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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Le novità previste dal mille proroghe di fine anno
News inviata il 31 dicembre 2010

Pubblicato a tarda sera on-line nella GU n. 303 del 29 dicembre, il decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie, non contiene nulla di particolarmente interessante, se non quanto già sentito. Ma è proprio l’indecisione sul c’è o non c’è che ha caratterizzato il provvedimento di fine anno. Ciò in quanto l’argomento era certo ma i termini di intervento erano vaghi. Del resto gli organi di stampa che hanno anticipato le notizie non vanno per il sottile, ovvero non entrano nel dettaglio delle disposizioni come, invece, deve fare chi utilizza le leggi come ferri del mestiere.

Sportine di plastica.
E’ questa la non novità in assoluto. Sembrava, infatti, che nel decreto venisse prorogato il termine del primo gennaio, data in cui le sportine sono messe al bando. Invece, nulla di fatto perché pare che il ministro all’ambiente abbia puntato i piedi (e non a torto). La nostra considerazione deriva dal fatto che tale novità avrebbe dovuto essere preceduta da una sperimentazione di cui pochi o nessuno hanno sentito parlare, ma per il fatto che solo pochi mesi fa il competente sottosegretario aveva assicurato che non ci sarebbe stato nessun rinvio con la conseguenza che un minimo di coerenza va preteso. Dal primo gennaio quindi si apre una nuova era, tanto eravamo abituati a veder circolare queste shopper che in molti paesi (USA ad esempio) da tempo non utilizzano più. Su queste questioni è disponibile l’approfondimento pubblicato all’inizio del mese in cui viene anche proposto il testo di ordinanza tenuto conto che il mancato rispetto del divieto non comporta alcuna sanzione.

Internet per tutti
E’ fatta! Questa volta il Governo, che inizialmente sembrava intenzionato a lasciare tutto com’era, ha rimosso l’obbligo previsto per tutti coloro i quali installano la rete wi-fi all’interno del loro esercizio, di munirsi della specifica licenza del questore e di registrare i dati di chi la utilizza. Da domani, quindi, dovrà munirsi della licenza soltanto colui il quale apre un internet point, perché chi svolge prevalentemente altra attività ne è esentato. Tutto ciò fino al prossimo 31 marzo, perché come abbiamo già anticipato (news del 14 ottobre) reca la firma degli onorevoli Lanzillotta, Gentiloni Silveri, Barbareschi la proposta di legge 3736 tesa ad abrogare le norme che, allo stato attuale, limitano l’utilizzo di internet. Le norme nazionali, illustra il progetto di legge, “sono state oggetto di numerose proroghe fino a quella di cui al decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25. Una tale rigidità nella regolamentazione dell’accesso ad internet è, di fatto, una caratteristica che trova riscontro solo in Italia. Va, infatti, segnalato che il citato decreto- legge n. 144 del 2005 (cosiddetto « decreto Pisanu ») non è frutto di una direttiva europea, ma è stato piuttosto ispirato dal diffuso sentimento di chiusura generato dalle azioni terroristiche. Peraltro oggi l’Italia è l’unico paese in Europa ad avere un regolamento così severo e restrittivo sull’utilizzo delle reti wi-fi aperte.”. Sulla novità in questione è intervenuto, dal suo blog, anche Piero Nuciari.

Taxi e NCC
Il sottotitolo potrebbe essere: Ma il Governo sa quel che fa? Già ……. perché la proroga non è stata sul rinvio delle norme che limitano l’attività degli NCC bensì sul termine per il Governo di redigere un regolamento che non è ben chiaro che cosa dovrebbe prevedere. E quindi le norme restrittive vanno applicate anche se su questo specifico aspetto ci sarà a giorni un approfondimento. Del resto, anche di questo ne avevamo già parlato, dando atto che la Conferenza del regioni aveva richiesto al Governo di decidere qual’era l’obiettivo da perseguire tenendo conto che i due disegni di legge all’esame delle preposte commissioni non sciolgono i nodi per la risoluzione della problematica.

Modelli EAS: ma che succede?
Incomprensibile la proroga di un adempimento i cui termini sono scaduti un anno fa e sono stati rispettati. Non è un caso, infatti, se proprio nei giorni scorsi (il 6 dicembre) l’Agenzia delle entrate ha diramato una risoluzione con la quale chiarisce le modalità della comunicazione conseguenti alle variazioni nella compagine associativa.

Conclusioni
Il decreto mille proroghe che quest’anno si caratterizza per una veste nuova che complica alquanto la lettura delle disposizioni in quanto è necessario recuperare i contenuti della legge attraverso gli estremi citati nella tabella, contiene anche la proroga al CPI per gli alberghi con più di 25 camere. Insomma questo elenco che di anno in anno si allunga dà quasi la sensazione di un Paese che non riesce a rispettare i termini di legge previsti con il paradosso per alcune norme in materia di sicurezza quali gli impianti a fune. Dal complesso coordinamento delle disposizioni, in base a quanto disposto dall’articolo 31, comma 1, della legge 166/2002, sembrerebbe, infatti, che la revisione da farsi dopo due anni (e quindi 2004) viene prorogata al termine generale del 31 marzo p.v. Lo stesso dicasi per il controllo statico degli edifici (e non solo), previsto “dall’ articolo 20, comma 5, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2007, n. 31, comprese anche le disposizioni relative alle dighe di ritenuta di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 29 marzo 2004, n.79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2004, n.139.”

