativa già oggetto di attestazione o asseverazione, essere accompagnata dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati ovvero dalle dichiarazioni di conformità di un’agenzia per le imprese di cui al d.p.r. n. 159/2010, attestanti la sussistenza dei requisiti e presupposti di legge, del pari incidenti sul procedimento.

Estetiste: dissenso delle regioni
La Conferenza delle Regioni nella riunione del 24 marzo ha approvato un documento di valutazioni sulle 6 proposte di legge concernenti la disciplina dell’attività professionale di estetista. Un giudizio critico di cui il parlamento dovrà inevitabilmente tenere conto prima di pervenire ad un testo unificato.
Leggi il documento della Conferenza delle regioni.

La vetrina più bella! Il Governo informa
Tutti i titolari di esercizi commerciali sono invitati a partecipare alla gara fotografica a tema unico: “Il 150° dell’Unità d’Italia… in vetrina” organizzata dal Ministero Difesa, che intende premiare le migliori vetrine di esercizi commerciali, dedicate alla ricorrenza. È sufficiente inviare una o più foto della propria vetrina, dedicata al tema del 150° anniversario dell'Unità d'Italia seguendo le istruzioni descritte nel sito internet: www.difesa.it. In sintesi: la partecipazione alla gara è gratuita ed aperta a tutti i titolari di attività commerciali. Ogni concorrente può iscriversi una sola volta presentando un massimo di due fotografie che possono essere a colori o in bianco e nero. Le fotografie potranno essere ritoccate o elaborate purché mantengano un contenuto realistico; la giuria infatti, a suo insindacabile giudizio, prediligerà files originali di scatto e le foto meno elaborate. Le fotografie partecipanti alla gara devono essere inviate unicamente on-line, attraverso il sistema di registrazione e caricamento web disponibile alla pagina: http://www.difesa.it/Approfondimenti/150vetrine/. Quanto all’invio delle fotografie, esso deve essere effettuato in un'unica volta, nel periodo che va dall'apertura della gara alla sua chiusura (alle ore 23.59 del 31 marzo). La selezione delle fotografie è prevista entro il 15 aprile 2011. La pubblicazione delle fotografie selezionate è prevista il 30 aprile 2011. La comunicazione e pubblicazione on-line delle fotografie vincitrici è prevista entro il 5 maggio 2011. Per l'iscrizione alla gara fotografica è prevista la compilazione completa e veritiera di un modulo online, nel quale sono chiesti alcuni dati personali, essenziali per il corretto svolgimento per le operazioni di ammissione alla gara fotografica. Ai vincitori sarà inviata comunicazione unicamente attraverso l'indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della foto alla gara.
Dossier “ Il 150° dell'Unità d'Italia... in vetrina”.


SUAP atto II: la vergogna
News inviata il 27 marzo 2011

Per il SUAP telematico era iniziato il conto alla rovescia, perché il 29 marzo avrebbe dovuto decollare lo sportello unico per le attività produttive, in modalità telematica, fortemente voluto dal Governo per dare concreta attuazione a quella che sembrava una chimera: l’impresa in un giorno. Invece, una circolare del 25 marzo a firma congiunta dei due responsabili dell’ufficio legislativo del Ministero dello sviluppo economico e della semplificazione normativa, mette il freno al processo in dirittura d’arrivo a fronte di una richiesta che in tal senso sarebbe stata avanzata dall’Anci.

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