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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


I comuni e il problema alcool. Anci, da Nord a Sud, raccoglie le posizioni dei sindaci
News inviata il 8 agosto 2009

Pronto un interessante estratto delle diverse posizioni assunte dai sindaci italiani. Si segnala in particolare, in quanto assolutamente condivisibile, la posizione espressa dal Sindaco del Comune di Modena il quale afferma che nessuna ordinanza può disporre di più di quanto già prescritto dall’ordinamento. Quanto, invece, è a nostro giudizio possibile fare, è emettere un’ordinanza con la quale si impone a negozi e locali pubblici, di esporre un cartello in cui si dà atto del divieto stabilito dall’art. 689 c.p.
Leggi le posizioni dei sindaci.
Leggi il testo dello schema di ordinanza.

I circoli del poker chiudono (non) per ferie
Con l’entrata in vigore della comunitaria 2008, legge 88/2009, anche i tornei di poker sotto il controllo dei Monopoli di Stato. Infatti, l’art. 24 della legge, ai commi 27 e 28 dispone rispettivamente la delega ai Ministeri dell’interno e delle finanze a scrivere le regole per i tornei e individua quali sono i soggetti che li possono organizzare. Tuttavia, la recente legge comunitaria e prima ancora la sentenza del Tar Piemonte 12 giugno 2009 n. 1693 pone problematiche che presuppongono la necessità di riconsiderare alcune fattispecie.
Leggi l’approfondimento di Marilisa Bombi.

DURC o non DURC?
Se non c’è il DURC niente licenza per il commercio ambulante. Ma è proprio vero? Con la legge 102/2009 di riconversione del dl anti-crisi 1 luglio 2009, n. 78 anche gli ambulanti dovranno dimostrare di essere in regola con la posizione contributiva che, fino ad oggi, aveva riguardato soltanto il settore dell’edilizia e dei servizi. Marilisa Bombi, per il quotidiano Italia oggi approfondisce la problematica evidenziando che non tutto è scontato. L’articolo, per la Comunità di pratica, è disponibile nella sezione gestione documenti all'indirizzo: www.albopretorio.it/gd.

Nella regione FVG lo SUAP è legge
Con l.r. 30 luglio 2009 n. 13 pubblicata sul BUR n. 31 del 5 agosto la regione Friuli Venezia Giulia si dota della disciplina per l’istituzione ed il funzionamento dello sportello unico per le attività produttive in attuazione della direttiva Bolkestein. Com’è noto, dopo la modifica del Titolo V Cost., per effetto della potestà residuale, la competenza in materia di disciplina delle attività economiche spetta alle regioni, e quindi il FVG ha fatto la sua parte.
Leggi il testo della legge.
Per un approfondimento delle modalità di funzionamento del SUAP regionale, ASSO sas ha programmato un incontro formativo, a Palmanova, per martedì 15 settembre.

Al via il pacchetto sicurezza
Entra oggi in vigore la legge 15 luglio 2009 , n. 94 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, modifiche agli articoli del CdS 117,120, 186, 187, 193, 195, 208. Introdotti gli artt. 34 e 219 bis” pubblicata in GU n. 170 del 24 luglio 2009 e più nota come pacchetto sicurezza. Tra le novità, l’inasprimento delle sanzioni per l’occupazione del suolo pubblico. Italia oggi ha curato uno specifico instant book, in vendita nelle edicole, alle quali ha collaborato anche Marilisa Bombi per la parte relativa a commercio e decoro urbano.
Una copia dell’instant book di commento alla legge 94/2009 sarà distribuita ai partecipanti alla giornata formativa organizzata da ASSO sas con docente il dott. Paolo Paesini, vice comandante della Polizia locale di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia il 30 settembre e in Veneto il 6 ottobre.

La sicurezza nei locali pubblici (e non solo)
Sempre in tema di sicurezza, si segnala la novità editoriale di EDK. Marilisa Bombi, nel suo lavoro, analizza la disciplina in materia di agibilità prevista rispettivamente dal TU leggi sanitarie, TU per l’edilizia e TULPS rilevando la necessità del loro coordinamento, in attuazione dell’art. 97 Cost. Una sezione particolare è destinata alle altre tipologie di trattenimento disciplinate dalla normativa in materia di sicurezza: lo spettacolo viaggiante, le manifestazioni temporanee e gli apparecchi da intrattenimento.
Leggi la scheda di presentazione del volume.

