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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Discoteche always open
News inviata il 28 febbraio 2014
Anche gli orari dei locali di intrattenimento danzante sono liberalizzati. Lo aveva già sostenuto l’avv. Pecora, esperto del settore, e lo ribadisce oggi dopo la pubblicazione della sentenza TAR della Lombardia sez. Brescia sentenza n. 186 depositata il 14 febbraio scorso. Un organico approfondimento tutto da leggere e da tenere in evidenza.
Il dietrofront del Comune è quasi sempre legittimo. Libero il Comune di cambiare idea e di realizzare il centro servizi per l’abbigliamento in una sede diversa da quella originariamente prevista. In coerenza con il canone dell’autotutela e con il principio generale di revocabilità e modificabilità degli atti amministrativi discrezionali, in funzione della migliore aderenza dei loro assetti all’interesse pubblico, che la localizzazione di un intervento pubblico può essere sempre modificata dall’Amministrazione competente, re melius perpensa e specialmente alla luce di elementi sopravvenuti, fintanto che sul presupposto della decisione già assunta non si siano prodotti effetti giuridici o fattuali irreversibili, tra i quali non può essere fatto rientrare il mero fatto che un finanziamento fosse stato accordato con riferimento alla sede inizialmente scelta.. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sez. V con la sentenza 826 depositata il 20 febbraio 2014.
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Beni pubblici dismessi e ceduti
News inviata il 27 febbraio 2014
Marilisa Bombi per il Quotidiano Enti locali delle leggi d’Italia del 26 febbraio mette in evidenza le novità connesse alle modifiche introdotte dall’ordinamento con il con il D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98, (decreto legge FARE) il quale deve portare a riconsiderare la complessa questione relativa alle destinazioni urbanistiche. L’articolo, “Beni demaniali dismessi: nuove destinazioni d'uso e prescrizioni urbanistiche” è reperibile attraverso il motore di ricerca interno del quotidiano.
Liberalizzazione anche per i giornali
E’ ormai principio generale dell’ordinamento nazionale, la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla “tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali”. Lo ha ribadito il Tar Lombardia, Milano, Sezione I, con la sentenza 326 depositata il 29 gennaio 2014.
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Anno più nero che non si può per il commercio
News inviata il 25 febbraio 2014
L’Istat rileva che il 2013 rappresenta uno degli anni più negativi per il settore del commercio, in particolare per le vendite al dettaglio, che nel 2013 segnano un crollo del 2,1% sul 2012.
E' il calo annuo più forte almeno dal 1990. A scendere anche gli alimentari (-1,1%), che registrano il maggior calo in 4 anni. Segno negativo anche nel mese di dicembre nonostante le Feste natalizie (-2,6% su base annua). Gli unici a guadagnare nell'anno 'nero' del commercio al dettaglio sono i discount alimentari, con +1,6% nel valore delle vendite a fronte di un -1,0% per l'intero comparto della grande distribuzione. E per i piccoli negozi è -2,9%.
Cibo e bevande fanno la differenza. Tutti i settori sono in calo, persino i farmaci segnano una riduzione (-2,4%). Leggi tutta la notizia di www.regioni.it
Anche in Italia arrivano i risciò!
Adesso potranno essere destinati all’attività di noleggio con conducente anche i velocipedi. Insomma, via con i risciò! Se ad Hong Kong ormai sono soltanto mezzi d’attrazione e per salirci a fare la foto paghi salato, mentre in India uomini in pelle ed ossa portano in giro i locali meno abbienti perché chi ha qualche rupia in più usa il tuc tuc, ovvero l’Ape della Piaggio, in Italia compaiono i velocipedi. Non più quindi solo tricicli e quadricicli, come già dispone l’articolo 85 del codice della strada, che qualche interprete burlone potrebbe sostenere siano solo quelli a motore; ma anche, al di là di ogni ragionevole dubbio, le biciclette a pedale. Lo ha deciso, seriamente, il legislatore nazionale che, con la modifica al codice della strada (art. 85) disposta dalla legge di conversione del dl Destinazione Italia, pubblicata in Gazzetta il 21 febbraio scorso, ha previsto indirettamente anche l’obbligo della licenza.