Nonostante tutto, quindi, buon anno!


Le dritte giuste per i buttafuori
News inviata il 29 dicembre 2010

Il Ministero dell’Interno risolve alcuni problemi interpretativi sulle attività disciplinate dal dm 6 ottobre 2009 e lo fa con una circolare del 17 novembre scorso diretta alle prefetture. In tale circolare puntualizza l’obbligo per tutte le attività di trattenimento compresi, quindi, cinema e teatri. Sul quotidiano economico ItaliaOggi una nota riassuntiva della circolare che, su gentile concessione dell’editore di www.poliziamunicipale.it è disponibile per la Comunità di pratica nella sezione gestione documenti.

Le professioni nella Comunità europea
Il Ministero delle politiche comunitarie ha predisposto una guida all’utente per il “Riconoscimento delle qualifiche professionali”. La Guida è stata concepita come uno strumento in progress: le tematiche trattate saranno mano a mano approfondite, precisa il Ministero, sia con gli orientamenti giurisprudenziali della Corte di Giustizia Europea in materia, sia con una serie di informazioni utili, rappresentate prevalentemente da quanto emergerà dalla corrispondenza tra gli operatori della materia (Coordinatore Nazionale- Punto Nazionale di Contatto) e il cittadino stesso, ma anche dai lavori delle istituzioni europee.

Il giallo delle Milleproroghe
C’è o non c’è? Insomma è meglio aspettare la sua pubblicazione per vedere che cosa è stato previsto, specificatamente per il settore del NCC, l’obbligo della licenza del Questore per le connessioni ad internet e per la messa al bando delle sportine di plastica. Sono questi, infatti, i temi che il decreto ha trattato e che, fino ad oggi, nonostante il decreto sia stato licenziato dal Governo prima di Natale, non è stato ancora pubblicato. Occhio alla GU quindi!


Dove va il commercio in Italia.
News inviata il 27 dicembre 2010

Il Ministero dello sviluppo economico ha messo on line il rapporto sul sistema distributivo in Italia al 31 dicembre 2009. L’analisi economica-strutturale del commercio italiano tiene conto delle modifiche ai codici apportate proprio nel 2009 che sono stati parametrati sui codici Istat. Un’indagine, quindi, che rappresenta il più aggiornato strumento per la conoscenza del comparto.

Niente limite differenziale se non c’è il piano acustico
E’ illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente adottata ai sensi dell’art. 9 legge 26.10.1995 n. 445, con la quale il Sindaco ha ordinatola cessazione dell'attività delle apparecchiture frigorifere nel periodo notturno e di intervenire immediatamente per abbattere o contenere l'inquinamento acustico, se il Comune non si è ancora dotato del c.d. "piano di zonizzazione acustica" del territorio comunale, a nulla rilevando il fatto che con circolare Min. Ambiente e Tutela del Territorio del 14 novembre 1997, per giustificare il silenzio della norma, adduca la diretta applicabilità dei limiti "differenziali" perché ancorati, quanto al loro ambito di riferimento, ad una suddivisione del territorio (aree diverse da quelle esclusivamente "industriali" ) che si ricaverebbe "ex se" dalla disciplina urbanistica, si da non richiedere una specifica norma che ne autorizzi l'operatività "medio tempore". In tal senso il tar Emilia Romagna, sez. II, Bologna, sentenza n. 8045 del 15 novembre 2010.

Il Sindaco rimborsa l’Asl se lascia nel cassetto il procedimento sanzionatorio.
Paga il Sindaco di tasca sua i circa 5000 euro della sanzione non riscossa per decorrenza dei termini. Sussiste, infatti, la responsabilità amministrativa del Sindaco il non esercitare il potere punitivo conferitogli dalla legge n. 689 del 1981 nei tempi prescritti di cinque anni. Nello specifico, il Servizio veterinario dell’ASL aveva redatto un verbale d’illecito amministrativo in materia sanitaria per la vendita all’ingrosso del pesce. La sentenza n. 501 è della sezione della Corte dei Conti della Regione Abruzzo, del 15 novembre 2010. La sentenza è nella sezione gestione documenti della Comunità di pratica.

Spettacolo viaggiante: è arrivata la tanto attesa proroga.
E’ stato differito al 31 dicembre del 2011 il termine per la conclusione dei procedimenti di registrazione delle attrazioni esistenti, già avviati presso i comuni. Per l’Anesv questo è un risultato importante che ha fortemente voluto questo differimento, coordinando le richieste fatte pervenire al Ministero dell'interno da ANCI e da Sindaci e Prefetti di alcune delle principali città italiane. [leggi la circolare]

Pubblicata la Finanziaria 2011 rectius di Stabilità 2011
La legge 13 dicembre 2010, n. 220 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2011) è stata pubblicata sulla GU n. 297 del 21 dicembre 2010, - Suppl. Ordinario n.281 e contiene all’articolo 1, dai commi 65 a 83 alcune disposizioni in materia di giochi. Tra queste il trasferimento del foro competente e la delega a fissare un nuovo contingentamento ma anche alcune incredibili novità che saranno svelate il prossimo anno.


