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Stereogrammi

L'autorità Antitrust ha condannato ASSIPAN di Roma, l'associazione dei panificatori romani aderenti a Concommercio, al pagamento di una sanzione di euro 4430 per aver fatto cartello fissando il prezzo di rosetta e pane casereccio. L'indicazione di un prezzo uniforme consigliato a tutti gli operatori del settore determina, secondo il Garante, un potenziale effetto restrittivo e ciò è in contrasto con la legge 287 del 1990.
Leggi il parere del Garante.

Il Tar Toscana ha annullato il regolamento del Comune di Prato che non consente l’uso degli animali nei circhi. Secondo il tribunale, questa disposizione è in contrasto con la legge 337 del 1968 che intende valorizzare i circhi con tutti i suoi elementi di connotazione.
Leggi il commento di Marilisa Bombi.

>> Con la sentenza n. 6041 del 20 giugno scorso, il Tar Campania, sezione terza, ha accolto un ricorso presentato da un imprenditore che si era visto negare la possibilità di aprire una nuova edicola per il mancato rispetto delle distanze minime previste dal Comune di Napoli. A Nord, la Direzione delle attività produttive della Regione FVG emana un articolato parere che deve fare storia: va applicato il diritto comunitario e disapplicata la normativa statale o regionale confliggente. Lo stesso aveva affermato la direzione delle autonomie locali in materia di stazioni di servizio.
Leggi la risoluzione della regione Friuli Venezia Giulia.

>> Le nuove linee guida dell'Arpa FVG, "Linee guida per il controllo dell'inquinamento acustico" nello svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo o mobile, sono l'argomento del seminario che si terrà a Palmanova (UD) il 18 luglio con la docenza del dottor Paolo Paesini, vicecomandante della Polizia Municipale del Comune di Gorizia.
Leggi il programma.

Per tutti i cittadini extracomunitari regolarmente in Italia che vogliano intraprendere un’attività commerciale va applicata la deroga prevista dall'articolo 10 della legge 28 febbraio 1990, n. 39. Lo ha deciso il Consiglio di stato, sezione VI con la sentenza n. 3266 del 27 giugno 2008. La sentenza è disponibile nel sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it.

Con sentenza n. 1799 del 18 giugno 2008 il tribunale Veneto afferma che tutta la disciplina prevista dall'articolo 20 della legge 241/1990 e i regolamenti attuativi (dpr 300 e 407) vanno riconsiderati alla luce delle modifiche alla disciplina introdotte dalla legge 80 del 2005. Di conseguenza, annullato l’illegittimo diniego da parte del comune, e rimossi “ex tunc” i suoi effetti, il Comune aveva perduto il potere di sostituire il precedente diniego con un nuovo diniego, e ciò perché, una volta rimosso l’atto illegittimo con effetti “ex tunc”, acquistava immediata forza espansiva l’effetto del tempo trascorso (circa 180 giorni tra la presentazione della istanza e l’adozione del diniego senza che fosse stato emesso alcun provvedimento negativo, facendo così maturare i presupposti per la formazione del silenzio –assenso in base a quanto dispone l’art. 20 della l. n. 241/90. Nella fattispecie si trattava della richiesta di una autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande il cui diniego era stato motivato dall'inesistenza di contingenti liberi. La sentenza è disponibile nel sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it.

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