|
Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Arrivano le regole per il poker sportivo
News inviata il 21 marzo 2009
Le Finanze prendono in mano la situazione. Solo, di concerto, infatti, il parere che il Ministero dell'Interno esprimerà sul regolamento in materia di poker sportivo "dal vivo". L'art. 24, commi 11 ss. del ddl approvato nei giorni scorsi dal Senato e che adesso dovrà passare il vaglio dell'altro ramo del Parlamento tratta, infatti, del gioco lecito. Il ddl emendato in Commissione rispetto il testo del Governo, è il n. N. 1078-A "Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunita` europee – Legge comunitaria 2008".
Leggi il comma 31 estrapolato dal documento del
Senato.
Scarica (.zip) l'intero resoconto della seduta
del Senato.
Confesercenti delegittimata dal CdS
Con sentenza n. 1032 del 20 febbraio 2009, il Consiglio di Stato, Sezione V, ha ribadito che l’interesse tutelabile in giudizio da parte delle associazioni deve avere carattere collettivo e riferirsi alla categoria in modo complessivo ed unitario, sicché l’interesse fatto valere possa essere univocamente riferito a tutti gli iscritti, senza contrasti, anche potenziali, tra gruppi diversi di associati. L’ordinamento impone che sia rispettata la condizione imposta dal diritto processuale della effettiva appartenenza dell’interesse al soggetto agente. La questione all'esame del giudice riguardava l'apertura di un centro commerciale e la legittimazione a presentare ricorso oltre che Confesercenti anche titolari di esercizi di vendita nei comuni contermini. La sentenza è disponibile nel sito
giustizia-amministrativa.it,
Secondo match taxi e NCC
E' finita con un nulla di fatto il tentativo del Governo di mettere una toppa al danno fatto con l'introduzione nella legge di conversione 207/2008 di disposizioni penalizzanti per la categoria del NCC. La Commissione Finanze, infatti, riunitasi congiuntamente a quella alle attività produttive, ha dichiarato inammissibile l'emendamento proposto e, di conseguenza, rimangono in vigore le norme vessatorie nei confronti del NCC. Anche l'incontro del 17 marzo che doveva rappresentare una svolta nella vicenda che vede opposti i due servizi taxi e NCC non ha avuto esito positivo. Infatti, tutto viene rinviato a dopo le elezioni di giugno. Insomma, la disciplina per l'esercizio dell'attività va rivista, ma dopo le elezioni.
Leggi l'accordo del 17 marzo.
|
Bed & breakfast che passione! Ma attenti alle regole condominiali
News inviata il 16 marzo 2009
In tempi di vacche magre sta prendendo piede anche in Italia il rito del bed
& breakfast di tradizione anglosassone: ovvero affittare la stanza dei ragazzi che ormai sono diventati grandi e ne sono andati, oppure sono all’estero per l’Erasmus. Insomma la moda impazza. Sull’argomento è intervenuto l’avv. Cecilia Camilotto che, in un interessante contributo pubblicato sulla rivista telematica filodiritto.it, affronta la questione dal punto di vista civilistico, in una nota a margine della sentenza Corte cost. 14 novembre 2008 n. 369 della quale avevamo dato notizia il 15 novembre scorso.
Il contributo è estremamente interessante, in relazione all’esercizio della potestà regolamentare che i Comuni hanno per disciplinare le proprie funzioni e, quindi, anche l’esercizio dell’attività di
bed & breakfast, che si trova a confine tra l’attività occasionale e l’attività imprenditoriale.
Leggi il contributo.
Carburanti in Friuli: é peggio la toppa del buco
Anche se in dialetto veneto suona meglio, alla lettura dell’avviso di rettifica pubblicato sul bollettino ufficiale n. della Regione Friuli Venezia Giulia a più di qualcuno sarà venuto in mente l’antico detto. Come si ricorderà a fine anno la Regione aveva adempiuto agli obblighi comunitari, così come in estate aveva già fatto anche lo Stato, rimuovendo i vincoli previsti nella normativa regionale in materia di distributori di carburante, ma, all’articolo 18, ne aveva previsto la decorrenza da giugno di quest’anno. Come rimediare? La Regione non ha avuto dubbi, ed è ricorsa all’avviso di rettifica pubblicato sul BUR n. 10 dell’11 marzo, pag. 178: “Si rende noto che nel BUR n. 50 del 10 dicembre 2008 nel testo della legge regionale 5 dicembre 2008 n. 14, di cui all’oggetto, al comma 1 dell’articolo 18, a pag. 15, le parole “Gli articoli da 1 a 15” vanno intese come segue: “Gli articoli da 2 a 15,”.
Per i comuni scatta, quindi, da dicembre il termine per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza, tra i quali (entro 120 giorni e quindi entro aprile) la verifica della compatibilità
territoriale degli impianti. Fortuna vuole che il termine, non essendoci sanzione, è termine ordinatorio. Ma la più grossa novità in materia è che, da subito, l’installazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti dovrà prevedere, oltre all’erogazione di benzina e gasolio anche GPL e di gas metano, o, in alternativa, almeno uno dei due prodotti.
