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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Giochi: tra contingentamento e minori è tutto un guazzabuglio
News inviata il 7 febbraio 2011
Che la legge finanziaria sia una legge astrusa lo si sa da sempre; ma questo non
basta a definire la legge del 2011 che, prosaicamente, è stato deciso di
chiamare legge di stabilità. Scorrendo tra commi, numeri e lettere, infatti,
emerge qualcosa in più rispetto alla mera volontà di far quadrare i conti e di
rispettare il patto di stabilità europeo. Affiora il fatto che, attraverso
questo strumento, incomprensibile ai più, si introducono regole che perseguono
anche l’obiettivo inverso rispetto a quello che si dice di voler conseguire.
Tanto, nessuno legge e approfondisce. Marilisa Bombi per PL.COM ha analizzato
in quest'articolo la problematica connessa al contingentamento che, dal
primo gennaio di quest’anno non è più di competenza dei Comuni, come risulta
anche evidente dalla
circolare di AAMS del 31 gennaio 2011 diretta ai concessionari.
Bocciata la legge sull’etichettatura di origine degli alimenti
Nel momento in cui il Ministro delle Politiche Agricole era pronto a
tradurre in pratica la nuova legge sull’indicazione di origine dei prodotti
alimentari, è arrivata la doccia fredda da Bruxelles, che con toni diplomatici
ha fatto capire all’Italia che non può permettersi di adottare in materia di
etichettatura degli alimenti, regole ulteriori rispetto a quelle comuni. Da
questa traccia è partito Piero Nuciari per il suo
approfondimento della questione.
Decreto milleproroghe: antitrust, no a emendamenti che bloccano l’apertura
delle parafarmacie
No a modifiche legislative che blocchino l’apertura delle parafarmacie. Lo
scrive l’Antitrust
in una segnalazione inviata al Governo e al Parlamento, alla luce
dell’emendamento n. 1.206 presentato al decreto legge n. 225 (c.d. milleproroghe).
Secondo l’Autorità, se venisse votata la modifica proposta, non sarebbe più
possibile aprire nuovi punti vendita ma, dietro autorizzazione
dell’amministrazione competente, sarebbe consentito solo il trasferimento di
quelli già esistenti in un’altra area dello stesso comune o di un comune
differente, che ne sia priva.
FVG: sicurezza alimentare. al via progetto piccole produzioni locali
Valorizzare i prodotti tipici e di qualità della tradizione contadina del
Friuli Venezia Giulia, a tutto vantaggio dei consumatori: è questo l'obiettivo
del progetto ''Piccole produzioni locali''. Il progetto, curato dalla direzione
centrale salute della Regione, in collaborazione con la direzione centrale
risorse rurali e agroalimentari, è stato avviato con l'approvazione, da parte
della Giunta regionale, di uno specifico regolamento che indica i criteri e le
modalità per la produzione, lavorazione, preparazione e vendita diretta al
consumatore di piccoli quantitativi di carni suine (dal salame alle salsicce,
dalla soppressa al cotechino) e di carni avicole e cunicole (polli, tacchini,
conigli).
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Dopo un anno di sospensione la licenza di PE va revocata
News inviata il 3 febbraio 2011
La ratio della norma è, appunto, quella di evitare che vengano sottratte, a
tempo indefinito, unità di somministrazione al pubblico ad altri soggetti che
intendano svolgere la stessa attività e che non possano ottenere la necessaria
licenza in conseguenza dell'esistenza di esercizi autorizzati, ma non
effettivamente attivi. Peraltro, va rilevata l’obiettiva natura vincolata del
provvedimento che attenua l'esigenza di una diffusa motivazione del
provvedimento stesso, apparendo sufficiente, ai fini di un'esauriente
esternazione delle ragioni che lo giustificano, che dal tenore dell'atto emerga
l'insussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge. Tar Toscana. Sez. II
21 gennaio 2011 sentenza n. 127.
Giochi e contingente. Se c’è lacuna si applica l’analogia
Il contingentamento degli apparecchi da intrattenimento installati negli
esercizi commerciali deve essere disposto, in via interpretativa, applicando
l’analogia. E’ l’importante affermazione contenuta nella sentenza Tar Toscana,
21 gennaio 2011 n. 136 che affronta, oltre alla lacuna relativa a questo
particolare aspetto, altre rilevanti questioni relative al gioco, compresa la
questione della legittimità dei decreti che non sono in contrasto con gli
obblighi comunitari in materia di notificazione alla Commissione Europea ex art.
