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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Baratto il nuovo con il vecchio. Per i prodotti informatici smaltire diventa più semplice
News inviata il 14 giugno 2010
Dal 18 giugno 2010 tutti coloro che acquisteranno nuove apparecchiature
elettriche e elettroniche per il nucleo familiare potranno usufruire del ritiro
gratuito, in ragione di uno contro uno, dell’apparecchiatura usata. Scatta
quindi l’obbligo, in capo ai commercianti, di garantire (se richiesto dai
clienti) il ritiro gratuito delle vecchie apparecchiature, pena pesantissime
sanzioni previste dalla norma. Per chi non ottempera alla disposizione dettate
dal D. Lgs. n. 151/2005, all’art. 16, sono previste sanzioni che possono
arrivare fino ad un importo di 100.000,00 euro. L’obbligo è stabilito dal D.M. 8
marzo 2010, n. 65, recante le modalità semplificate di gestione dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Leggi il commento di Piero Nuciari.
L’apertura di una sala giochi all’interno di un pubblico esercizio
Dal momento in cui ha iniziato circolare voce che le video lotterie potranno
essere installate soltanto nelle sale giochi, cresce la domanda di attivare una
sala giochi all’interno dei P.E. Fin dall’inizio, tuttavia, i titolari dei P.E.
han cercato, laddove possibile, di allestire una sala giochi all’interno
dell’esercizio pubblico, al fine di aggirare i vincoli connessi al
contingentamento. Ma ci sono delle motivazioni che inibiscono tale possibilità.
Marilisa Bombi per la rivista telematica PL.COM ha approfondito la problematica.
Il contributo, su gentile concessione dell’editore è disponibile per la Comunità
di pratica
a questo indirizzo.
Anche la Regione Piemonte dà le dritte sul d.lgs 59/2010
Lo ha fatto con una
circolare diretta a comuni e camere di commercio
della regione. Che dire a proposito? La Regione chiama in causa, più volte, il
Ministero dello sviluppo economico. Nel bene e nel male, quindi, il cerino
rimane in mano ai responsabili dei comuni, sui quali – più che mai – ricade la
responsabilità di gestire la rivoluzione che si è compiuta.
Niente rinnovo automatico per lo stabilimento balneare con annesso bar
Alle concessioni di beni pubblici di rilevanza economica e, tra queste, sono
specificamente ricomprese le concessioni demaniali marittime, poiché idonee a
fornire un'occasione di guadagno a soggetti operanti nel libero mercato, devono
applicarsi i principi discendenti dall'art. 81 del Trattato UE e dalle Direttive
comunitarie in materia di appalti, quali quelli della loro necessaria
attribuzione mediante procedure concorsuali, trasparenti, non discriminatorie,
nonché tali da assicurare la parità di trattamento ai partecipanti. Infatti,
anche nell'assegnazione di un bene demaniale occorre individuare il soggetto
maggiormente idoneo a consentire il perseguimento dell'interesse pubblico,
garantendo a tutti gli operatori economici una parità di possibilità di accesso
all'utilizzazione dei beni demaniali. Pertanto, è legittima la decisione con cui
un comune ha negato al precedente concessionario il rinnovo della concessione
demaniale ed ha deciso di bandire una gara per l'individuazione del
concessionario cui assegnare il bene demaniale in questione (da
dirittodeiservizipubblici.it).
La sentenza è disponibile
a questo indirizzo.
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Alcol a rimbalzo tra Camera e Senato
News inviata il 10 giugno 2010
Sembra proprio che la storia sia diventata infinita. La Commissione trasporti
della Camera, in tema di alcol, spariglia di nuovo le carte rispetto il testo
licenziato dal Senato soltanto poche settimane fa.. Sarà, quindi, necessaria una
quarta lettura del testo che, sono in molti ad auspicarlo, venga approvato dalle
commissioni in sede legislativa assieme a tutte le altre disposizioni a modifica
del codice della strada.
Leggi il commento di Marilisa Bombi.
Il Sindaco non può tutelare l’interesse del privato
E’ illegittima l’ordinanza del Sindaco emessa ai sensi dell'art. 50 del
decreto legislativo n. 267/2000 ma che di fatto è emessa ai sensi dell’art. 54.
