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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
PRG: da commerciale a zona agricola.
News inviata il 4 agosto 2010
L’esistenza di un’area a “naturale” vocazione teziario-commerciale inizialmente riconosciuta tale anche da formali atti comunali non costituisce condizione sufficiente a conseguire una sorte di “diritto” alla immutabilità della destinazione originariamente impressa. Tutto ciò rientra unicamente in una visione privatistica e “dominicale” della vicenda, nel senso che la vocazione commerciale dell’area, sia pure in fatto veritiera e sussistente e ancorchè inizialmente consacrata in atti amministrativi , non può certo condizionare le scelte urbanistiche da effettuarsi da parte dell’ Ente locale cui compete il potere di pianificazione territoriale , rispetto al quale le posizioni del privato sono necessariamente recessive. In tal senso si è espresso il Consiglio di Stato Sez. IV, con al
decisione 27 luglio 2010, n. 4920.
Dalle regioni: Il Piemonte per i PE, è ancora alle prese con i parcheggi.
La
deliberazione 26 luglio 2010, n. 49-406 della Giunta Regionale è stata pubblicata sul (B.U.R. 29 luglio 2010, n. 30) ed è a modifica della deliberazione della Giunta regionale. 85-13268 dell'8 febbraio 2010 "Legge Regionale 29 dicembre 2006 n. 38 "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande ". -Art. 8 - "Indirizzi per la predisposizione, da parte dei comuni, dei criteri per l'insediamento delle attività" - Sostituzione del comma 5 dell'art. 15 (Norme sostitutive, transitorie e finali).
Lombardia: un approfondimento sul d.lgs 59/2010
Valerio Ferè è un punto di riferimento per la regione Lombardia, come risulta dalle
interessanti note redatte a proposito del d.lgs 59/2010 ed il codice del commercio lombardo. Le circolari citate sono state già inserite nel sito e sono facilmente reperibili utilizzando il motore di ricerca interno.
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Meno alcol più sicurezza. Ma sarà vero?
News inviata il 2 agosto 2010
Lotta senza quartiere contro l’alcol, ma chi scrive è convinto che il problema siano i minori e comunque debba essere avviata una politica di prevenzione, nel senso che gli happy hour con gli alcolici a prezzi scontati dovrebbero essere vietati come pure dovrebbe essere imposta l’esposizione della tabella che informa sul divieto alla vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 16, nei bar come nei negozi. Comunque, diamo atto che con legge 29 luglio 2010 n. 120, Disposizioni in materia di sicurezza stradale, pubblicata nella Gazz. Uff. 29 luglio 2010, n. 175, S.O., sono state modificate alcune disposizioni orientate a contrastare l’abuso di alcol con un occhio alla sicurezza.
Leggi le nuove norme e il breve
commento di Marilisa Bombi
La Scia è legge
L’estate del 2010 sarà ricordata come una delle più calde del secolo ma anche come la fine di un’epoca: quella del trionfo della burocrazia rispetto alla libertà d’impresa. Non serviva cambiare l’articolo 41 della Costituzione; per cambiare il Paese e far volare l’economia era sufficiente rimuovere il sistema perverso che vuole (o meglio voleva) imporre vincoli ad ogni iniziativa imprenditoriale del privato. Che con la modifica dell’articolo 19 della legge 241/1990 (ad opera della
legge 30 luglio 2010, n. 122 in GU del 30 luglio 2010) che ha introdotto la Scia sia veramente finita l’era dell’autorizzazione? Marilisa Bombi per la rivista PL.COM ha analizzato la normativa. Il
contributo, su gentile concessione dell’editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica.
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Approvata la Scia: rivoluzione si è fatta!
News inviata il 30 luglio 2010
La Camera ha licenziato ieri la legge di conversione (con modifiche) del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. La legge sarà pubblicata a giorni in GU ma si può già ben dire che rivoluzione si è fatta. Se, infatti, l’introduzione nell’ordinamento, all’inizio degli anni 90, della legge 241/1990 aveva rappresentato una svolta nel panorama giuridico non soltanto in quanto il diritto amministrativo, precedentemente, era soltanto a carattere dottrinale e giurisprudenziale ma anche in forza della straordinaria portata innovativa della denuncia di inizio attività, ora si può parlare di vera e propria rivoluzione. Infatti, la novella dell’articolo 19 dell’articolo 19 della legge 241/1990 archivia definitivamente l’istituto della (seppur innovativa) Dia, per lasciare al posto suo la Scia, ovvero la Segnalazione certificata di inizio attività. Dalla lettura della disposizione si evince inequivocabilmente una sostanziale liberalizzazione delle attività economiche. Non solo, perché la responsabilità delle certificazioni viene trasferita in capo ai privati, ma anche e soprattutto, perché viene trasferita ai privati (e ai loro tecnici) la responsabilità di attestare la conformazione tecnica. Incrementate del resto le sanzioni per le dichiarazioni mendaci. Da uno a tre anni, rispetto al limite massimo di due anni previsto precedentemente con riferimento al falso ideologico. Domani, un primo approfondimento sulla questione.