8 della direttiva 22 giugno 1998, n. 98/34/CE (modificata dalla direttiva n.
98/48/CE).
Tutto sulla Scia e il d.lgs 59/2010
Si svolgerà a Palmanova, il prossimo 8 ottobre, una giornata di approfondimento
su tutto ciò che c’è da sapere a proposito della Scia e il d.lgs 59/2010. Un
approfondimento che Marilisa Bombi sta portando in giro per l’Italia e che
riscuote, ovunque, un rilevante successo, in forza del fatto che la maggior
parte delle novità introdotte nell’ordinamento lo scorso anno, sono nascoste tra
le righe.
Per maggiori informazioni
consulta il programma.
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Il subingresso nell´attività di somministrazione
News inviata il 1 febbraio 2011
Il D.Lgs. n. 59/2010 di recepimento della direttiva Servizi contiene un´importantissima novità che è destinata a rivoluzionare le procedure finora utilizzate. Viene meno, infatti, il trasferimento della titolarità dell´autorizzazione che imponeva la reintestazione alla scadenza del contratto di affitto dell´azienda. Marilisa Bombi ha
analizzato la nuova disciplina per la rivista telematica PL.COM che, su gentile di EDK
editore è disponibile per la Comunità di pratica.
Il Tar Toscana non tollera i finti circoli
Ha dato ragione al Comune di Firenze respingendo tutti i motivi di ricorso, la
sentenza del Tar Toscana, Sez. II, del 21 gennaio 2011 n. 134 nella quale si affermano interessanti principi in una disciplina particolarmente complessa: dal fatto che la decadenza è vincolante per il Comune se la richiesta perviene dal Prefetto; che tale atto non è illegittimo se non viene inviata comunicazione di avvio del procedimento; che la competenza è del dirigente e non del Sindaco e che le tessere prefirmate
dal presidente denotano che non di un circolo si tratta ma di un bar aperto a
tutti.
Nessuna responsabilità per il locatore se l’immobile non è idoneo all’attività produttiva.
Nei contratti di locazione relativi ad immobili destinati a uso non abitativo, grava sul conduttore l'onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento della attività che egli intende esercitarvi, nonché al rilascio delle autorizzazioni amministrative indispensabile alla legittima utilizzazione del bene locato.
Escluso che sia onere del locatore conseguire tali autorizzazioni, ove il conduttore non riesca ad ottenerle, non è configurabile alcuna responsabilità per inadempimento in capo al proprietario, e ciò quand'anche il diniego di autorizzazione sia dipeso dalle caratteristiche proprie del bene locato.
La destinazione particolare dell'immobile, tale da richiedere che lo stesso sia dotato di precise caratteristiche e che ottenga specifiche licenze amministrative, diventa rilevante, quale condizione di efficacia, quale elemento presupposto o, infine, quale contenuto dell'obbligo assunto dal locatore nella garanzia di pacifico godimento dell'immobile in relazione all'uso convenuto, soltanto se abbia formato oggetto di specifica pattuizione, non essendo sufficiente la mera enunciazione, nel contratto, che la locazione sia stipulata per un certo uso e l’attestazione del riconoscimento della idoneità dell'immobile da parte del conduttore. In tal senso Corte di Cassazione, sez. III
Civile, sentenza 3
dicembre 2010 – 25 gennaio 2011, n. 1735.
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Le sale giochi e la ponderazione degli interessi
News inviata il 25 gennaio 2011
Non può essere negato il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di una sala
giochi soltanto perché la Polizia Locale si è espressa negativamente con
riferimento alla viabilità. Ciò in quanto il dirigente delle attività produttive
deve considerare e ponderare tutti gli interessi contrapposti. Marilisa Bombi,
per la rivista telematica PL.COM, ha approfondito la problematica connessa ad
una recente sentenza Tar Lombardia. Il contributo su concessione dell’Editore, è
disponibile per la Comunità di pratica
a questo indirizzo.