Infatti, presupposto per la misura contingibile è, tra l’altro, che il pericolo
che si intende fronteggiare minacci un interesse di natura generale, in qualche
modo diffuso, o che comunque trascende la posizione del singolo nominativamente
individuato cittadino al quale l'ordinamento offre, peraltro, nella fattispecie
all’esame, la tutela privatistica del codice civile in tema di immissioni. In
tal senso
la sentenza Tar Toscana n. 1704 del 7 giugno
2010.
Dalle regioni
In Veneto fissato il periodo dei saldi
L’8 giugno 2010, la Giunta regionale ha approvato l'aggiornamento della
disciplina relativa alle vendite di fine stagione, disponendo che le vendite di
fine stagione estiva abbiano inizio a decorrere dal terzo sabato del mese di
luglio e si concludano il 31 agosto di ciascun anno. Pertanto le vendite di fine
stagione estiva per l'anno 2010 avranno inizio sabato 17 luglio 2010 e si
concluderanno martedì 31 agosto 2010. (Buono a sapersi).
Cambia ancora la disciplina del turismo in FVG
E' stata licenziata dalla commissione consiliare, ed attende di essere
esaminata dall'Aula, la proposta di legge che interessa gli affittacamere e i
B&B della regione Friuli Venezia Giulia.
Il disegno di legge, "Disposizioni a favore dei bed and breakfast ed
affittacamere. Modifiche alla legge regionale 2/2002", prevede l'assoluta novità
per i B&B, della introduzione delle categorie, standard o comfort, l'aumento
della capacità ricettiva da tre a quattro stanze con un massimo di dieci posti
letto ed inoltre che nel servizio di prima colazione vengano privilegiati i
prodotti agricoli regionali. Viene prevista inoltre la creazione di un simbolo
identificativo dei B&B regionali che certifichi il livello complessivo dei
servizi offerti e la concessione di contributi in conto capitale per
l'adeguamento, la ristrutturazione, l'ammodernamento e l'arredamento dei locali
destinati all'attività di bed and breakfast.
Relativamente agli affittacamere, nel testo del ddl, si prevede l'aumento della
capacità ricettiva da 12 a 15 posti letto, rimanendo invariato il numero di
stanze da adibire all'attività (attualmente sei).
Viene inoltre proposta la modifica di due articoli del codice regionale
dell'edilizia, e più precisamente l'art. 5 e l'art. 15 della lr 19/2009; in
pratica scompare la destinazione d'uso alberghiera per gli esercizi di
affittacamere e di bed and breakfast, e, ai fini urbanistico-edilizi,
l'esercizio di tali attività in edifici esistenti non comporta la modifica della
destinazione d'uso in atto negli immobili utilizzati.
Il testo del ddl è disponibile
a questo indirizzo.
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Il Mise stringe sulla direttiva Bolkestein
News inviata il 9 giugno 2010
Sono stati resi
disponibili on-line i pareri espressi dal ministero dello sviluppo economico dal 23 gennaio al 3 giugno. Ovviamente, la parte del leone la fanno i pareri espressi con riferimento al decreto legislativo 59/2010. Il Ministero insiste sul fatto che il requisito dell’iscrizione al REC può essere considerato ancora valido, come avvenne con l’articolo 3 del d.l. 223/2006, omettendo però di precisare che, allora, non vigeva il divieto introdotto dalla direttiva servizi all’art. 14. Come sia possibile che un requisito oggi vietato possa essere considerato abilitante, il Mise dovrebbe proprio motivarlo e non limitarsi soltanto ad affermarlo.
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In Piemonte, i baby-parking e le ludoteche sono autorizzati dalle Asl
News inviata il 8 giugno 2010
Con parere n. 44/2010, il servizio consulenza della Regione
Piemonte dà le dritte in materia di baby-parking, sulla base di una delibera a
suo tempòo adottata dalla Giunta regionale. Un ottimo spunto per gli enti che
intendono disciplinare tale fattispecie, ma non vi hanno ancora provveduto.
Il parere è disponibile
a questo indirizzo.
Il mercato dell’usato: dall’antiquariato al riuso
(seconda ed ultima parte)
Questa è la
seconda parte dell’approfondimento di Marilisa
Bombi sui mercati del riuso pubblicato sulla rivista PL.COM che grazie
all’editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica.
