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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Il Senato riprende l’esame della disciplina degli orari dei negozi
News inviata il 6 ottobre 2015
E’ ripreso presso la 10^ Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato della Repubblica l’esame del disegno di legge relativo alla “Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali”, approvato dalla Camera dei Deputati il 25 settembre 2014.
Il disegno di legge prevede all’art.1 l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, tranne in 12 giornate: il 1° gennaio, il 6 gennaio (Epifania), il 25 aprile (anniversario della Liberazione), la domenica di Pasqua, il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta), il 1° maggio (festa del lavoro), il 2 giugno (festa della Repubblica), il 15 agosto (Assunzione), il 1° novembre (Ognissanti), l’8 dicembre (Immacolata Concezione), il 25 dicembre (Natale), il 26 dicembre (S.Stefano). Lo stesso art. 1 prevede però che ciascun esercente l’attività di vendita al dettaglio possa derogare a tale disposizione fino ad un massimo di 6 giorni di chiusura obbligatoria, dandone preventiva comunicazione al Comune competente per territorio, secondo termini e modalità stabiliti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare, sentita l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Non sono soggette ad alcun obbligo di chiusura domenicale o festiva le attività di somministrazione di alimenti e bevande e le tipologie di esercizi già escluse indicate nell’art. 13, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114. La news è di infocommercio.it
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Ministero delle politiche agricole: competenza esclusiva sulla vendita dei prodotti agricoli e sulle modalità
News inviata il 5 ottobre 2015
La vendita dei prodotti agricoli è sempre consentita, all'aperto, purché l'imprenditore agricolo ne abbia, giuridicamente, la disponibilità e, pertanto anche al di fuori dell'azienda. Lo ha chiarito il Ministero alle politiche agricole, rivendicando sulla materia la propria esclusiva competenza e smentendo, nel contempo, l'interpretazione restrittiva del Ministero dello sviluppo economico. Sul Quotidiano della PA delle leggi d'Italia di oggi, 5 ottobre, un approfondimento di Marilisa Bombi. http://www.quotidianopa.leggiditalia.it/quotidiano_home.html#primapag=PKQT0000143381,NOTXT=1
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Imprenditore non dichiara le condanne riportate nell’autocertificazione: non è reato
News inviata il 1 ottobre 2015
Non integra gli estremi del reato di false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali la condotta di colui che, in sede di autocertificazione allegata alla domanda di ammissione per l’aggiudicazione di un appalto pubblico, riempia un modulo prestampato fornito dall’ente appaltante, dichiarando di non avere subito condanne incidenti sulla propria affidabilità morale e professionale, ancorché destinatario di sentenza di applicazione della pena ex art. 444 c.p.p., risalente ad oltre cinque anni in quanto la PA non può rimettere al richiedente la valutazione del carattere ostativo di taluni reati in ordine all’instaurazione di determinati rapporti. In tal senso Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 39476/15; depositata il 30 settembre 2015. www.dirittoegiustizia.it
Mise: Attività di tintolavanderia. Requisiti professionali
Il parere del 22 settembre 2015 risponde a quesito in merito ai requisiti di idoneità professionale del responsabile tecnico esercente l'attività di tintolavanderia. leggi il parere http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/Tintolavanderie_requisiti_responsabile_tecnico.pdf
Lavoratore nel turismo: i requisiti ci sono
La risoluzione n. 99738 del 23 giugno 2015 risponde al quesito se un soggetto, inquadrato nel livello B2 ex 2 del ccnl dell’Industria turistica, possa essere considerato in possesso della qualificazione professionale per l’avvio di attività commerciali al dettaglio di generi alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande ai sensi dell’articolo 71, comma 6, lettera b), del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. http://www.sviluppoeconomico.gov.it/attachments/article/2033343/99738praticacomm.pdf
Ristrutturazione: se muta la destinazione d’uso, serve il permesso di costruire
In tema di reati edilizi-urbanistici, sono principi fondamentali della materia del governo del territorio le disposizioni del d.P.R. n. 380/2001 che definiscono le categorie di interventi, perché è in conformità di queste ultime che è disciplinato il regime dei titoli abilitativi, con riguardo al procedimento e agli oneri, nonché agli abusi e alle relative sanzioni, anche penali. Di conseguenza, occorre il permesso di costruire per una ristrutturazione comportante mutamento della destinazione d’uso, pur in presenza di leggi regionali che dispongono diversamente. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 39374/15; depositata il 30 settembre) www.dirittoegiustizia.it
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Gli errori del Mise in materia di prodotti agricoli
News inviata il 30 settembre 2015
L'avevamo detto e scritto: nessuna norma vieta la vendita dei prodotti agricoli su area privata e, pertanto, sbaglia il Mise a sostenere il contrario. Lo ha precisato il Ministero per le politiche agricole in una nota chiarificatrice della questione che rivendica anche la propria ESCLUSIVA competenza ad intervenire sulla questione. Ben fatto! E grazie a Monica che ci ha segnalato la novità perchè il Mise, per ora, se n'è guardato bene dal pubblicarla. La nota è disponibile all'indirizzo: https://www.facebook.com/download/1500359943611062/politiche_agricole_vendita_PA_agosto2015.pdf
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Norme per i centri del riuso: il Friuli Venezia Giulia fra le prime regioni
News inviata il 24 settembre 2015
Con la L. 27 febbraio 2009, n. 13 "Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente" sono stati formalmente istituiti i mercati del riuso. Con tale legge, quindi, avrebbe dovuto decollare un'iniziativa assolutamente nuova e totalmente diversa dai mercatini delle pulci o dell'usato diffusi un po' in tutto il Paese. In sostanza, vuoi per la recessione vuoi per evitare sprechi, e va nel secondo senso l'iniziativa governativa, si sarebbe consentito alle "cose" di vivere una seconda vita. L'art. 7-sexies "Valorizzazione a fini ecologici del mercato dell'usato" della L. n. 13 del 2009 aveva creato, quindi, i presupposti per partire ufficialmente alla grande, in un settore che, comunque, ha bisogno di regole, in quanto il confine tra il lecito e l'illecito è molto sottile. Ma tutto è rimasto lettera morta salvo alcune sporadiche iniziative, fra cui quella della Regione Friuli Venezia Giulia che con delibera di Giunta regionale n. 1481 del 22 luglio 2015 ha approvato le Linee guida regionali (e che ovviamente qualsiasi comune può far proprie inserendole in apposito regolamento in attesa che) per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso, documento che si prefigge di fornire un supporto ai Comuni che intendono realizzare un centro di riuso sul proprio territorio, facilitandoli nella fase costruttiva e gestionale.
http://www.quotidianopa.leggiditalia.it/quotidiano_home.html#primapag=PKQT0000142543,NOTXT=1
Da segnalare a tale proposito, la giornata formativa in programma a Udine, organizzata dalla scuola di formazione di dirittoitalia. Per saperne di più: http://sito.dirittoitalia.it/formazione/scheda_corso.jsp?id_corso=852
In Piemonte al via le spiagge per nudisti
Sul B.U.R. Regione Piemonte n. 38 del 24/09/2015 è stata pubblicata la L.R. n. 21 del 21 settembre 2015 "Disciplina del turismo naturista". La legge disciplina l'individuazione delle aree pubbliche o private destinate alla pratica del naturismo (pratica della nudità in comune), le tipologie delle strutture, le procedure per l'avvio dell'attività (prevista SCIA da trasmettere allo SUAP), il regolamento (da approvare da parte della Giunta Regionale entro 180 giorni) e le sanzioni. La news è di Monica Rondoni
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