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Sarà all'esame dell'Assemblea della Camera dei Deputati di questa settimana, il disegno di legge che reca la delega al Governo per il riassetto normativo del settore dell’autotrasporto di persone e cose. In particolare, come è possibile riscontrare dall’apposito DDL C 5197: Delega al Governo per il riassetto normativo del settore dell’autotrasporto di persone e cose, il Governo è delegato ad adottare, entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di: a) servizi automobilistici interregionali di competenza statale; b) liberalizzazione dell’esercizio dell’attività di autotrasporto e contestuale raccordo con la disciplina delle condizioni e dei prezzi dei servizi di autotrasporto di merci per conto di terzi; c) organizzazione e funzioni delle strutture e degli organismi pubblici operanti nel settore dell’autotrasporto di merci.

ASTRID, l'associazione fondata dall'ex Ministro Franco Bassanini ha messo in linea la rivista elettronica "Astrid rassegna" sui problemi delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche che, con cadenza quindicinale, proporrà saggi, studi, relazioni, documenti, testi normativi, indagini e ricerche. Nel primo numero, si evidenzia l'interessante studio in cui mette a raffronto il testo originario della legge 241/1990 con le modifiche appena approvate dal Parlamento.

Sono state inserite in rete, il 28 gennaio 2005, a questo indirizzo, le risposte del Ministero alle attività produttive, ai quesiti dei Comuni nel periodo ottobre 2004 - gennaio 2005. In particolare si segnala la risoluzione del 18 ottobre 2004. Viene presa in esame, in maniera esaustiva, la problematica connessa alla destinazione d'uso del locale dove viene ad essere esercitata l'attività di somministrazione da parte di una associazione di promozione sociale.

Nella news del 20 gennaio 2005 di "Vigilare sul commercio (Maggioli)", a proposito della licenza prevista dall'art. 86 TULPS - Denuncia inizio attività, viene fatto riferimento alla possibilità di rilasciare per l'apertura di sale giochi, soggette a DIA, "anche" eventuale autorizzazione. Relativamente a questo aspetto, riporto, qui di seguito, un passaggio del parere che il Consiglio di Stato (adunanza generale del 28 aprile 1994) ha espresso sulla bozza del regolamento DPR 407/1994: "La disciplina di cui alla legge 537 ha radicalmente innovato il meccanismo complessivo originariamente previsto dalla legge 241 introducendo ........... un vero e proprio regime di immediata liberalizzazione delle attività private il cui esercizio risulti condizionato ad un provvedimento amministrativo di assenso. Ed infatti, mentre, secondo il vecchio testo dell'art. 19 della legge 241, quest'ultima non incideva sul regime autorizzatorio previgente, ma si limitava a prevedere il potere della fonte secondaria di identificare-delegificando la metria - le ipotesi concrete nei riguardi delle quali trovava applicazione la nuova disciplina, nel "sistema" introdotto dalla legge 537, il regime di liberalizzazione entra immediatamente in vigore in forza della stessa legge. L'art. 2, comma 10, della legge 537 comporta, pertanto, nei limiti in cui lo stesso trova applicazione, l'immediata abrogazione dei regimi autorizzatori" Precisato un tanto, si ritiene che rilasciare una autorizzazione per "assecondare" le richieste delle forze dell'ordine mediante il rilascio di un titolo autorizzatorio che "giuridicamente" non trova presupposto, non sia coerente con il principio di legalità cui deve conformarsi l'agire della PA.

E' al secondo punto dell'ordine del giorno di questa settimana (24 - 28 gennaio), alla Camera dei Deputati, il DDL AC 3890-B Modifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull'azione amministrativa. Si tratta dell'attesa riforma della legge sul procedimento amministrativo, con l'introduzione di importanti novità per lo svilup­po dei procedimenti ammini­strativi, per la formazione degli atti e per l’esercizio del diritto di accesso. Il DDL prevede, anche, e questo forse è l'elemento di maggior novità, la previsione dell'azione amministrativa non autoritativa secondo le norme di diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente.

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