La gente ha voglia di senso civico. L’ha scoperto l’ANCI
Chi l’avrebbe mai detto? In un’indagine svolta da Cittalia e Anci sulla percezione della sicurezza, è emerso un dato, a dir poco, inatteso: “Tra ciò che il proprio Comune deve fare per una città più sicura i residenti mettono al primo posto l’esigenza di “promuovere il senso civico e il rispetto delle regole tra i cittadini”. Seguono il contrasto allo spaccio di stupefacenti, la necessità di migliorare l’illuminazione stradale, il controllo delle bande giovanili, e l’intervento sulla emarginazione sociale. Il tema del rispetto delle regole torna alla ribalta quando ai cittadini viene chiesto cosa personalmente si sentono disposti a fare per contribuire alla lotta alla criminalità e all’insicurezza. Subito dopo l’impegno ad “avvertire le forze dell’ordine in caso di reati”, viene infatti l’impegno a “promuovere il rispetto delle regole e della legalità nella vita quotidiana”.
Per saperne dì più sull’indagine “Le dimensioni della insicurezza urbana”,
clicca qui.
Ma il Ministero dell’interno ha sempre ragione?
Ormai non c’è dubbio alcuno. Per installare i giochi di cui al comma 6 e 7 dell’art. 110 tulps non serve la dia ex art. 194 reg. tulps. Lo ha chiarito, questa volta definitivamente, il Ministero dell’interno rispondendo ad un quesito del Ministero dello sviluppo economico. Ovviamente la risposta non è convincente e sembra più legata all’esigenza di difendere la posizione da sempre assunta dal Ministero che vuole associato direttamente il gioco al pubblico esercizio, e ciò per poterne disporre la sospensione, che peraltro non abbiamo mai messo in discussione.
A giorni un “approfondito” commento sulla questione e le soluzioni del caso.
Leggi il parere del Ministero dello sviluppo economico.
|
Riconoscimento titoli esteri. Il Ministero va on line
News inviata il 12 marzo 2009
Con il Decreto
Legislativo del 9 novembre 2007, n. 206 relativo al riconoscimento delle
qualifiche professionali conseguite all'estero, l'Italia ha recepito la
Direttiva 2005/36/CE. I destinatari di questa normativa sono tutti i cittadini
stranieri - comunitari ed extracomunitari - che intendono esercitare un'
attività professionale in uno Stato diverso da quello in cui è stata conseguita
la relativa qualifica. La novità di questa normativa è quella di prendere in
considerazione la “qualifica professionale”nel suo complesso – comprensiva
dell'esperienza professionale acquisita esercitando materialmente l'attività - e
non solo quella attestata da un titolo di studio o di formazione professionale;
ciò consente di ottenere il riconoscimento della qualifica anche in assenza di
un titolo di studio specifico, ove l'esperienza professionale sia stata maturata
per un congruo numero di anni.
Il Ministero,
a questo indirizzo, mette on line tutta
la modulistica ed i recapiti per ottenere il riconoscimento.
Il potere ordinario dei sindaci di ordinanze extra ordinem
Dopo l'intervento di Alessandro Pajno, pubblicato nei giorni scorsi, ecco un altro contributo, pubblicato questa volta dalla rivista telematica federalismi.it in cui si affronta la questione connessa ai nuovi poteri conferiti ai sindaci dal novellato articolo 54 Tuel. Siamo in una fase di grandi svolte e, di conseguenza, approfondire le novità diventa d'obbligo per utilizzare in modo corretto i nuovi strumenti.
Leggi il contributo di Guido Meloni.
|
Giochi: cosa bolle in pentola?
News inviata il 10 marzo 2009
Sia mai che gli interessi forti si sentano minacciati? E' difficile comprendere altrimenti quali motivazioni spingano tanto, dopo anni di totale disinteresse, a muoversi per fare rispettare le regole. C'è da dire innanzitutto che, udite udite, funzionari di AAMS (perlomeno nel Friuli Venezia Giulia ma è difficile ritenere sia un'iniziativa isolata) stanno iniziando a controllare oltre che la regolarità degli apparecchi, anche il rispetto del contingentamento. Speriamo non si incamerino anche quelle risorse, tenuto conto che parte delle sanzioni vanno nelle tasche degli accertatori. Infatti, il mancato rispetto del contingentamento viola l'articolo 9 del tulps, in quanto il contingentamento stesso va considerato "prescrizione" che opera sulla licenza d'esercizio, sia questo bar, ristorante sala giochi o altro. In tal senso si è espressa anche, a suo tempo, l'associazione Sapar.
