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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunitą di Pratica


Liberalizzazioni del commercio, prove di retromarcia sugli orari dei negozi
News inviata il 16 giugno 2014

Il deputato Pd Angelo Senaldi ha presentato un progetto di legge finalizzato a introdurre almeno 12 giorni di chiusura annuali per gli esercenti - Un ritorno al passato, dunque, rispetto alla svolta liberalizzatrice introdotta dal Governo Monti - Il plauso di Forza Italia e M5S, ma Renzi che cosa ne pensa? Leggi tutta la notizia
(Nota di Marilisa Bombi: poiché per ogni notizia vado sempre alla fonte, ho provato a fare una ricerca on-line nella pagina relativa al parlamentare in questione, ma non ho trovato, ad oggi, nulla di ciò di cui si parla. Che il deputato Senaldi sia stato indotto a fare retromarcia?

Repubblica semplice: arriva la modulistica unica
Chi vivrà vedrà, ma in una bozza, non definitiva, del Governo del disegno di legge denominato “Repubblica semplice” è stato previsto che: “Il Governo, le regioni e gli enti locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono, in sede di conferenza unificata, accordi ai sensi dell’articolo 9 del d.lgs 281/1997 o intese ai sensi dell’articolo 8 della legge 131/2003, per adottare, tenendo conto delle specifiche normative regionali, una modulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministrazioni regionali e agli enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all’edilizia e all’avvio di attività produttive.”


Attivitą di impresa e regolamento condominiale
News inviata il 15 giugno 2014

Nessun asilo nido può essere attivato nello stabile se il regolamento condominiale non lo consente ed anzi, se nell’autorizzazione è stata riportata la clausola di stile “fatti salvi i diritti di terzi” l’efficacia dell’autorizzazione dovrebbe venire meno dopo l’accertamento del Giudice ordinario. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza, Sezione V, con la sentenza 2726 depositata il 27 maggio 2014. Leggi l’articolo di Marilisa Bombi pubblicato sul Quotidiano enti locali delle leggi d’Italia.

Anche i migliori, a volte, sbagliano. Lo ha stabilito la Corte costituzionale a proposito di alcune modifiche al codice del commercio della Regione Toscana.
La Corte costituzionale, con sentenza n. 165 depositata l’11 giugno 2014 avrebbe, in un colpo solo, fatto piazza pulita di ciò che rimaneva del retaggio di un sistema che ha caratterizzato il secolo scorso, sposando la tesi sostenuta dal Governo nell’impugnare la legge regionale di disciplina del commercio, ovvero che i regimi autorizzativi espressi non esistono più, con la sola esclusione di quelli posti a tutela degli interessi pubblici più sensibili indicati nella direttiva 12 dicembre 2006, n. 2006/123/CE (Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi nel mercato interno), attuata nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno). Ma per alcuni degli articoli incriminati non sono stati adeguatamente sviluppati i motivi di ricorso. Leggi l’approfondimento di Marilisa Bombi pubblicato sul n. 22/2014 di PL.COM


Classificazione unica per gli alberghi
News inviata il 12 giugno 2014

Le regioni chiedono, dopo l’approvazione del dl Franceschini (Decreto legge 83/2014 “disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”) attraverso la sottoscrizione di una intesa forte fra Stato e Regioni, la nuova classificazione alberghiera per arrivare ad una maggiore omogeneità su tutto il territorio dei riconoscimenti attribuiti alle strutture ricettive”. Da www.regioni.it

Ulteriore dichiarazione di incostituzionalità di una legge regionale
La Corte costituzionale, con la sentenza 165 depositata l’11 giugno, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di diverse disposizioni contenute, tra l’altro, nella legge della Regione Toscana 28 settembre 2012, n. 52 (Disposizioni urgenti in materia di commercio per l’attuazione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 e del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1).


Le ordinanze del Comune in materia di orari
News inviata il 11 giugno 2014

E’ legittima l’ordinanza del Sindaco che, in materia di orari di apertura e chiusura degli esercizi di vendita e di somministrazione, riepiloga diritti e doveri ai quali le imprese sono soggette; anche quando tale ordinanza è stata emanata senza rispettare l’iter procedimentale prescritto, in via generale, dalla legge 241/1990, senza aver coinvolto il Consiglio comunale e senza particolare motivazione. Leggi il commento di Marilisa Bombi, pubblicato sul Quotidiano enti locali delle Leggi d’Italia, a proposito Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza 2747 depositata il 27 maggio 2014.

Le modifiche del DL 83 per le autorizzazioni dei mercati su area pubblica
Il mercato su area pubblica, nel senso stretto del termine, rappresenta ancora l'offerta commerciale integrativa del commercio su area privata? E' l'interrogativo che ci si deve porre in relazione al fatto che, da un paio d'anni in qua, il legislatore ha messo più volte mano al Codice Urbani fissando vincoli all'attività d'impresa in nome della tutela dei beni storici. L'art. 4, D.L. 31 maggio 2014, n. 83 percorre questa strada ed è destinato a compiere quella rivoluzione che tutti i Ministri che si sono succeduti da dieci anni in qua, hanno cercato di compiere. Leggi l’approfondimento di Marilisa Bombi, pubblicato sul Quotidiano enti locali delle Leggi d’Italia.

Gli indirizzi di AAMS in materia di contingentamento
Gli apparecchi da intrattenimento istallati in un locale superano i limiti numerici quantitativi stabiliti fino a quando “una successiva informazione non dichiari la sopravvenienza di un nuovo stato e/o una nuova ubicazione”. E’ quanto precisano i Monopoli di Stato in una nota inviata alle proprie Direzioni Territoriali e alla Sogei, in cui si spiega che l’eccedenza degli apparecchi può essere rilevata anche attraverso il sistema centrale di controllo. Il semplice blocco delle macchine “non esclude di per sé la violazione del concessionario né l’obbligo di procedere alla effettiva rimozione, in quanto non è di per sé assimilabile alla rimozione degli apparecchi”. Leggi tutta la notizia di Jamma.

 


Sicurezza nei mercati
News inviata il 4 giugno 2014

Il Ministero dell’Interno ha emanato nuove norme sulla sicurezza dei mercati e delle manifestazioni temporanee in cui si impiega GPL con la nota 12 marzo 2014 prot. 3798, per cercare di prevenire i gravi incidenti che si sono verificati negli ultimi anni a Guastalla (RE) il 9marzo 2013 ed a S.Germano Vercellese (VC) il 26 giugno 2010. A tale proposito Marco Odasso ha sviluppato alcune interessanti considerazioni che ha ritenuto di mettere a disposizione della Comunità di pratica. Gliene siamo grati, visto l’interesse dell’argomento.

Ludoteca con bar annesso: secondo il Mise può non servire il requisito professionale
Forse dirigenti e funzionari del Ministero dello sviluppo economico dovrebbero conoscere un po’ di più il diritto, prima di cimentarsi nel fornire risposte ai quesiti dei comuni. Ciò in quanto la disciplina di riferimento non si limita alla legge 287/1991 o al d.lgs 114/1998 e s.m.i.. Infatti, l’attività commerciale è normata anche dal codice civile. Leggi l’approfondimento di Marilisa bombi, pubblicato su PL.COM del 30 maggio 2014.

Nuove disposizioni per il commercio nei luoghi di interesse culturale
Mercati in aree da tutelare: tutto da rifare. Lo prevede l’art. 4, Disposizioni urgenti per la tutela del decoro dei siti culturali del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, entrato in vigore il primo giugno scorso.

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