Pubblicato lo Zibaldone di luglio!
Dopo il servizio per l’invio della newsletter, l’attivazione del sito dedicato alla gestione dei documenti di interesse della Comunità e la formazione specifica, ASSO propone “Lo Zibaldone di Marilisa Bombi”. Tutte le news, gli articoli, le sentenze e gli approfondimenti di mese in mese raccolte in un unico testo che può essere salvato sul proprio pc o stampato per una migliore consultazione. Il costo del servizio è di soli 50 euro all’anno e dà diritto, oltre a ricevere mensilmente lo Zibaldone, ad un parere giuridico in materia di attività economiche espresso da Marilisa Bombi.

Lo Zibaldone di giugno è free e può essere scaricato cliccando qui. Per abbonarsi e ricevere lo Zibaldone del mese di Luglio, richiedere la scheda di iscrizione a info@asso-online.it.


L’etichetta degli alimenti deve essere in italiano
News inviata il 3 agosto 2009

L'obbligo, ex art. 3 d.lg. 27 gennaio 1992 n. 109, di applicare, sui prodotti alimentari offerti in vendita, le etichette contenenti le informazioni relative al prodotto in lingua italiana sussiste anche in relazione alle merci di provenienza estera, ciò in ossequio alla ratio della normativa applicabile, la quale si prefigge l'obbiettivo di fornire al consumatore ogni informazione utile sui prodotti alimentari; tuttavia ai fini della valida contestazione della violazione della disposizione in esame è necessario che l'ente accertatore fornisca la prova, peraltro non raggiungibile mediante semplici presunzioni, essendo al contrario necessario il supporto di certificazioni scientifiche, dell'effettiva appartenenza dei prodotti in relazione ai quali è sollevata la contestazione, alla categoria merceologica degli alimenti.
In tal senso si è espresso il Giudice di pace di Milano con la sentenza n. 1859 del 4 febbraio 2009. Fonte: Guida al diritto 2009,22,67(s.m.)

Poker. La festa è finita
Un’estate nera per i circoli di poker. Con la conversione in legge del Dl Comunitario 2008, il 22 giugno scorso è stata introdotta una norma che vieta, di fatto, l'organizzazione dei tornei di poker sportivo ai soggetti, associazioni comprese, che non dispongono di una concessione statale per l'offerta di gioco pubblico.
Leggi l’articolo di Jamma magazine.
Contemporaneamente, sul medesimo argomento, prende posizione anche la Fipe, l’associazione dei titolari dei pubblici esercizi che, nella circolare n. 47 del 23 luglio, dà le dritte ai propri associati.
Leggi la circolare della Fipe.

Novità anche in materia di igiene degli alimenti
La Fipe, nella medesima circolare, affronta anche la questione delle modifiche contenute nella legge comunitaria 2008 e che riguardano l’igiene degli alimenti. In particolare, precisa la circolare, L’articolo 7 della legge in oggetto delega il Governo a coordinare la direttiva 2004/41/CE con la normativa vigente in materia di igiene degli alimenti e dei mangimi e con alcuni regolamenti comunitari (178/2002; 852/2004; 853/2004; 854/2004; 882/2004 e 183/2005).
Tra l’altro, è imminente l’accordo Stato – Regioni per le nuove linee guida in materia di notifica che sarà ad efficacia immediata contrariamente a quella in vigore che, com’è noto, con eccezione di alcune regioni che hanno disattese l’accordo è ad efficacia differita.

Commercio su aree pubbliche
Quanto e come è cambiato il comparto del commercio su aree pubbliche che, con affetto, ancora siamo abituati a chiamare ambulante, memori dell’origine di un’attività antica che appartiene alla nostra storia? Sull’argomento Ornella Donat analizza l’evoluzione normativa evidenziando gli elementi di criticità che permangono nell’ordinamento anche a seguito del nuovo riparto delle competenze Stato/regioni dopo la novella del Titolo V Cost. Nella sua esposizione, Donat prende in esame anche la circolare della Direzione regionale del FVG delle attività produttive, emanata a seguito delle nuove disposizioni in materia di vendita di bevande alcoliche contenute nella legge comunitaria 2008.
Leggi il contributo di Ornella Donat
Leggi la circolare della regione FVG in materia di vendita degli alcolici