Niente bookshop in museo senza gara
Si ritiene che anche nella circostanza in cui la pubblica amministrazione
ottiene, da un operatore economico, un servizio in assenza del pagamento di un
prezzo, l'individuazione di questo debba avvenire, ai sensi del d. lgs. 163/2006
ed in applicazione dei principi ivi richiamati nonché delle procedure ivi
disciplinate. Ed, invero, sono sottoposti alla gara non solo i contratti
onerosi, nei quali l'amministrazione pubblica eroga un corrispettivo in cambio
di una prestazione, ma anche i contratti gratuiti, in quanto le imprese, in
vista di un'utilità economica indiretta, quale, ad esempio, il possibile
ampliamento della cerchia della propria clientela, accettano di realizzare
servizi, senza alcun onere economico a carico della pubblica amministrazione. È,
quindi, necessario evitare che i soggetti pubblici possano alterare il gioco
della concorrenza, distribuendo opportunità economiche sul mercato, senza
seguire i criteri di competitività, in tutte quelle fattispecie contrattuali in
cui viene in considerazione, per il privato contraente, anche solo un vantaggio
economico indiretto. Il parere è stato reso dal Servizio per gli affari
istituzionali e il sistema delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia
Giulia il 21 gennaio ed è reperibile
a questo indirizzo.
I reati alimentari
Ormai è fatta. Chi doveva pronunciarsi l’ha fatto e non ci sono più dubbi.
La legge 283 è tuttora in vigore e continuerà a sanzionare i comportamenti
illegittimi. On-line
il comunicato della Cassazione ed, inoltre,
la pagina speciale del quotidiano ItaliaOggi, pubblicata nei giorni scorsi,
che contiene anche l’approfondimento dell’avv. Pisanello, esperto in diritto
alimentare.
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Sì al poker sportivo (entro certi limiti)
News inviata il 21 gennaio 2011
In presenza di una lacuna regolamentare tuttora non colmata, sembra possibile dare vita a tornei di poker sportivo, a condizione che siano rispettate le modalità individuate dallo stesso
Consiglio di Stato, nel parere n. 3237 del 22 ottobre 2008, con riferimento alle
modalità di gioco da “torneo”, alla iscrizione limitata ad un certo importo (€
30,00), a nessuna possibilità di rientro e alla previsione di premi non in
denaro. E’ quanto ha affermato il Tar Puglia, sezione I, Lecce, nell’ordinanza
n. 27 del 13 gennaio 2010.
La partecipazione al procedimento
Errano le Amministrazioni che intendono l’art. 21-octies della legge 241/1990 come introduzione della facoltà per la p.a. di non rispettare le regole procedimentali. In tal modo, infatti, verrebbe violato il principio di legalità, mentre, al contrario, le amministrazioni non debbono tenere conto della disposizione in sede amministrativa, limitandosi ad utilizzarla in sede giurisdizionale, quando sono stati commessi degli errori e non si è riusciti a correggerli attraverso l'esercizio del potere di autotutela. (Consiglio di Stato,
decisione Sezione VI,
17 gennaio 2011, n. 256.)
Buona condotta e PE
Non è soggetto di buona condotta? La licenza va revocata. Permane un interesse protetto all’annullamento della revoca di un’autorizzazione commerciale, anche quando quest’ultima sia stata trasferita a terzi con atto divenuto inoppugnabile, essendo giuridicamente rilevante anche la tutela dell’onorabilità del soggetto, la cui condotta sia stata ritenuta ostativa per la gestione di un pubblico esercizio, a fini di ristoro non solo morale ma anche patrimoniale, sul piano risarcitorio e di possibile avvio di nuove iniziative commerciali. (Consiglio di Stato,
decisione n. Sezione VI,
17 gennaio 2011, n. 258)
Le competenze dell’autorità locale di Pubblica sicurezza
L’istituzione della Scia, introdotta con la legge 122/2010, ha ulteriormente accentuato l’esigenza di approfondire la problematica connessa alle funzioni che il testo unico attribuisce all’autorità locale di pubblica sicurezza. Autorizzazione o Scia? E come si inserisce, all’interno di questo contesto, la direttiva Servizi relativa al mercato interno (cosiddetta Bolkestein) che consente il mantenimento dell’autorizzazione soltanto nelle ipotesi in cui rilevano i motivi imperativi di interesse generale? A questi dubbi sarà data risposta nella
giornata formativa che si svolgerà a Palmanova il prossimo 2 febbraio.
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