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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la direttiva sulla qualità
News inviata il 2 ottobre 2007
E' stata pubblicata sulla G.U. del 28 settembre scorso, la direttiva
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione
pubblica del 20 dicembre 2006. La direttiva che sta per compiere un
anno, ha un'ambizioso titolo: Una pubblica amministrazione di qualità.
La competitivita' del Paese, ha precisato il Governo, e' fortemente
condizionata dalla qualita' della amministrazione pubblica, da cui
dipende la qualita' delle politiche pubbliche e la qualita' dei servizi
resi ai cittadini ed alle imprese. Nel contesto degli obiettivi di
riduzione della spesa pubblica, e' importante che il recupero di
efficienza sia accompagnato da un'equivalente spinta al miglioramento
della qualita'.
Gli strumenti di gestione della qualita' nei servizi pubblici hanno
incominciato a diffondersi, anche nel nostro Paese fin dall'inizio degli
anni '90. Con il crescere delle aspettative dei cittadini si e'
assistito al penetrare progressivo della cultura dell'orientamento al
cittadino ed all'evolvere degli approcci alla qualita' nelle
amministrazioni pubbliche. Il campo di applicazione degli strumenti
utilizzati per migliorare la qualita' si e' esteso dal prodotto o
servizio, al processo sino all'intera organizzazione. Inoltre, esso ha
coinvolto oltre ai destinatari tutti i portatori di interesse quali
attori chiave.
Attualmente sono molteplici gli strumenti a disposizione delle
amministrazioni pubbliche: gli standard ISO 9000, il modello EFQM, i
diversi sistemi di accreditamento, particolarmente diffusi nel settore
sanitario, la Carta dei servizi, la Balance Scorecard, il benchmarking.
Inoltre, nelle azioni volte a migliorare la qualita' dei servizi le
amministrazioni oggi possono sfruttare anche il potenziale insito nelle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), il cui
utilizzo progressivo consente il miglioramento e la semplificazione dei
processi di servizio, l'interconnessione tra diversi uffici e
l'interattivita' con i destinatari dei servizi e i portatori di
interesse. Nonostante l'evoluzione degli strumenti disponibili e il
ricorso sempre piu' ampio alle nuove tecnologie, nelle pubbliche
amministrazioni l'attenzione alla qualita' non e' pero' sufficientemente
diffusa e tende ad essere presente in modo ancora parziale e discontinuo.
Leggi la direttiva
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Il CNEL per la competitività delle piccole e medie imprese
News inviata il 1 ottobre 2007
Gli oneri burocratici, maggiori in Italia del 25% rispetto agli altri paesi europei, sono uno dei limiti che
le imprese subiscono assieme allo scarso utilizzo degli
strumenti di semplificazione, quali lo sportello unico e le
conferenze dei servizi. Lo studio del CNEL analizza la
situazione e individua proposte solutive. La parte I dal
titolo "Ostacoli legislativi e burocratici allo sviluppo
delle PMI" è di particolare interesse per chi si occupa di
disciplina delle attività economiche.
Leggi il documento
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La PA digitale non è un sogno
News inviata il 28 settembre 2007
Fra lo Stato, le regioni e gli enti locali è stato stipulato un patto
organico per trasformare la pubblica amministrazione attraverso le
tecnologie digitali. Questo il
contenuto del Progetto PAESE approvato dalla Conferenza unificata il 21
settembre scorso. Si afferma, nel Patto, una nuova concezione
dell’e-Government: non solo informatizzazione degli uffici e dei
servizi, ma utilizzo intelligente e sistematico delle nuove tecnologie
ICT come leva –da far agire in modo sinergico e complementare con tutte
le altre- per ripensare interamente l’organizzazione dei processi
amministrativi.
Leggi il progetto PAESE
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Gli obblighi dell'Antitrust
News inviata il 25 settembre 2007
Anche l'Antitrust deve rispettare il principio del contraddittorio
previsto, in via generale, dall'articolo 7 della legge 241/1990.
La fonte del potere cautelare in materia antitrust non è costituita
dalla legge generale sul procedimento ma dalla norma speciale di cui
all’art. 14 bis della legge 287/1990. La stessa non fornisce alcuna indicazione
in ordine alla possibilità di adottare misure cautelari inaudita altera
parte. Di conseguenza, la norma deve essere interpretata tenendo conto,
da un lato, che il principio del contraddittorio è immanente
nell’ordinamento nazionale e comunitario, dall’altro, che la previsione
comunitaria, alla quale la previsione interna è evidentemente ispirata,
stabilisce l’audizione delle imprese coinvolte nel procedimento
relativamente agli addebiti. La vicenda trae origine dalla mancata
fornitura dei farmaci da banco alle parafarmacie dopo la
liberalizzazione del d.l. 223/2006. In tal senso si è espresso il TAR
Lazio - Roma, sezione I, con la sentenza del 14 settembre 2007, n. 8952.
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Il cartello delle lampo
News inviata il 24 settembre 2007
La concorrenza sopra tutto. Ammonta a più di 300 milioni
di euro la multa che la Commissione europea ha inflitto alle imprese YKK, Prym
e Coats e quattro altre, per aver messo in opera delle intese sui mercati delle
chiusure lampo per il settore dell'abbigliamento e della scarpa in violazione
delle norme del trattato CE. che proibiscono le pratiche commerciali
restrittive.
Leggi il comunicato stampa (in inglese)
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