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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Dichiarata (parzialmente) incostituzionale la legge veneta sui phone center
News inviata il 31 gennaio 2009

Con sentenza n. 25 del 26 gennaio 2009, la Corte costituzionale ha bocciato l'articolo 8 della l.r. della Regione Veneto 30 novembre 2007, n. 32, per violazione dell’art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. L'articolo in questione impone(va) ai comuni di individuare gli ambiti territoriali nei quali è ammessa la localizzazione dei centri di telefonia in sede fissa e definire la disciplina urbanistica cui è in ogni caso subordinato l'insediamento dei phone center, con particolare riferimento alla disponibilità di aree per parcheggi, nonché alla compatibilità con le altre funzioni urbane e con la viabilità di accesso. A dire il vero questo provvedimento era atteso, tenuto conto che il giudice delle leggi ha già bocciato, nei mesi scorsi, la legge approvata in Lombardia, sulla cui traccia aveva operato il legislatore veneto.


Adeguiamoci, adeguiamoci (prima o poi)
News inviata il 29 gennaio 2009

Il 23 gennaio scorso il Consiglio dei Ministri ha dato il via, su proposta del Ministro per le politiche agricole, allo schema di disegno di legge che, ciclicamente, ogni anno, detta le disposizioni necessarie ad adempiere agli obblighi che derivano all’Italia dall’appartenenza all’Unione Europea, insomma la cosiddetta legge comunitaria. Nel testo, come di norma, i criteri direttivi per l’esercizio della delega legislativa. L’introduzione della legge comunitaria annuale è avvenuta per ovviare agli inconvenienti legati ai clamorosi ritardi con cui l’Italia era (e talvolta è ancora) solita dare attuazione agli obblighi comunitari. "Il problema dei ritardi con cui il nostro Paese dà attuazione alle direttive comunitarie, ha precisato Giuditta Merone, dal suo spazio di osservazione del Quotidiano giuridico IPSOA, è a tutti noto. Altrettanto note sono le sentenze di condanna con cui la Corte di Giustizia accerta la responsabilità dell’Italia per mancata o non corretta trasposizione delle direttive nell’ordinamento interno. Con la legge comunitaria la situazione sembra migliorare, ma, benché da più parti si sottolinei la riduzione delle procedure di infrazione a carico dell’Italia, le inadempienze appaiono ancora troppe, soprattutto ove si consideri che il nostro è uno dei Paesi fondatori dell’attuale UE. Dopo oltre 50 anni di appartenenza alla Comunità prima, all’Unione poi, ci si aspetterebbe una particolare sensibilità al rispetto del diritto comunitario da parte degli organi legislativi e giurisdizionali; tale aspettativa viene purtroppo ancora troppo spesso disattesa e dinanzi ai giudici nazionali, anche di ultima istanza (quelli che ai sensi dell’art. 234 TCE avrebbero il dovere, e non la mera facoltà, di operare il rinvio pregiudiziale), si assiste ancora troppo frequentemente a palesi violazioni del diritto comunitario. Le macroscopiche forme di miopia che spesso colpiscono il nostro legislatore, i nostri magistrati e la nostra PA, hanno più volte indotto i giudici della Corte di Giustizia e gli avvocati generali ad impietose recriminatorie sull’operato degli organi interni (sigh….)." Non è un caso isolato, quindi, se recentissimamente anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha ceduto al grande inganno, ovvero ha creduto di poter fare ciò che voleva, con la l.r. 14/2008 che, all'articolo 1, recepisce la liberalizzazione in materia di distribuzione carburanti per adeguarsi alle normative comunitarie. C'era in atto un procedimento d'infrazione e lo Stato è corso ai ripari con la legge di riconversione del dl 112/2008! Ebbene, che ha fatto il Consiglio regionale? Nell'articolo 18 della legge ha voluto precisare che le norme entranno in vigore nel giugno prossimo. Ma tranquilli! E' in arrivo una circolare... che rimette le cose a posto!


Poche idee ma confuse?
News inviata il 27 gennaio 2009

Sul Sole 24 ore di ieri, lunedì 26 gennaio, una pagina intera è dedicata all'Impresa in un giorno e lo Sportello unico per le attività produttive. Sembrerebbero ormai pronti, in pratica, gli schemi di regolamento previsti dal decreto economico dell'estate scorsa (art. 38 del d.l. 112/2008) che dovrebbero andare quindi all'esame preventivo del Consiglio di Stato. Anci, nell'intervista, afferma di non saperne nulla, ovvero di non essere ancora stata interpellata. Non male per una riforma che riguarda, primi tra tutti, i comuni. Siamo tutti ben convinti che l'attuale sistema burocratico frena l'accesso sul mercato per le nuove imprese, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Ovvero, per favore parliamo di cose che conosciamo. Nel documento di sintesi del convegno di Ferrara della Comunità di pratica, che è stato inviato al Governo (e all'Anci nazionale, che ha ringraziato per il contributo) sono state evidenziate le problematiche dei SUAP ed individuate metodologie solutive o, perlomeno, migliorative. ..... Speriam bene!


Libertà economica: l'Italia al 76° posto
News inviata il 25 gennaio 2009

Da quindici anni, The Wall Street Journal e The Heritage Foundation mettono sotto la lente i diversi Paesi per determinare l'"Indice della libertà economica". L'Indice 2009, pubblicato questa settimana, fornisce una prova evidente che i paesi che mantengono libere economie promuovono anche la prosperità per tutti i cittadini. La correlazione positiva tra la libertà economica e il reddito nazionale, si precisa, è confermata ancora una volta con i dati di questo anno. I paesi in cui prevale la libertà d'impresa godono di reddito pro capite di oltre 10 volte superiori a quelli dei paesi classificati come "repressione". Quest'anno, per la prima volta, l'indice è correlato anche alla libertà economica con importanti valori sociali presi a riferimento, come la riduzione della povertà, lo sviluppo umano, la libertà politica e la protezione protezione ambientale.
Leggi i dati relativi all'Italia


C'è da esserne fieri?
News inviata il 23 gennaio 2009

L' Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha diffuso i dati relativi al gioco nell'anno 2008. Rispetto al 2007, c'è stato un incremento del 12,7, mentre sono diminuiti i giochi a base ippica ed il lotto. Rilevante è stata la raccolta delle giocate mediante gli apparecchi da intrattenimento che, da sola, è quasi pari alle entrate derivanti da tutti gli altri giochi messi assieme.
Leggi il comunicato.

Sempre in tema di giochi, Marilisa Bombi, per la rivista telematica PL.COM di "EDK editore", informa su alcune recenti iniziative che pongono in primo piano il gioco mediante gli apparecchi da intrattenimento.
Su gentile concessione dell'editore, l'approfondimento viene messo a disposizione della Comunità di pratica a questo indirizzo.

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