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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunitą di Pratica


Strutture ricettive e zone urbanistiche
News inviata il 7 aprile 2014

Gli alberghi vanno compresi ai sensi dell’art.1 comma 1 bis del DPR 20/10/1988 n.447 come aggiunto dall’art.1 del DPR 7/12/2000 n.440 negli impianti produttivi e precisamente quelli di produzione di beni e servizi, ivi inclusi quelli relativi ad attività artigianali e commerciali, turistiche ed alberghiere ( Cons. Stato Sez. IV 7/8/2003 n.4658): dunque esiste una formale consacrazione a livello normativo, confermata , quanto al profilo esegetico, da un preciso orientamento giurisprudenziale, che equipara tout court una struttura alberghiera ad un impianto produttivo- artigianale, sicchè sotto un profilo per così dire strutturale l’esistenza di un albergo in zona artigianale non po’ dirsi estranea al detto contesto urbanistico. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione IV con la sentenza 1592 depositata il 3 giugno 2014.

Limitazioni all'pertura di PE
E' legittimo il provvedimento del Comune di Torino che, per la limitata durata di un anno, decide in una partizolare zona, di inibire l'apertura di nuovi PE. Ciò in quanto il lasso di tempo consente di realizzare un ragionevole bilanciamento tra le opposte esigenze, in quanto quegli imprenditori che non hanno avuto la possibilità di insediarsi per effetto del divieto potranno comunque realizzare il proprio intento entro un lasso di tempo ragionevole, una volta venuto meno il divieto stesso. Il principio è stato enunciato dal Tar Piemonte, con la sentenza 470 depositata il 14 marzo scorso.


Attivitą di estetista e responsabile tecnico
News inviata il 4 aprile 2014

Con il parere 53305 del 1° aprile 2014, il Ministero dello sviluppo economico fornisce chiarimenti in relazione alla possibilità di nominare quale responsabile tecnico dell'impresa un soggetto avente i requisiti previsti dalla legge n. 1 del 1990, legato all'impresa da contratto di associazione in partecipazione.

Le problematicità del commercio su aree pubbliche del terzo millennio
Marilisa Bombi per la rivista Disciplina del commercio e dei servizi, Maggioli Editore, n. 1/2014, analizza la disciplina del commercio su area pubblica che, di fatto, è la forma primordiale dell’attività di vendita, ma che si presenta, nel terzo millennio, con tutte le criticità di una disciplina che il legislatore non è stato in grado di adeguare al nuovo scenario e alle nuove emergenze.


No all'autocertificazione dei presupposti tecnici previsti dalle norme sul commercio
News inviata il 2 aprile 2014

Il futuro imprenditore non può autocertificare il rispetto dei presupposti tecnici previsti dalla disciplina del commercio, in quanto le valutazioni non rientrano nella sua sfera di conoscenza e competenza. Pubblicato sul Quotidiano enti locali delle leggi d'Italia di oggi, 2 aprile, un approfondimento di Marilisa Bombi a seguito della decisione del tribunale di Rovigo di archiviare un procedimento avviato a seguito della segnalazione di una dichiarazione mendace. Autocertificazioni e Scia: tutta da rifare, quindi, la modulistica dei SUAP.


Elenco degli apparecchi estetici da rifare
News inviata il 1 aprile 2014

E’ illegittimo il regolamento di attuazione della disciplina per l’attività di estetica relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati nella parte in cui non consente l’utilizzo degli apparecchi per la cavitazione e la luce pulsata; ciò in quanto il regolamento stesso è contraddittorio nella parte in cui non include o include con ingiustificate limitazioni, dall’uso corrente degli esercenti la professione di estetista gli apparecchi elettromeccanici in questione. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione VI, con la sentenza 1417 depositata il 24 marzo scorso.

Canoni demaniale da aggiornare
Con circolare n. 63 Prot. M_INF/PORTI/2244 del 3 marzo 2014, emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sono fornite indicazioni in relazione all’” Articolo 4 del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400 - Aggiornamento delle misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime - Anno 2014”

Più sicurezza ai mercati
In data 12 narzo il Ministero degli Interni ha diramato, con apposita nota, le ““Indicazioni tecniche di prevenzione incendi per l’installazione e la gestione dei mercati su aree pubbliche con la presenza di strutture fisse, rimovibili ed autonegozi.” In particolare, l’allegato “A” riguarda l’installazione e l’utilizzo di bombole g.p.l. per l’alimentazione di apparecchi di cottura o riscaldamento di alimenti di tipo professionale a bordo di auto negozi; mentre l’allegato “B” riguarda l’utilizzo di impianti a g.p.l. non alimentati da rete di distribuzione in occasione di manifestazioni temporanee all’aperto. Il documento è frutto dell’attività di un Gruppo di lavoro composto da ANVA Confesercenti, oltre che, ovviamente, dai VVFF, CIG, Federchimica Assogasliquidi. (Patrizia Zampieri)



Discoteca inagibile: risarcimento danno e vizi procedimentali
News inviata il 29 marzo 2014

L’eventuale danno da atto illegittimo non sempre viene risarcito. Perché ne sussistano le condizioni, infatti, l’illegittimità dell’atto non deve essere conseguente a vizi procedimentali. Marilisa Bombi, per il Quotidiano enti locali delle leggi d’Italia del 28 marzo ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 318 depositata il 22 gennaio 2014.

Il SUAP della regione Friuli Venezia Giulia
La normativa che regolamenta lo sportello unico per le attività produttive non riguarda le disciplina delle attività economiche e, pertanto, materia di competenza delle regioni in base al riparto disposto dall’art. 117 Cost. Ciò in quanto il funzionamento, l’entrata in vigore e l’organizzazione dello SUAP appartiene alla sfera di competenza dello Stato, perché connesso al settore «coordinamento informativo, statistico ed informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale» di cui all’art. 117, secondo comma, lettera r), Cost. Lo ha chiarito la Corte costituzionale, con la sentenza n. 54 depositata il 27 marzo.

Oltre il danno la beffa a carico dell’esercente
Avviene, in un bar, un’aggressione da parte di un avventore ai danni di alcuni dipendenti del locale stesso e di un cliente. Chi ci rimette è il titolare. Ciò in quanto, la giurisprudenza ha avuto modo di rilevare che la misura della sospensione della licenza di un pubblico esercizio ai sensi dell'art. 100 R.D. n. 773/1931 (TULLPS) ha prevalente natura di misura cautelare, avendo finalità di prevenzione e rispondendo alla ratio di produrre un effetto "dissuasivo" del verificarsi delle circostanze indicate nella stessa norma. Sotto tale profilo perde di rilevanza la responsabilità dell'esercente, sicché la sospensione dell'attività può essere disposta a prescindere dall'accertamento della sussistenza della colpa in capo al medesimo. Lo ha stabilito il Tar Lombardia, sezione III, con la sentenza 617, depositata l’11 marzo scorso.

Il Ministero discrimina le aziende ed il legislatore resta a guardare
Con risoluzione 205493 del 12 dicembre 2013, il Ministero dello sviluppo economico affronta la questione della vendita dei pastigliaggi da parte di particolari categorie di negozi, pervenendo a conclusioni che non possono essere ritenute condivisibili. Con quale criterio il Ministero dello sviluppo economico fornisce i pareri interpretativi? E’ l’interrogativo che Marilisa Bombi per la rivista telematica PL.COM si è posta approfondendo la problematica. Il contributo è disponibile on-line.

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