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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Il dl 112/2008 è legge dello Stato
News inviata il 7 agosto 2008

Con diverse modifiche e integrazioni rispetto al testo originario, è stato convertito in legge il decreto 25 giugno 2008 n. 112. In relazione anche a quelle che erano state le anticipazioni fornite alla Comunità di pratica, si conferma l'intervenuta abrogazione dell'articolo 34 mentre, con riferimento all'articolo 38 che rende obbligatorio lo Sportello unico per le attività produttive, tutto è rinviato alle disposizioni attuative. Ma un dato fin d'ora è certo: se non vi provvede il Comune, lo farà la rispettiva Camera di Commercio. Degno d nota è anche il recentissimo decreto del 5 agosto, con il quale il Ministro dell'Interno ha "interpretato" ciò che si intende per incolumità pubblica e sicurezza urbana. Il chiarimento e' fornito con riferimento al decreto legge 92/2008 che affida ai sindaci nuovi e importanti compiti.
Leggi il decreto.


L'autonomia normativa del Comune dopo la modifica del titolo V Cost
News inviata il 4 agosto 2008

La regione può svolgere una funzione di indirizzo e coordinamento nei confronti degli enti locali. Tuttavia, una approfondita analisi sia in dottrina che in sede di giurisprudenza costituzionale, è pervenuta alla concorde conclusione che alla detta funzione inerisce un limite logico intrinseco, consistente nella necessità che l’atto di indirizzo non sopprima totalmente la potestà di autodeterminazione dell’ente che ne è destinatario. In caso contrario si avrebbe l’esercizio diretto ed esaustivo della potestà normativa da parte del soggetto autore dell’atto, ma tale funzione dovrebbe essere espressamente prevista dalla legge. L’atto di indirizzo e coordinamento, quindi, pur nell’innegabile riconoscimento di una sua forza vincolante, deve ammettere spazi di modificazione o di integrazione, che, senza pregiudicare l’omogeneo esercizio su indeterminato territorio della funzione amministrativa disciplinata, consentano quegli adattamenti che l’ente locale, nell’esercizio della sua discrezionalità, ritenga opportuni. In tal senso si è espresso il Consiglio di Stato, Sezione V con la sentenza n. 3807 del 30 luglio 2008.
La sentenza è disponibile nel sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it.


Le precedenze, nelle cerimonie, sono decise dallo Stato
News inviata il 31 luglio 2008

Ameno conflitto tra Stato e regioni risolto dalla Corte Costituzionale che, con sentenza n. 311 del 30 luglio 2008 ha stabilito che spetta allo Stato fissare le regole di chi passa prima nelle cerimonie, anche se queste sono a carattere locale. A nulla rileva, infatti, la novella del titolo V, in quanto la materia rientra nella materia «ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali». Questa materia, infatti, precisa la Corte, "ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera g), della Costituzione, è attribuita alla competenza esclusiva dello Stato, per assicurarne l'esercizio unitario." Il ricorso ha comportato l'annullamento del regolamento che la Regione Marche aveva approvato il 15 novembre scorso.


Rimessa alla Corte di Giustizia delle CE la questione relativa alle distanze dei distributori di carburante
News inviata il 29 luglio 2008

Con ordinanza del 22 luglio 2008 n. 953 il Tar Lazio - Roma, sez. II bis ha rimesso, ai sensi dell’art. 234 del Trattato CE, una questione pregiudiziale. Infatti, in caso di riconosciuta incompatibilità comunitaria e di conseguente disapplicazione delle norme nazionali e regionali ostative alla realizzazione dell’impianto della ricorrente, il Tribunale, secondo la vigente disciplina del processo amministrativo, non potrà rigettare il ricorso presentato da un’impresa, ma dovrà, al contrario, dichiarare la sua inammissibilità per carenza di interesse della ricorrente, in quanto l’amministrazione competente sarà tenuta, alla stregua del diritto e della giurisprudenza comunitari ed in conformità al giudicato formatosi sui motivi della pronuncia di inammissibilità di questo Tribunale, ad istruire e definire la domanda della ricorrente per realizzare l’impianto nel sito proposto. E’ del tutto indifferente, infatti, sotto il profilo giuridico, evidenzia il tribunale, che sia stato impugnato il diniego al rilascio della autorizzazione all’apertura dell’impianto, posto ad una distanza inferiore a quella prevista da disposizioni di legge. Infatti, queste dovranno essere disapplicate. Del resto, la Regione Friuli Venezia Giulia ad uno specifico quesito posto dal Comune di Latisana ha già invitato il Comune a disapplicare le disposizioni statali e regionali che pongono limiti alla distanza tra gli impianti


Basta alcolici ai minori di anni 16
News inviata il 26 luglio 2008

Come preannunciato nei giorni scorsi, ecco disponibile per la Comunità di pratica, l'approfondimento di Marilisa Bombi e Francesco Donolato, sul divieto alla vendita delle bevande alocliche ai minori di anni 16. Come risulta dimostrato nell'articolata analisi della complessa disciplina, non solo nei PE, ma anche nei negozi, è vietato vendere ai minori di anni 16 bevande alcoliche.
Leggi l'articolo.

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