Le violazioni in materia di gioco inibiscono l’attività di somministrazione.
News inviata il 22 dicembre 2010

L’aver violato le disposizioni in materia di gioco (anche a natura amministrativa) preclude la possibilità di gestire un bar o un ristorante. L’importante chiarimento è stato espresso dal Ministero dell’Interno con la nota 557/PAS.16761.12001 del 29 ottobre scorso e diretta al Ministero dello sviluppo economico che, sulla specifica questione, si era già espresso in merito ma in senso opposto rispetto alla posizione assunta dal Viminale. Il Ministero dell’Interno, in sostanza, conferma l’interpretazione che, fin da subito, avevamo sostenuto. (Si veda a tale proposito l’articolo pubblicato si PL.COM e pubblicato con la news del 4 ottobre)

Semplificazione: Al via collaborazione ANCI-Unioncamere sullo Sportello Unico per le Attività Produttive.
Prende forma la collaborazione fra ANCI e Unioncamere sullo Sportello Unico per le attività produttive (Suap), tappa importante per la road map che dovrà portare, nel 2011, all’attuazione della riforma dello Suap, punto singolo di contatto tra imprese e pubblica amministrazione previsto dalla direttiva servizi UE e regolato dall’articolo 38 del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008. E’ stata, infatti, firmata da Sergio Chiamparino, Presidente della Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia e Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, la convenzione che precisa le modalità di co-gestione del portale impresainungiorno.gov.it e il contributo che ciascuno dei due enti dovrà fornire al suo funzionamento definendo i rispettivi ruoli, gli ambiti di competenza e la ripartizione delle attività necessarie al decollo operativo del ‘nuovo’ strumento telematico che funge da raccordo tra imprese e Suap.

Illegittima l’ordinanza che riduce l’orario del negozio.
Le limitazioni di orario dei pubblici esercizi possono essere adottate solo in quanto emergano o si aggravino - improvvisamente - situazioni di rilevante disagio dei residenti per fronteggiare le quali il comune non dispone - nell'immediato - di altri strumenti, diversi dalla riduzione dell'orario di apertura e chiusura dei medesimi. In tal senso si è espresso (anche) il Tar Toscana, sez. II con la sentenza n. 6600 del 24 novembre 2010.

Rinviata, in extremis, la messa al bando delle sportine di plastica.
La decisione sarà assunta formalmente dal Governo nell'ambito del decreto legge milleproroghe, oggi al vaglio del governo. La norma tranquillizza gli operatori commerciali che, nella maggior parte dei casi, ignari del termine del 31 dicembre, si ritrovano con la consueta riserva in magazzino. Leggi l’articolo pubblicato da ItaliaOggi.

And last but not least ………… Merry Christmas from my staff and me


Stop ai parametri numerici per medie e grandi strutture di vendita
News inviata il 20 dicembre 2010

Il Mise lancia il sasso, ma fa un buco nell’acqua. Perché le regioni sono in tutt’altre faccende affaccendate e, salvo poche eccezioni, tra le quali la Regione Umbria, non c’è stato alcun adeguamento della disciplina per le medie e le grandi strutture commerciali dopo l’emanazione del D.Lgs. 59/2010, anche se va dato atto che più di una regione è intervenuta sin dal d.l. 223/2006 o dopo la decisione 2808/2009 del Consiglio di Stato. Marilisa Bombi, per la rivista telematica PL.COM ha analizzato la problematica ed il contributo, su gentile concessione dell’editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica.

Natale: e’ tempo di luci.
Come tutti sapranno, il marchio CE è un contrassegno grafico che garantisce la “Conformità Europea” di un qualsiasi prodotto commercializzato all’interno dell’Unione Europea. Apponendo questo marchio su di un prodotto, il produttore dichiara di averlo realizzato rispettando i requisiti essenziali di sicurezza, di igiene e di tutela del consumatore previsti da tutte le direttive applicabili a quel determinato prodotto. Piero Nuciari, sul suo blog, analizza la questione alla luce del diritto comunitario.

Le schedine degli alloggiati non vanno più conservate
Il nominativo degli alloggiati va comunicato on-line ed in tal caso non è più necessario conservare le schedine compilate dagli ospiti. Anche il Ministero degli interni si è adeguato all’era digitale e dà, quindi, le dritte agli organi di Polizia. Il Dipartimento della pubblica sicurezza, informa la nota della Questura di Ravenna il 4 dicembre scorso, ma analoga comunicazione è stata assunta a livello nazionale, ha da tempo realizzato, attraverso il Centro elettronico nazionale che ha sede a Napoli, il servizio di invio telematico delle schede di dichiarazione delle generalità delle persone alloggiate, previsto dall’articolo 109 del Tulps. Marilisa Bombi per il quotidiano Italia oggi ha commentato la circolare, disponibile nella sezione albo pretorio.

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