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La proprietaria di una pizzeria costretta a pagare un'ammenda e a risarcire le famiglie che vivono negli appartamenti posti sopra il locale. Decisive non solo le numerose lamentele, ma anche i resoconti fatti da un funzionario dell’Azienda sanitaria locale e da un tecnico dell’Agenzia regionale per l’ambiente. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 45225/16; depositata il 26 ottobre). La news è di dirittoegiustizia.it

La detenzione per la vendita o per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, punita dall’art. 5, lett. b), l. n. 283/1962, è reato di pericolo per la consumazione del quale non è necessario che vi sia un effettivo atto di cessione o che sia effettivamente danneggiata la salute, essendo sufficiente che il prodotto sia nella materiale disponibilità dell’operatore commerciale che lo fornirà ai consumatori. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 45229/16; depositata il 26 ottobre. La news è di dirittoegiustizia.it

Parere n. 325777 del 17 ottobre 2016 - Esercizio dell’attività di acconciatore Il parere risponde a quesito in merito Esercizio dell’attività di acconciatore fuori dai locali dell’impresa, nello specifico trattasi di attività saltuaria presso una casa di riposo, ovvero se «debba la stessa casa di riposo presentare una scia per iniziare l’attività di acconciatore presso i propri locali, iscrivendosi alla camera di commercio come impresa artigiana e nominando la succitata acconciatrice quale direttore tecnico» e se, in tal caso, l’acconciatrice «debba ricevere compenso direttamente dall’ospite della casa di riposo». Leggi il parere.

Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 322, ovvero lo schema di decreto legislativo SCIA2. Chi l'avrebbe mai detto che le associazioni rappresentative degli operatori interessati avrebbero sprecato così poche parole? Per fortuna che la FIPE ha segnalato la questione della mancanza dell'aut.ne ex art. 68 del TULPS. > Leggi i testi delle osservazioni allo schema di decreto legislativo.

I limiti di destinazione alla facoltà di godimento dei condòmini sulle unità immobiliari posti dal regolamento di condominio devono risultare, per essere validi, da espressioni chiare avendo riguardo più che alla clausola in sé, alle attività e ai correlati pregiudizi che la previsione regolamentare intende impedire. In tal senso Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza n. 21307/16; depositata il 20 ottobre. La news è di diritto&giustizia.it

Esula dalla competenza del comune regolare l'utilizzo degli animali negli spettacoli circensi. Fino a quando la L. n. 337 del 1968 di disciplina dello spettacolo viaggiante non sarà modificata, sono illegittimi gli atti regolamentari dei comuni che vietano l'utilizzo nei circhi degli animali. Gli operatori circensi, comunque, sono tenuti a rispettare le regole stabilite dallA Commissione Scientifica CITES per l'attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche minacciate di estinzione (sottoscritta a Washington il 3 marzo 1973, emendata a Bonn il 22 giugno 1979) la quale ha predisposto anche un protocollo operativo destinato alle amministrazioni comunali. In tal senso, T.A.R. Veneto, Venezia, 10 ottobre 2016, n. 1118. > Un approfondimento sul quotidiano degli enti locali.

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