Ben venga la Scia se il Comune tartassa il cittadino
I titolari di un chiosco, posizionato nello stesso luogo da un numero infinito d’anni, desiderano spostarlo da un marciapiede all’altro ma il Comune di Roma fa presente che, per ottenere una concessione di suolo pubblico, è necessaria un’apposita istanza corredata dalla seguente documentazione: ricevuta di versamento dei diritti d’istruttoria e vari elaborati tecnici, tra cui una relazione concernente le attrezzature, tre fotografie di ambiente e tre di dettaglio della zona da occupare, piante e prospetti dei luoghi in scala) e dai pareri favorevoli della Polizia municipale e, a seconda della destinazione e della natura delle aree pubbliche, anche dai pareri del Servizio giardini, della Soprintendenza ai beni culturali del comune di Roma e del Dipartimento delle politiche della mobilità. Se, poi, l’occupazione avesse riguardato il territorio della città storica, sarebbero occorsi, anche i pareri obbligatori dell’Ufficio per la Città storica, della Soprintendenza ai beni culturali del comune di Roma e per le zone, piazze e strade sottoposte alla normativa di tutela dei beni culturali ed ambientali, della Soprintendenza ai beni archeologici e monumentali di Roma e della Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Roma. La vicenda durata dieci anni è stata riassunta dal Consiglio di Stato, Sez.
V nella
decisione 4622 depositata il 16 luglio scorso.
Verande e tettoie in zona vincolata fanno rischiare grosso.
Compie un reato chi realizza senza permesso anche un’opera minore come una tettoia-veranda nella zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Inutile invocare la nozione di «pertinenza», né risulta «precaria» l’opera utilizzata solo d’estate (o d’inverno). Oltre che sull’appaltatore, l’abuso edilizio ricade sul committente, che non è scriminato dalla mancata conoscenza della legge urbanistica. Lo precisa la sentenza 24241/10, emessa dalla terza sezione penale della Cassazione disponibile nella sezione
gestione documenti.
Firenze, arrivano i 'professionisti della sicurezza' nei locali di divertimento
Sono 23 i primi 'buttafuori con il bollino blu' che hanno ricevuto lunedì scorso nella prefettura di Firenze il riconoscimento di professionisti della sicurezza nei locali di intrattenimento. Si tratta di una nuova figura professionale, quella di 'addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico e in pubblici esercizi'. E' stata istituita dal ministro Maroni, con decreto 6 ottobre 2009, per ridefinire il ruolo e i compiti del buttafuori e farne un esperto capace di gestire con competenza ogni tipo di situazione.
La notizia è del Ministero dell’Interno.
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Il contratto di cessione d’azienda deve rispettare specifiche regole.
News inviata il 27 luglio 2010
La scrittura privata contenente un contratto di comodato d’uso per gli arredi ed uno di locazione per l’immobile non è idonea a configurare una cessione d’azienda, perché questi sono negozi giuridici che non risultano finalizzati alla sostituzione della titolarità dell’azienda, ma soltanto alla disponibilità ed al godimento dei singoli predetti beni. E’ quanto afferma il Servizio consulenza della regione Piemonte con il
parere n. 61_2010.
Il subingresso e il rientro in possesso dell’azienda dopo il d.lgs. 59/2010
Uno degli aspetti più importanti che il D.Lgs. 59/2010 ha novellato è quello relativo ai subentri, anche se sono in pochi ad essersene resi conto. Non essendoci più l’autorizzazione, non c’è la necessità di reintestarla al titolare dell’azienda alla scadenza del contratto e questo conduce ad individuare due distinte fattispecie: la nuova apertura, assoggettata alla programmazione, ed il subentro, assoggettato al possesso dei requisiti di onorabilità. Marilisa Bombi per la rivista telematica PL.COM ha approfondito la problematica e il
contributo è reso disponibile, su gentile concessione dell’Editore EDK per la Comunità di pratica.
Regioni: Comunitaria 2010: OK condizionato.
Per la Bolkestein lo Stato ascolti le regioni. La Conferenza delle regioni ha dato via libera al Governo per lo schema di legge della Comunitaria 2010, ma ha espresso una forte raccomandazione al Governo affinché proponga un decreto legislativo correttivo per l’attuazione della direttiva 2006/123/CE (cd. Direttiva Servizi) che contenga gli
emendamenti, già proposti alle Regioni in sede di confronto tecnico precedente al primo decreto legislativo di recepimento e attuazione della direttiva e allora concordati con le amministrazioni centrali ma poi non riportati nel decreto di recepimento.
Disponibile l’elenco delle associazioni riconosciute.
La Prefettura di Rimini ha messo online l’elenco delle associazioni riconosciute aggiornato al primo febbraio 2010. Tenuto conto della difficoltà, a volte, a reperire i file quando vengono spostati dalla home page, l’elenco viene inserito anche nella sezione gestione documenti della Comunità di pratica.
