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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


La targa del medico va autorizzata.
News inviata il 22 giugno 2010

La Corte di Cassazione con la sentenza 14652, depositata il 17 giugno 2010 e disponibile nella sezione gestione documenti, ha affermato il medico che pubblicizza all’esterno dell’edificio la sua attività di chirurgo con una targa con i suoi dati, senza l’autorizzazione prevista dalla legge del 5 febbraio 1992, n. 175, commette non solo un illecito disciplinare, ma anche un illecito amministrativo.

Il Comune che archivia il procedimento sanzionatorio paga, poi, i danni.
E’ stato condannato al risarcimento del danno, il Comune che dopo aver contestato l’attività abusiva di cui all’art. 68 e 69 Tulps al titolare del bar che aveva organizzato il concertino, prima dispone la sospensione dell’attività per abuso del titolo autorizzatorio e in seguito archivia il procedimento. La questione è stata posta all’attenzione del Tar Toscana che si è pronunciato con la sentenza 1705 del 7 giugno scorso.


Non c’è diritto acquisito nella concessione dell’area pubblica davanti al bar.
News inviata il 21 giugno 2010

Non c’è ragionevole e consolidato affidamento a conservare la concessione in considerazione del lungo periodo in cui era stata rinnovata, dal momento che la previsione in una concessione della possibilità per l’ente pubblico di rinnovare a cadenze determinate il rapporto integra una vera e propria potestà di riesame della situazione al momento del rinnovo. E’ legittima, quindi, la scelta del Comune di imporre un ridimensionamento finalizzato a contemperare le esigenze di entrambi i soggetti interessati, (titolare del bar e nel negozio adiacente) con adeguato esercizio del relativo potere discrezionale spettante in materia all’Amministrazione comunale. In tal senso il Consiglio di Stato con la decisione n. 921 del 17 febbraio 2010.

La tv in bar: profili orientativi tra allietamento e trattenimento.

Insomma, come va configurata l’installazione di un apparecchio TV in un pubblico esercizio? La risposta più corretta è: “dipende”. Ciò in quanto è indispensabile valutare quale uso viene fatto dell’apparecchio. I mondiali di calcio in corso riportano in primo piano una questione da sempre complessa ma che le associazioni di categoria hanno attentamente considerato, fornendo ai propri associati le necessarie linee di condotta. Marilisa Bombi, per la rivista PL.com ha approfondito la problematica. Il contributo, su gentile concessione dell’editore EDK è disponibile, per la Comunità di pratica.

Basta giochi: il Centro tutela consumatori utenti di Bolzano chiede aiuto all’Antitrust In tempi di profonda crisi economica e finanziaria e di bilanci risicati per molte famiglie, la speranza di una cospicua vincita ai giochi a premio risulta allettante come non mai. Anche per questo motivo la spesa destinata a concorsi quali “lotto & C.” è aumentata negli ultimi tempi nell’ordine di percentuali a due cifre. Tra l’altro il gioco d’azzardo è inibito ai minori ma, nei gratta e vinci, il divieto non viene rispettato. Leggi il comunicato del CTCU.


AAMS dà le dritte sui luoghi dedicati alle VLT
News inviata il 18 giugno 2010

Con circolare del 16 giugno l’Amministrazione dei monopoli fornisce, a seguito dell’intervenuta intesa con il Ministero dell’Interno, le indicazioni operative per l’ottenimento dell’autorizzazione prevista dall’art. 88 Tulps e sollecita i concessionari a darsi da fare: il tempo è danaro. Per le sale giochi già autorizzate ai sensi dell’art. 86, la procedura sarà semplificata rispetto alle sale giochi aperte con Dia.