Varate le norme UNI per le piscine
Sono state recentemente pubblicate due nuove norme europee che specificano i requisiti di sicurezza delle piscine che interessano una vasta gamma di impianti. Le norme elaborate dal comitato tecnico europeo CEN/TC 136 hanno lo scopo di contribuire all’aumento della sicurezza sia all’interno della vasca che ai bordi della piscina. Si tratta delle norme UNI EN 15288-1:2009 parte prima: requisiti di sicurezza per la progettazione e UNI EN 15288-2:2009 parte seconda: requisiti di sicurezza per la gestione. La notizia, dell’ANESV, è pubblicata sulla rivista Lo spettacolo viaggiante.

Se il Comune sbaglia il calcolo della concessione demaniale la competenza è del giudice ordinario
In materia di determinazione del canone concessorio per l’uso del litorale non vi è spazio per la competenza giurisdizionale del giudice amministrativo in quanto non si apprezzano momenti riconducibili a un esercizio di potestà autoritativa, attenendo la causa esclusivamente a una questione di calcolo e di modalità per giungere alla esatta quantificazione del canone da corrispondere. In tal senso si è espresso il Tar Veneto con la sentenza 240 del 3 febbraio scorso.
La sentenza è disponibile nel sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it


Il Ministero dello sviluppo economico interpreta la legge comunitaria 2008
News inviata il 31 luglio 2009

Che ci sia stato, a proposito della vendita della bevande alcoliche, un po’ di confusione è facile sostenerlo perché la disposizione afferma l’opposto di quanto vorrebbe fare (escludere la vendita degli alcolici al di fuori dei PE). Per fortuna l’articolo 23, incriminato, è composto di soli due commi, in caso contrario ne vedremmo (e leggeremmo) delle belle. Fatto sta che il Mise cerca di metterci una pezza ma, come si suol dire, è peggio la toppa del buco. Con buona pace del neosindaco Rienzi, infatti, il Ministero – senza tanto tergiversare – ribadisce che il bicchiere di vino in piazza proprio non lo si può vendere, né con la trippa né con la piadina. Chi ci crede, poteva anche ritenere che la norma fosse caduta in desuetudine e, quindi, abrogata, ma poiché ben si sa che le leggi non godono di questo beneficio, la puntualizzazione del Ministero scopre il coperchio, con buona pace degli operatori di vigilanza che, inevitabilmente, non possono fingere di non vedere e non sentire.
Leggi la circolare.
Leggi le osservazioni.

Stop ai massaggi lungo il litorale
Lo ha deciso il Ministero della salute con l’ordinanza contingibile e urgente per la tutela dell'incolumità pubblica dal rischio derivante dall'esecuzione di massaggi lungo i litorali. Pubblicata in GU n. 166 del 20 luglio 2009. Secondo il Ministero ogni attività che può avere effetti diretti sulla salute può essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza.
Leggi il provvedimento.

La legge 241/1990 sotto la lente
Continuano i commenti sulle modifiche introdotte alla legge 241/1990. Un’interessante riflessione, dal titolo “Il nuovo articolo 19 della legge 241/1990” è pubblicata sulla rivista telematica Diritto e diritti a questo indirizzo.

I distributori di benzina pagano la Tosap anche sugli spazi necessari per manovra e viabilità, aiuole incluse
La ragione del prelievo va individuata nella sottrazione della superficie all'uso pubblico, a vantaggio di singoli. Basta la realizzazione di un manufatto che impedisca l'utilizzazione collettiva dell'area a far scattare la debenza dell'imposta. (Sezione tributaria, sentenza n. 17074/09; depositata il 22 luglio).
La news è di Giuffrè editore, dirittoegiustizia.it


