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Sarà anche vero che la vigente normativa in materia di trasporti (taxi e NCC) dovrebbe essere necessariamente aggiornata per adeguarla alla nuova tipologia di offerta. Ma su questo fronte la competenza è dello Stato e non delle regioni. Ipse dixit. Corte costituzionale sentenza 265 del 15 dicembre 2016. Leggi la sentenza della Corte costituzionale

E’ entrato in vigore domenica 11 dicembre il d.lgs. n. 222/2016 che completa, per un certo verso, il percorso avviato con il d.lgs. n. 216/2016 del 30 giugno e pubblicato in G.U. il 13 luglio 2016. Decreto il quale a dire il vero, non conteneva alcun elemento di sostanza, se non rinviare ad un ulteriore provvedimento ciò che era atteso dai più: ovvero la tabella A che nella quale sono elencate le attività private soggette ai diversi regimi amministrativi. Leggi tutto l'approfondimento pubblicato sul quotidiano giuridico dirittoegiustizia. it

Una nuova legge per lo spettacolo. Il Codice dello spettacolo dal vivo è in questi giorni all’attenzione del Senato. Nella prima stesura c’era un problema: i parchi divertimento, itineranti o permanenti che siano, erano sono scomparsi. La bozza prevedeva infatti l’abrogazione della l. 337/1968, la legge sulle attività di spettacolo viaggiante e parchi di divertimento, invidiata da tutti i colleghi degli altri paesi europei. Leggi le considerazioni del direttore dell'Associazione degli operatori del settore.

Il chiasso degli avventori di un bar rende legittima l'ordinanza del sindaco di chiusura anticipata del locale e ciò anche se non sono state effettuate le misurazioni (rilievi fonometrici) previste dalla normativa in materia di inquinamento acustico. E ciò in relazione al fatto che le misurazioni in questioni sono prescritte per le ipotesi in cui il rumore sia causato da apparecchiature funzionali all'esercizio dell'attività. Cons. di Stato parere 15 novembre 2016, n. 2381. Una nota a questa sentenza è pubblicata sul Quotidiano della PA delle leggi d'Italia.

E’ necessario che il Ministero per lo sviluppo economico, nel rispondere ai dubbi dei comuni, fornisca interpretazioni alla normativa secondo i principi concorrenziali introdotti nell’ordinamento dal legislatore, a far tempo dal dl 201/2011. Lo ha affermato l’Autorità antitrust nell’invito trasmesso al Mise a fine ottobre e pubblicato sul bollettino settimanale n. 43 del 5 dicembre 2016. Leggi il Bollettino e la nota inviata al Mise.

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