Gli atti del notaio saranno digitali
Dal 3 agosto 2010 gli atti notarili potranno essere anche informatici, non
solo cartacei. Entra in vigore in questa data, infatti, il decreto legislativo
n. 110/2010 “Disposizioni in materia di atto pubblico informatico redatto dal
notaio, a norma dell'articolo 65 della legge 18 giugno 2009, n. 69”. (G.U. n.166
del 19 luglio 2010). In un
comunicato stampa del Consiglio del notariato è
ben illustrato che cosa cambierà dopo tale data.
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Il Ministero per i beni culturali avanza mentre quello dell’Interno latita
News inviata il 26 luglio 2010
Nonostante siano trascorsi ormai otto mesi dall’emanazione della circolare del primo dicembre scorso relativa alle operazioni di certificazione delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, e il Mininterno si fosse impegnato a prevedere procedure semplificate per le rotonde tiri vari e i soggetti a dondolo, tutto ancora tace a pochi mesi dalla scadenza (già prorogata) del termine del 31 dicembre. Nel frattempo, il Ministero per i beni culturali con
decreto del 21 giugno 2010 pubblicato in GU n. 170 del 23 luglio 2010, ha dato il via a tre nuove attrazioni che vanno ad incrementare il già nutrito elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante di cui all'art. 4 della legge 18 marzo 1968.
Per il TAR Puglia in assenza di regolamento i circoli possono riproporre i tornei di poker sportivo
La prima sezione del TAR Puglia(Lecce) il 22 luglio ha bloccato l’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dalla Questura di Lecce nei confronti del Club Royale. Secondo il TAR:
“In presenza di una lacuna regolamentare tuttora non colmata, sembra possibile dare vita a tornei di poker sportivo nella variante prescelta dalla ricorrente, a condizione che siano rispettate le modalità individuate dallo stesso Consiglio di Stato con parere nr 3237/2008 del 22 ottobre 2008, con riguardo alle modalità di gioco da ‘torneo', alla iscrizione limitata ad un certo importo (€ 30,00), a nessuna possibilità di rientro e alla previsione di premi non in denaro". Secondo questa ordinanza l’attività dei circoli pugliesi potrebbe riprendere in attesa del decreto e nel rispetto di quelli che sono i principi che regolano la differenza fra Poker Sportivo e Gioco d’azzardo, nell’attesa del decreto in approntamento che delineerà le linee guide per lo svolgimento di questa attività. La notizia è di Jamma.
La competenza alla chiusura del locale per violazione delle norme anti-alcool è dello Stato.
La somministrazione di bevande alcoliche, presso il locale oltre l’orario consentito, in violazione del disposto dell’art. 6 del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117 (Disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione), convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160 è competenza dello Stato in quanto il provvedimento di chiusura viene posto in essere in vista della prevalente necessità di tutelare la pubblica sicurezza, in attuazione di quanto, a tale scopo, prescritto dal citato art. 6 del d.l. n. 117 del 2007. Lo ha affermato la Corte costituzionale con la
sentenza n. 259 depositata il 21 luglio che peraltro ha già riconosciuto che la predetta disposizione si inserisce in un contesto normativo volto a favorire una «presa di coscienza dei pericoli, per l’incolumità degli utenti della strada, derivanti dall’abuso di bevande alcoliche» (sentenza n. 152 del 2010), cosicché risulta evidente che i provvedimenti adottati in attuazione della stessa sono volti esclusivamente ad evitare che si possano verificare episodi di guida in stato di ubriachezza potenzialmente lesivi dell’ordine pubblico.
Anche la Regione Liguria dice la sua sulla direttiva Servizi.
E’ stata diramata la circolare del primo luglio scorso con la quale la Regione Liguria fornisce ai comuni indicazioni operative per l’applicazione del decreto legislativo 59/2010.La circolare, peraltro estremamente dettagliata, prende in considerazione i singoli aspetti della (nuova) disciplina fornendo la propria interpretazione. In tanta chiarezza, stupisce – come peraltro sostenuto anche da altre regioni – che si sia stato ritenuta di maggior semplificazione la “comunicazione” prevista dalla disciplina regionale, rispetto la dichiarazione ad efficacia immediata prevista dal d.lgs 59/2010. Il fine del Governo, infatti, era quello di UNIFORMARE a livello nazionale i procedimenti, su specifica delega del Parlamento. Ma forse questo aspetto, a molti è sfuggito.
Scia: altro passaggio in aula.
Oggi, 26 luglio 2010, la Camera inizia la discussione della manovra finanziaria che, come abbiamo già dato conto, prevede la sostituzione dell’articolo 19 della legge 241/1990 nel senso che la ben nota (seppur tormentata dichiarazione di inizio attività) sarà sostituita dalla Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività. Il testo, trattandosi di legge di conversione, deve essere licenziato entro il corrente mese e, di conseguenza, è soltanto questione di giorni perché la rivoluzione si compia.
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