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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


La somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nella regione Veneto
News inviata il 12 giugno 2007

C’è ancora tempo per correggere la rotta.
E' stata inviata al Presidente del Consiglio della Regione Veneto per l'approvazione, il progetto di legge della Giunta che riforma la disciplina per il comparto dell'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Marilisa Bombi ne analizza il contenuto, proponendo alcuni correttivi.
Leggi il documento.


Riecco le risoluzioni del Ministero
News inviata il 8 giugno 2007

Sono state pubblicate nel sito del Ministero dello sviluppo economico, a questo indirizzo  le risoluzioni che il Ministero ha emanato da marzo a maggio di quest'anno.
Leggi il commento di Marilisa Bombi


Per la vendita di pizzette in una scuola è necessaria l'autorizzazione del Comune
News inviata il 6 giugno 2007

E' questo il senso della sentenza n. 970 del 30 maggio 2007 che il TAR Marche ha emesso a fronte di un ricorso presentato da un' impresa concorrente che si era ritenuta danneggiata dal fatto che la direzione di una scuola aveva concesso, senza gara, la possibilità ad una pizzeria di esercitare la vendita del suo prodotto anche all'interno di una scuola. Peraltro, ha precisato il Collegio, il Comune deve rilasciare l'autorizzazione previo accertamento dell'idoneità sanitaria e conformità urbanistica. La sentenza è direttamente disponibile a questo indirizzo.


La distanza tra le rivendite di tabacchi deve essere motivata
News inviata il 1 giugno 2007

L'istituzione della rivendita speciale si collega a esigenze di servizio particolari che sono esaminate discrezionalmente dall'amministrazione competente, che deve accuratamente ponderare gli interessi prendendo in considerazione la tipologia dell'esercizio, il numero e la categoria di persone che lo frequenta. Conseguente all'esercizio della discrezionalità, secondo un principio generale dell'ordinamento di cui alla legge n. 241/1990, sussiste il preciso obbligo di motivare congruamente sulla valutazione effettuata con riferimento alla situazione di fatto e agli interessi coinvolti. In tal senso si è espresso il TAR Lombardia-Milano, sezione I, con la sentenza, del 19 aprile 2007, n. 1879


Il bar deve chiudere prima se gli avventori fanno chiasso
News inviata il 26 maggio 2007

Quando gli avventori del bar disturbano la quiete pubblica è possibile ordinare la chiusura anticipata del locale. E' quanto ha disposto il Tar Veneto con la recentissima sentenza n.1582, già disponibile nel sito www.giustizia-amministrativa.it.  Il provvedimento che limita l’orario di apertura, ha precisato il tribunale, non ha un contenuto sanzionatorio, per cui è insignificante stabilire se il gestore abbia operato o meno nel rispetto degli obblighi prescritti dalle disposizioni vigenti: ciò che rileva, invece, è se la riduzione d’orario possa ragionevolmente comportare un significativo e persistente beneficio per la quiete pubblica, in misura tale da essere prevalente rispetto al sacrificio richiesto al privato.

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