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Stereogrammi

Alla luce dei documenti elaborati a livello comunitario, delle esperienze maturate in altri Stati membri e di quanto espresso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sollecita il Governo e i Ministeri competenti ad affrontare la questione dei rapporti commerciali tra fornitori e Grande Distribuzione Organizzata, al fine di adottare tutti i provvedimenti utili a un confronto efficace tra GDO, industria e agricoltura, tra i quali la possibilità di introduzione, nei punti vendita, "corner" gestiti direttamente dai produttori agricoli del territorio.
Leggi l'ordine del giorno.

Le ultime novità per la Comunità di Pratica

L’accelerazione imposta alla procedura per la certificazione delle attrazioni, con la mancata concessione della proroga che - motivatamente - tutti si aspettavano in relazione al ritardo del Ministero dell’interno nell’emanare la circolare che anticipa di soli otto giorni il termine per la richiesta al comune competente, ha imposto agli operatori di settore dello spettacolo viaggiante di non ponderare alcuna valutazione su “dove” presentare la richiesta. Questo fatto penalizza fortemente una categoria che - già di per sé - opera in condizioni di straordinarietà. Marilisa Bomhi, per la rivista telematica PL.com ha approfondito la questione.
Il contributo, per la Comunità di pratica è disponibile a questo indirizzo.

Vademecum ispezioni per il PE. C’è tutto ma…
…mancano i controlli di polizia amministrativa. Il rispetto della normativa che governa i Pubblici Esercizi è oltre che un obbligo per ogni impresa, un’esigenza fortemente sentita dal consumatore, perché in tal modo si realizzano condizioni ideali di sicurezza alimentare, del lavoro e di regolarità contributiva, in un mercato di libera e corretta concorrenza. La Fipe nazionale ha realizzato un ottimo lavoro che dovremmo contribuire ad integrare, per renderlo completo. Idee e contributi sono, quindi, auspicati.
Leggi il Vademecum.

Bolkestein: siamo a questo punto
Il Governo ha inviato alle camere il testo dello schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva destinata a rivoluzionare il sistema autorizzatorio per l’esercizio delle attività economiche. Ancora una volta, come risulta evidente dall’articolo 83 (clausola di cedevolezza) la palla passa alle regioni anche se, ohibò, il Governo richiama in causa i principi fondamentali della legge che, dopo la modifica del titolo V, sono irrilevanti per le materie non concorrenti. Insomma, si può ben dire che per i prossimi mesi è prevedibile una nebbia fitta fitta.
Leggi il testo del decreto inviato alle camere.

Come dovrebbe essere ormai noto, entro il 28 dicembre 2009 i paesi membri avrebbero dovuto provvedere al recepimento della direttiva servizi. L’Italia non è riuscita a rispettare il termine ed, infatti, lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva Bolkestein è stato approvato dal Governo soltanto a metà dicembre. Nel frattempo anche le regioni si stanno muovendo. Una di queste, Il Friuli Venezia Giulia, sembra brancolare nel buio del diritto comunitario e mette in grave difficoltà i comuni. Infatti, con la legge finanziaria del 2010, la legge regionale 30 dicembre 2009 n. 34, rinvia a fine 2010 l’attivazione degli sportelli unici che, invece, avrebbero già dovuto essere stati istituiti entro la fine del 2009. E’ evidente,a tale proposito, che – a prescindere dal rinvio del termine disposto dalla legge regionale – sussiste fin d’ora la responsabilità del Comune inadempiente.
Per saperne di più sulla direttiva servizi leggi la Guida per il monitoraggio predisposta dal Dipartimento delle politiche comunitarie della presidenza del Consiglio.

In tema di fallimento, la prima Sezione Pen. della Cassazione, con sentenza 8 gennaio 2010 n. 308, ha risolto, in via interpretativa, il problema che già la Corte costituzionale aveva affrontato, ovvero l'illegittimità costituzionale degli artt. 50 e 142 del R.D. n. 267/1942 in quanto ponevano a carico del fallito alcune incapacità personali a carattere genericamente sanzionatorio, non correlate a interessi meritevoli di tutela. sancisce quindi che le abrogazioni disposte valgono anche per i fallimenti chiusi in data anteriore al 1° gennaio. La Corte di Cassazione ha affermato che il mancato coordinamento fra il d.p.r. 14 novembre 2002 n. 313, recante il testo delle norme in materia di casellario giudiziale ed il decreto legislativo 9 gennaio 2006, n. 5, attuativo della riforma della disciplina delle procedure concorsuali, nonché del successivo decreto legislativo rettificativo 12 settembre 2007 n. 169, deve trovare una soluzione a livello interpretativo, secondo una prospettiva ermeneutica costituzionalmente orientata. Quindi, la Corte ha ordinato la cancellazione dal casellario della sentenza dichiarativa di fallimento dell’interessato.
La sentenza è nella sezione gestione documenti della Comunità di pratica.

E' stata emanata la legge regionale del Piemonte n. 30 del 4 dicembre 2009 (Legge di assestamento del bilancio 2009) pubblicata sul Suppl. ordinario n. 2 del 7 dicembre 2009 B.U. N. 48. Tale legge ha consentito l'approvazione di alcune modifiche alla L.R. 28/99 (Disciplina di sviluppo e incentivazione del commercio in Piemonte) e alla L.R. 38/06 (Disciplina dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande).
Leggi l’approfondimento di Monica Rondoni.

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