AAMS dà le dritte sui tornei di briscola.
Con l’approssimarsi della stagione estiva e con la prassi, quindi, di organizzare tornei di briscola in occasione delle diverse sagre che vengono organizzate un po’ in ogni dove, si pone il problema della loro legittimità alla luce della sentenza 12 giugno 2009 n. 1693 del Tar Piemonte, il quale ha affermato che nell’incontestabile assioma: il gioco "d’azzardo" è vietato mentre il gioco “di abilità” è lecito, vanno comunque tenute in considerazioni alcune specificità. Secondo il Giudice, il gioco "d’azzardo", qualora sia svolto in luogo pubblico o aperto al pubblico o in circoli privati di qualunque specie, è vietato e sanzionato penalmente (artt. 718 e ss. cod. pen.). I giochi "di abilità", invece, sono leciti e generalmente consentiti. Con una precisazione, però: quando per la partecipazione a tali giochi sia richiesto il pagamento "di una posta in denaro" e sia prevista la corresponsione ai vincitori di "una ricompensa di qualsiasi natura", l’organizzazione e l’esercizio dei giochi medesimi "sono riservati allo Stato" (art. 1 D. Lgs. 14.04.1948, n.496), e, in particolare, al Ministero dell’economia e delle finanze - Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (cfr. art. 1 D.P.R. 24 gennaio 2002 n. 33 e dell’art. 4 D.L. 8 luglio 2002, n. 138 convertito con L. 8 agosto 2002, n. 178), che può esercitarli direttamente oppure tramite propri concessionari, ossia attraverso soggetti titolari di concessioni rilasciate periodicamente dalla stessa AAMS in esito a pubbliche gare.
Interrogata sulla questione specifica, AAMS getta acqua sul fuoco, affermando che: “va verificato se gli stessi sono stati inseriti nella tabella dei giochi proibiti redatta dai singoli Questori. Naturalmente i giochi che prevedono vincite in denaro rientrano nella riserva di Stato sul gioco, e di conseguenza andrebbero assoggettati a specifica regolamentazione. Nessun problema per l’erogazione di premi in natura.” Tutto a posto, quindi, per i tornei con in premio prosciutti e formaggi, mentre i premi in denaro sono ammessi soltanto con la tombola.


Sotto l’ombrellone: letture d’inizio estate
News inviata il 16 giugno 2010

Il Prefetto, interlocutore del territorio
Dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali, un 'report' sugli interventi effettuati per la risoluzione dei bisogni espressi dalle collettività locali. In quali ambiti interviene il prefetto sul territorio, nella sua funzione generale di figura di riferimento, per la soluzione di problematiche che altrove non trovano risposta o interlocutori?
A tale domanda il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, con circolare del 1 giugno 2009, ha risposto avviando una ricognizione, in ambito nazionale, per mettere in luce tutte le iniziative di intermediazione e di pacificazione sociale attuate dal prefetto sul territorio; dal disagio sociale, all'ambiente, all'economia...

La Repubblica della sussidiarietà: Riflessioni sugli articoli 114 e 118 della Costituzione
Franco Bassinini, su astrid-online.it, a questo indirizzo, analizza la portata rivoluzionaria della riforma che ha profondamente innovato la nazione. Una lettura da non perdere per capire qual è, oggi, il ruolo del Comune.

Funzioni ai comuni: un passo avanti
E’ iniziato il 14 giugno, alla camera, la discussione sul disegno di legge C3118 di "Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo. Riordino di enti ed organismi decentrati"
L’iter di approvazione è disponibile a questo indirizzo.

Concorrenza. Il garante dice che...
“Il recente decreto attuativo della direttiva comunitaria sui servizi nel mercato interno rappresenta un miglioramento dello status quo ma appare nel complesso timido, espressione in fondo di una cultura burocratica sospettosa nei confronti dell’iniziativa economica privata". La riflessione è contenuta nella relazione presentata ieri 15 giugno alle camere in occasione del ventennale di istituzione dell’Autorità.


Stop alle sale giochi in zona residenziale.
News inviata il 15 giugno 2010

Il Comune, infatti, nell'esercizio della propria competenza in tema di gestione del territorio,  e quindi con lo strumento della disciplina dei cambi di destinazione d’uso, può individuare quali destinazioni d'uso non sono ammesse in particolari zone urbanistiche del territorio, quali quelle residenziali. Il Consiglio di Stato, con decisione dell'8 giugno 2010 n. 3589, ha ritenute legittime le prescrizioni poste dal Comune di Desenzano del Garda  di ritenere inammissibili nella zona omogenea "B" le discoteche, sale giochi e sale Bingo. La ragione specifica della loro incompatibilità con la residenza è individuata nel forte richiamo e concentrazione d’utenza per attività  che si svolgono prevalentemente negli orarti notturni in zone non idonee e non attrezzate per tali funzioni extra residenziali.

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