Chi lavora in municipio non può fare il contadino
Il Dipartimento della funzione pubblica ha precisato che la
partecipazione in società agricole a conduzione familiare è compatibile con lo
status di pubblico dipendente solo qualora l'impegno richiesto sia modesto e non
abituale o continuato durante l'anno.
Qualora detta attività si configuri, invece, quale vera e propria prestazione
imprenditorile autonoma secondaria, sarà indispensabile procedere alla
trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno in part-time non superiore
al 50%.
In tal senso si è espresso l’ufficio consulenza affari giuridici della regione
Friuli Venezia Giulia, con il parere del 31 maggio scorso, disponibile
a questo indirizzo.
Per le violazioni in materia di giochi, va chiuso tutto
l’esercizio
Infatti, il riferimento alla licenza del trasgressore deve
ragionevolmente considerarsi nel senso di ricomprendere tutte le licenze
inerenti al pubblico esercizio, costituendo, in definitiva, l'oggetto della
sospensione non la singola licenza per gli apparecchi elettronici da
trattenimento, ma la stessa licenza di conduzione di pubblico esercizio
dell’interessato. In tal senso si è pronunciato il Consiglio di Stato con la
decisione n. 3273 del 25 maggio scorso.
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Istituiti, in Italia, i mercati del riuso
News inviata il 4 giugno 2010
Partono, in Italia, i mercati dell’usato. Insomma, dalla semi clandestinità – perché in questi ultimi anni c’è stata la gara per organizzarli e promuoverli – ma sempre con il timore di operare margine della legalità perché in questo settore l’evasione fiscale è border-line, si è arrivati alla istituzione per legge. Con la legge 13/2009, infatti, decolla un’ iniziativa che, vuoi per la recessione vuoi per evitare sprechi, consente alle “cose” di vivere una seconda vita. L’art. 7-sexies “Valorizzazione a fini ecologici del mercato dell'usato” della legge 13/2009 crea, in sostanza, i presupposti per partire ufficialmente, alla grande, in un settore che, comunque, ha bisogno di regole, in quanto il confine tra il lecito e l’illecito è molto sottile. Disposizioni fiscali, commerciali e di polizia amministrativa, infatti, fanno da sottofondo all’idea, di per sé qualificante. Marilisa Bombi, per la rivista PL.COM ha approfondito la problematica. La prima parte del contributo, su gentile concessione dell’editore EDK è disponibile per la Comunità di pratica,
a questo indirizzo.
Lotta contro il rumore
Il rilascio dell’autorizzazione di un pubblico esercizio comprende il potere dell’amministrazione di imporre le prescrizioni necessarie nel pubblico interesse (art. 9 r.d. 773/1931), tra le quali devono ritenersi comprese anche quelle relative alle emissioni sonore. Di conseguenza, è legittimo il provvedimento del dirigente che ingiunge l’adozione di misure atte ad abbattere le emissioni sonore. In tal senso si è espresso il Tar Liguria, con la sentenza 15 marzo 2010 n. 1166
disponibile
a questo indirizzo.
La disciplina del commercio dopo la lenzuolata di Bersani
In esclusiva, per la Comunità di pratica, l’ottima ricerca di Anna Chiara di Flora relativa alle leggi regionali dopo il d.lgs 223/2006 e l’analisi dello stato dei fatti relativo ai più recenti provvedimenti del giudice amministrativo. Si tratta di un lavoro estremamente importante, direi fondamentale, per coloro i quali intendono conoscere l’evoluzione della normativa commerciale e definire lo scenario attuale per ciò che concerne le medie e grandi strutture di vendita.
Leggi l’approfondimento.
ASSO Sas per la Comunità di pratica
E’ in distribuzione il nuovo numero dello Zibaldone di Marilisa Bombi con tutte le news e gli approfondimenti dell’ultimo mese. Inoltre, in esclusiva per gli abbonati, tre contributi, rispettivamente di Roberta Cumin, la psicologa che si occupa di benessere nei luoghi di lavoro, (Gli strumenti al servizio del bene) L’efficacia liberatoria del pagamento tramite assegni di Paolo Paesini, super-esperto per tutto ciò che attiene il settore della vigilanza, ed, infine, l’approfondimento su “L’inquinamento acustico e le attività produttive in FVG.” di Ornella Donat, animatrice del forum e sempre attenta ad analizzare la disciplina più complessa. Per informazioni relative all’abbonamento scrivi a questo indirizzo.
info@asso-online.it
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