Sull'argomento interviene anche l'associazione AS.TRO secondo la quale "Per capire quanto è difficile "stilare" (e controllare diremmo noi) una regola sul contingentamento occorre comprendere la natura della norma, e il suo delicatissimo equilibrio nell'ambito del rapporto tra la regolamentazione di A.A.M.S. e quella degli Enti Locali in materia di commercio (e con essa i rapporti con la "politica di prossimità" dei Comuni).Il decreto sul contingentamento, secondo AS.STRO, è lo strumento attraverso il quale si dota il settore di uno strumento normativo che lo sottrae alla discrezionalità degli Uffici-Licenze dei Comuni." Insomma, i Comuni stanno a guardare, e chissà che cosa riserva il futuro se passa l'emendamento che dovrebbe essere approvato oggi dal senato. L'agenzia Jamma, infatti, informa che saranno "I vigili alle prese con newslot e apparecchi da intrattenimento, nulla osta e certificazioni. Questo almeno nelle intenzioni della relatrice al Ddl Comunitaria 2008, Rossana Boldi (Lega Nord) che ha depositato un emendamento che assegna ai vigili urbani compiti ispettivi sulle newslot installate nei luoghi autorizzati. I Comuni sarebbero così direttamente coinvolti nel contrasto del gioco illecito. Esattamente è previsto nei piani ordinari e straordinari dedicati alla lotta all'evasione, agli enti locali verrebbero affidati compiti di controllo attivo sul territorio, soprattutto per la verifica sulla regolarità degli apparecchi da intrattenimento installati nei pubblici esercizi ( bar ed esercizi commerciali)." Che dire? La Polizia municipale ha già competenze in materia di rispetto di legge e regolamenti. Quindi, possiam dire: chissà che ci aspetta! Concludiamo questa news con una affermazione fatta da un relatore in occasione del convegno Italian gambling: il gioco delle finanziarie svoltosi a Firenze due anni fa. "Proseguendo un processo di mutamento che prende le mosse almeno un decennio orsono, con la legge 425 del 1995, si assiste ad un progressivo spostamento del baricentro della materia gioco dal divieto (penale) a quello del controllo (finalizzato alle concessioni) e a quello impositivo." Insomma, alla fin fine è tutta questione di bussines e, forse, i Sindaci non stanno più a guardare.
Leggi la nota di AS.STRO
Leggi la notizia di Jamma
Leggi il parere della Sapar
Nuova questione di legittimità costituzionale per la legge sui phone center del Veneto
Con ordinanza TAR VENETO, SEZ. III 23 febbraio 2009 n. 456 è stata posta la questione di legittimità costituzionale nei confronti dell’art. 12, della l. Reg. Veneto 30 novembre 2007, n. 32, e, ove occorra, del combinato disposto di cui agli articoli 12, comma 4, e 2, comma 2, lett. e) l. reg. cit. , in riferimento agli articoli 3, 41, 97 e 117 della Costituzione. In particolare secondo il tribunale lagunare, "l’art. 12, comma 4, della l. reg. n. 32 del 2007 (o, per essere più precisi, il combinato disposto di cui agli articoli 12 comma 4 e 2, comma 2, lett. e) l. reg. cit. ) , secondo cui è vietato, a decorrere dalla data di entrata in vigore della l. reg. n. 32 cit. , lo svolgimento di attività commerciali non accessorie a quella di telefonia, tra le quali rientra quella di trasferimento di denaro all’estero (Money Transfer – altra norma che il Sindaco richiama nelle premesse dell’ordinanza vietando ai gestori di phone center di svolgere il servizio di money transfer) , sembra introdurre una discriminazione che si traduce in una restrizione ingiustificata al principio costituzionale di libera iniziativa economica, e sembra porsi quindi in contrasto con gli articoli 3 e 41 della Costituzione, dato che viene introdotto un elemento di rigidità del sistema –una "prescrizione eccessivamente penalizzante per gli operatori economici, in specie per quelli già presenti sul mercato"- , che si concretizza in una limitazione quantitativa dell’offerta economica di servizi, in danno dei gestori di phone center nei riguardi dei quali, diversamente da quanto avviene per altri operatori economici, è ingiustificatamente preclusa la possibilità di cumulare l’esercizio dell’attività di cessione al pubblico di servizi telefonici con lo svolgimento di un’altra attività economica –il trasferimento all’estero di denaro, appunto- pienamente compatibile e liberamente esercitatile dai titolari di attività non disomogenee (come rivendite di tabacchi, ricevitorie e internet point)."
|
Sul NCC il Governo fa retromarcia?
News inviata il 9 marzo 2009
Era stato annunciato ma non ci credevamo. Appena approvata la norma ghigliottina per l'attività di NCC, fortemente voluta dai taxisti romani, sembra già destinata a morte certa, prima ancora di prendere il via. Il provvedimento dovrebbe essere inserito, come emendamento, informa il sito sempre aggiornatissimo
poliziamunicipale.it nel decreto-legge sugli incentivi al settore dell'auto, di prossima conversione, così da rendere praticamente inapplicabile la normativa che aveva destato gravi preoccupazioni nel settore dell'autonoleggio.
|
pag: 184 185 186 187 188 189 190 191 192 (di 346)
|
| |