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La Giunta regionale del Piemonte il 26 febbraio 2015 Piemonte ha deliberato il differimento dei termini per l’anno 2015 per gli adempimenti a carico di commercianti su aree pubbliche e comuni, relativamente al rilascio del “VARA” che attesta la regolarità contributiva e fiscale dell’impresa:
- il termine del 28 febbraio 2015 per gli adempimenti a carico degli operatori è DIFFERITO AL 30 APRILE 2015.
- il termine del 30 aprile 2015 per gli adempimenti a carico dei comuni è DIFFERITO AL 30 GIUGNO 2015.
Inoltre, il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge regionale sull’Agriturismo. La nuova legge regionale è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 8 - Supplemento ordinario n. 1 del 26 febbraio 2015 (Marco Odasso)(http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2015/corrente/suppo1/00000068.htm)

La pagina Facebook della Comunità di pratica
E' attiva da oggi la pagina Facebook del nostro gruppo. Saranno riportate tutte le news ed ogni componente avrà quindi la possibilità di dire la sua. Non solo, ma ogni proposta, idea ecc., potrà essere condivisa su tale piattaforma. Sarà, poi, mia cura inserirla nel sito ordinario che continuerà a raccogliere documenti, il forum ecc.

La vigente normativa che regolamenta l’attività di tintolavanderia prevede per il titolare dell’attività specifici requisiti professionali, a meno che lo stesso non intenda avvalersi di un direttore tecnico. Secondo il Mise, il direttore tecnico è necessario anche per la sola attività di stireria a meno che l’attività stessa non sia, per le attrezzature utilizzate, da considerarsi irrilevante.
Leggi l'approfondimento di Marilisa Bombi pubblicato sul Quotidiano delle Leggi d'Italia, all'indirizzo http://qel.leggiditalia.it/#primapag=34CS1000130858,from=QEL
Il parere del Mise è disponibile, invece, all'indirizzo: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/2015-01-29_Stirerie.pdf

L’inquinamento acustico causato dall’impianto di condizionamento di una sala giochi, installato fuori dal locale, è strumentalmente necessario per l’attività lavorativa? Dalla risposta, si ricava la norma applicabile. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 7912/15; depositata il 23 febbraio). www.dirittoegiustizia.it
http://www.dirittoegiustizia.it/news/15/0000072289/Rumori_molesti_causati_dai_condizionatori_di_un_bar_e_punibile_il_titolare.html

Illegittimo il diniego al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per contrasto con lo strumento urbanistico che destina l'area a bosco.
Infatti, ai sensi dell’art. 2 co. 6 d. lgs. n. 227/01, e nelle more di adozione della normativa regionale, per bosco devono intendersi “i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, i castagneti, le sugherete e la macchia mediterranea, ed esclusi i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura e gli impianti di frutticoltura e d'arboricoltura da legno di cui al comma 5 ivi comprese, le formazioni forestali di origine artificiale realizzate su terreni agricoli a seguito dell'adesione a misure agro ambientali promosse nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale dell'Unione europea una volta scaduti i relativi vincoli, i terrazzamenti, i paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi. Le suddette formazioni vegetali e i terreni su cui essi sorgono devono avere estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20 per cento, con misurazione effettuata dalla base esterna dei fusti […]”. Via libera pertanto alla struttura prefabbricata ad uso bar-pizzeria-paninoteca e servizi. Lo ha stabilito il Tar Puglia con la sentenza 628 del 19 febbraio 2015 disponibile a questo indirizzo: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=7T4ALK25FPORO3KXGGQMAXSO4A&q=

Discoteca a rischio
Va chiusa la discoteca, da parte del questore, ai sensi dell'art. 100 TULPS se all'interno avviene un aggressione. Ciò in quanto è evidente la colpa della società che gestisce il locale con riferimento alla mancata presenza di agenti di sicurezza nel “privé”, alla sicura tolleranza di persone in stato di ubriachezza nel locale ed alla mancata richiesta di intervento delle forze dell’ordine che, nella fattispecie sono state chiamate dal ferito. Lo ha stabilito il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, (Sezione Seconda)con la sentenza 282 depositata il 19 febbraio.
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=L7UN5L2223WWRM27PNFS54QPII&q=discoteca

Va disapplicata la legge regionale che prevede distanze tra le edicole. Ciò in quanto porre limiti tra gli esercizi di vendita è una norma anticoncorrenziale e la competenza che attiene alla tutela della concorrenza rientra nelle materie affidate allo Stato, anche se la regione è a statuto speciale. La liberalizzazione introdotta dal dl 223/2006 e, quindi, prima ancora dell’entrata in vigore della direttiva Servizi, infatti, ha chiarito il Consiglio di Stato, non consente il mantenimento di disposizioni che limitano l’esercizio dell’attività di impresa. E tale divieto non riguarda soltanto l’esercizio dell’attività commerciale in senso stretto e quella relativa alla somministrazione di alimenti e bevande, ma anche la vendita di quotidiani e periodici. Leggi l'approfondimento di Marilisa Bombi, pubblicato sul Quotidiano enti locali delle leggii d'Italia.
http://qel.leggiditalia.it/#primapag=34CS1000130517,from=QEL

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