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Il regolamento decreto Ministero sviluppo economico del 7 marzo 2007, n. 58, identifica e specifica i tipi di dati sensibili e giudiziari per cui è consentito il relativo trattamento e le operazioni eseguibili da parte del Ministero dello sviluppo economico nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali. I dati sensibili e giudiziari individuati dal presente regolamento vanno trattati previa verifica della loro pertinenza, completezza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi, in particolare per il perseguimento delle specifiche finalita' di rilevante interesse pubblico e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, nonche' degli altri limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti. Sono inutilizzabili i dati trattati in violazione della disciplina in materia di trattamento dei dati personali. Il regolamento può rappresentare un'utile traccia di lavoro per tutti i procedimenti degli uffici comunali che trattano procedimenti analoghi.

Con una circolare redatta dall’Ufficio per gli affari della polizia amministrativa e sociale, dipartimento della pubblica sicurezza, sono state fornite le indicazioni e chiarimenti in merito alla richiesta della licenza di pubblica sicurezza per i 13.686 punti di vendita di gioco ippico e sportivo assegnati successivamente all’entrata in vigore della legge Bersani. La news è di Jamma.it che pubblica anche il testo della circolare all'indirizzo http://www.jamma.it/articolo.asp?id=10796

Non perde tempo il Governo e subito dopo l'invito della Commissione UE di ridurre almeno del 25 per cento gli oneri burocratici a carico di cittadini e imprese entro il 2012, approva le linee guida. Ecco il piano d'azione (versione non definitiva)

Con sentenza n. 1322 del 21 marzo 2007, già disponibile nel sito www.giustizia-amministrativa.it,  il tar Piemonte ha accolto un ricorso presentato avverso il diniego al rilascio di una richiesta di autorizzazione per l'apertura di un centro estetico. Il diniego era stato motivato per la mancanza della distanza minima prevista dal regolamento comunale. Il tar, a tale proposito, rileva come, legge e regolamento collocate nella gerarchia delle fonti nazionali e comunitarie e alla luce dei principi costituzionali, si rivelano non applicabili, perseguendo un fine opposto a quello tutelato dall'ordinamento comunitario e costituzionale.

La Cassazione civile sezione II, con sentenza, del 19 marzo 2007, n. 6382 ribadisce la differenza intercorrente tra gli effetti del pagamento della sanzione irrogata con l'ordinanza-ingiunzione e quelli riconducibili al pagamento in misura ridotta della sanzione minima indicata nel verbale di contestazione, chiarendo che, in quest'ultimo caso, la condotta del contravventore comporta la rinuncia al diritto di tutelarsi in sede giurisdizionale.

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