Il Ministero mette on-line le risoluzioni
News inviata il 28 luglio 2009

Non va in vacanza il Mise che mette on-line le ultime risoluzioni. La parte del leone la fanno le vendite sottocosto che impegnano il Ministero in una articolata disamina della disciplina. E' disarmante, invece, il parere che il Mise fornisce in materia di somministrazione da parte dei circoli privati. Ignora, infatti, che la disciplina riferita al Tuir e citata nel dPR 235/2001 è stata completamente ri-numerata per effetto dell'inserimento, all'interno del Tuir, della norme relative al reddito di impresa. I riferimenti all'art. 111, quindi, non sono più attuali mentre l'art. di riferimento è, oggi, l'art. 148 del Tuir. Il Ministero omette, anche, di precisare che è in corso di emanazione il modello da parte del Direttore dell'Agenzia delle entrate e peraltro già oggetto di un'articolata circolare che farà piazza pulita dei finti circoli. Grosse perplessità, inoltre, si esprimono con riferimento alle “tipologie” di attività possibili che il ministero ricondurebbe a quelle previste dalla legge 287/1991. Infatti, il Tuir riconosce all'attività di “mensa” il carattere tipico dell'attività commerciale e, quindi, in contrasto con lo stesso art. 148. Su questo specifico argomento, tuttavia, ci si riserva il necessario approfondimento, all'atto dell'emanazione dell'atteso “Modello di comunicazione” che tutti i circoli e le associazioni dovranno produrre.
Leggi le risoluzioni.

L'Anci dà le dritte sui gommosi.
Dopo aver acquisito, sull'argomento, il parere del Ministero dell'Interno, l'Anci dà le dritte sull'installazione dei gommosi, peraltro, convalidando le osservazioni che sullo specifico aspetto da tempo ormai la Comunità di pratica si sta spendendo. In sostanza, colui il quale intende installare ilo gommoso deve essere un operatore dello spettacolo viaggiante ed il gommoso altro non è che una particolare tipologia di attrazione. Tra l'altro, rileva l'Anci, è stata recentemente emanata la norma ISO. Si precisa, a tale riguardo, che cosa ben diversa sono le norme tecniche uniformi (ISO) dalle regole tecniche, che diventano obbligatorie soltanto se formalmente recepite. E' per questo motivo che risulta necessario inserire le stesse all'interno delle prescrizioni ex art. 9 Tulps.
Leggi la nota dell'Anci relativa ai gommosi.

Gli obblighi per il commercio delle cose di pregio
E' stato pubblicato sulla GU del 24 luglio il decreto del Ministero per i beni culturali che detta norme in materia di tenuta del registro previsto dall'art. 128 reg.to Tulps. Il titolo del decreto 15 maggio 2009 n. 95 è “Regolamento recante indirizzi, criteri e modalita' per l'annotazione nel registro di cui all'articolo 128 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza delle operazioni commerciali aventi ad oggetto le cose rientranti nelle categorie indicate alla lettera A dell'allegato A al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche.
Leggi il decreto.


Chiusura sanzionatoria e obblighi del Comune: Tar Liguria
News inviata il 24 luglio 2009

Se il Comune intende chiudere la pescheria perché il personale addetto alla vendita non ha la certificazione sanitaria prevista dalla legge, deve dare all’interessato comunicazione di avvio del procedimento. Con sentenza 23 gennaio 2009, n. 114, il Tar Liguria, Sez. II, ha affermato che l'ordinanza con cui si dispone la temporanea sospensione dell'autorizzazione all'esercizio di una pescheria costituisce manifestazione di un potere sanzionatorio ricollegabile direttamente alla funzione di vigilanza della PA sull'osservanza della regolamentazione propria di determinati settori economici. Pertanto, il provvedimento sanzionatorio deve essere preceduto dalla necessaria comunicazione tesa a tutelare le garanzie partecipative del destinatario dell’atto e l’esercizio di tale potere deve essere considerato illegittimo se vengono violate le garanzie procedimentali.

Le distanze sono illegittime se non sono ancorate a valutazioni attuali
La prefissazione di distanze minime fra gli esercizi che trascende la concreta valutazione del rapporto fra domanda ed offerta connesso al contesto socio-economico può avere effetti limitativi della concorrenza e, quindi, si tradurrebbe in un danno, anziché in un intervento in favore dell’interesse generale dei consumatori (i quali si vedrebbero ostacolati nella possibilità di comparare le offerte dei diversi operatori economici). In sostanza, un eventuale diniego non può essere adottato in assenza di una puntuale verifica di tutte le circostanze del caso concreto, bensì sul solo presupposto del mancato rispetto di distanze minime stabilite a priori ed in astratto dal regolamento comunale. In tal senso si è espresso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Ter) con la sentenza 6582 dell’8 luglio 2009 nell’esaminare un ricorso in materia di attività di acconciatore ma il principio affermato dal Giudice amministrativo è valido, ovviamente, per tutte le attività economiche.

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