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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Prevenzione incendi nelle officine
News inviata il 8 giugno 2016

Il regime di prevenzione è obbligatorio solo per le officine con superficie coperta superiore a 300 mq. Secondo quanto previsto dall’Allegato 1 di cui all’art.2 del d.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011, le attività industriali sono assoggettate all’applicazione della speciale disciplina di prevenzione incendi, come enunciata negli artt. 2 e 4 del d.P.R. n. 151/2011, in relazione alla singola categoria di appartenenza e che non ogni attività di riparazione di veicoli a motore ed assimilati è ricompresa in tale disciplina preventiva, ma solo quella che viene espletata nei locali che occupano una superficie coperta superiore a 300 mq. In tal senso Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 23292/16; depositata il 6 giugno.

Leggi la sentenza.

Sviamento di potere: se l’ordinanza del sindaco è viziata i danni li paga lo Stato
Il potere di ordinanza spettante al Sindaco per l’emanazione dei provvedimenti contingibili ed urgenti a fini di pubblico interesse appartiene allo Stato, ancorché nel provvedimento siano implicati interessi locali, poiché il Sindaco agisce quale ufficiale di governo, sicché dei danni derivanti dall’esercizio di tale potere risponde lo Stato. (Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza n. 11389/16; depositata il 1° giugno) dirittoegiustizia.it


La vendita nelle tintolavanderie
News inviata il 5 giugno 2016

Secondo il Mise la vendita di prodotti connessi all'attività professionale, in quanto occorrenti alla esecuzione dell'opera o alla prestazione del servizio artigianale offerto al pubblico, è certamente consentita alle tintolavanderie esercitate da imprese artigiane iscritte nel relativo albo, senza ulteriori adempimenti. Ma la spiegazione del Mise posta a supporto della sua interpretazione non è per nulla convincente. Il contributo è disponibile nella pagina facebook della Comunità di pratica.


Dehors o costruzione vera e propria?
News inviata il 31 maggio 2016

La Cassazione, con sentenza n. 21988 del 26 maggio 2016 fornisce definizione ai dehors utilizzati dai PE per installare tavolini e sedie delimitati. ma se, invece, c'è anche un tetto e qualcos'altro, non si può parlare più di struttura precaria e serve la concessione edilizia. Leggi la sentenza.

Prosegue l'iter di approvazione per la SCIA
Dopo il parere del Consiglio di Stato e quello della Conferenza unificata che hanno presentato osservazioni, tocca adesso alle commissioni parlamentari. Per aiutare senatori e deputati nel gravoso compito, l'Ufficio studi ha predisposto, come per i disegni di legge, il dossier illustrativo ed informativo. Leggi il dossier.


Commercio su aree pubbliche
News inviata il 26 maggio 2016

Legittimo stabilire il numero massimo di posteggi destinati al settore non alimentare, quando il luogo del mercato ha una valenza storica e "restituisce un passato che permette di misurare il cammino che la società civile ha compiuto nell’affermazione dei principi costituzionali della libertà di riunione e della libera manifestazione del pensiero.( artt.17,19,21, Cost.)". Stiamo parlando di Campo 'de fiori a Roma, ma la situazione potrebbe essere riproposta in ogni dove.... In tal senso il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza 1789 depositata il 5 maggio scorso. Leggi la sentenza.

La Regione Piemonte va avanti a forza 8 e pubblica la circolare relativa alla gestione dei bandi di assegnazione dei posteggi su area pubblica. Si tratta dell'adempimento previsto in attuazione dell'Intesa che ha fatto seguito alla deroga prevista per il commercio su area pubblica dal d.lgs 59/2010, il quale impone tempi brevi per la durata delle concessione degli spazi non illimitati. Leggi la circolare.


Commercio elettronico di auto usate e diritto comunitario
News inviata il 23 maggio 2016

Nessun vincolo conseguente all'art. 11, D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 70 di Attuazione della Dir. n. 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, per le autovetture. Ciò in quanto la disposizione, la quale esclude dal suo ambito i contratti che richiedono per legge l'intervento di organi giurisdizionali, pubblici poteri o professioni che implicano l'esercizio di pubblici poteri non è applicabile anche ai contratti di vendita delle auto, in quanto l'intervento degli organi ivi previsti non è richiesto "ad substantiam". In tal senso Cons. di Stato, Sez. V, 5 maggio 2016, n. 1821. Leggi la sentenza.

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