Orari liberi anche per le discoteche
Nel nuovo quadro normativo la fissazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici è una libera scelta degli imprenditori. Di conseguenza, i comuni non possono più perseguire finalità di programmazione generale utilizzando la leva degli orari (risulta abrogato, per questo aspetto, l’art. 50 comma 7 del Dlgs. 18 agosto 2000 n. 267, come pure le norme regionali corrispondenti), ma devono individuare altri strumenti di regolazione, tutti strettamente proporzionati al fine perseguito Anche se il tar Lombardia-Brescia, Sez. II, sentenza 14 febbraio 2014, n. 186 ha indicato quali limiti è possibile introdurre.
Tutela dei prodotti e dei marchi
Si svolgerà presso l’Auditorium UNICEF di Via Palestro, 68 - Roma il corso, organizzato da IRVEA, Carpi Investigazioni e Lex Alimentaria Studio Legale, col patrocinio dell'Ordine dei Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio, che nasce dall’urgenza di porre un argine alle frodi e contraffazioni alimentari, alle importazioni clandestine e alla concorrenza sleale, che come rilevato recentemente Europol è un fenomeno in crescita in ambito sia nazionale che comunitario. Leggi il programma.
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Gioco lecito in Friuli Venezia Giulia
News inviata il 21 febbraio 2014
La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Ma la saggezza popolare, ormai si sa, non abita nelle sale del palazzo. E così anche la regione Friuli Venezia Giulia ha la sua legge sul gioco patologico (vedi legge 1/2014) Bur del 19 febbraio che porrà l’obbligo di rispettare una distanza di 500 metri (a meno che la Giunta non decida per una distanza inferiore) tra i locali dove si gioca ed i luoghi cosiddetti sensibili. Una legge, pare, scritta in fretta e furia e voluta direttamente dalla Presidente Serrachiani, ma che, ahimè, fa tanto fumo e ben poco arrosto. Fortunatamente il legislatore non ha fatto di tutta l’erba un fascio come hanno fatto alcune regioni, accorpando gli apparecchi del comma 6 e 7 che impongono un approccio totalmente diverso.public/azzardo_FVG.pdf
Un ordinamento comunitario complesso frustra le aspettative dei titolari di NCC
La Corte di giustizia dell’Unione europea non è competente a rispondere alle domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Italia) con ordinanze del 19 ottobre 2011 e del 1° dicembre 2011, nelle cause riunite C‑162/12 e C‑163/12, nella parte in cui vertono sull’interpretazione dell’articolo 49 TFUE. Nella parte in cui vertono sull’interpretazione di altre disposizioni del diritto dell’Unione, tali domande sono irricevibili. Leggi la sentenza 162/163-2012.
Confindustria siamo noi!
Ovvero come non condividere le osservazioni presentate dal Presidente di Confindustria alla Commissione bicamerale per la semplificazione amministrativa? Un documento che non ha bisogno di commenti tanta è la chiarezza della sua esposizione. Drammatico, inoltre, la Tabella di monitoraggio su ciò che si doveva fare e non è stato fatto. La documentazione è disponibile nel sito di Confindustria.
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Gli orari del taxista li decide il comune
News inviata il 18 febbraio 2014
E’ legittima l’ordinanza del Comune che individua l’orario massimo di lavoro consentito ai taxisti. Ciò in quanto i principi di liberalizzazione non si applicano nei confronti di questa tipologia di attività. Marilisa Bombi per il Quotidiano enti locali delle leggi d’Italia ha commentato la recente sentenza del Consiglio di Stato 166/2014.
Le nuove risoluzioni del Mise
Avviso ai naviganti! Sono state pubblicate nel sito istituzionale del Mise, ulteriori risoluzioni tra le quali una di rilevante interesse che e che riguarda le attività esercitate dalle Onlus, dalla quale rileva il punto di vista diverso dell’Agenzia delle entrate rispetto il punto di vista del Ministero.
Parcheggio abusivo in zona balneare: immissioni rumorose consentite ma a seconda delle caratteristiche dei luoghi
L’art. 844 c.c. prevede un preciso criterio comparativo per accertare il limite di tollerabilità delle immissioni rumorose: occorre tener conto della situazione ambientale, delle caratteristiche della zona e della fascia rumorosa costante sulla quale vengono ad innestarsi i rumori denunciati come immissioni abnormi. In tal senso Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza n. 3714/14; depositata il 17 febbraio 2014. www.dirittoegiustizia.it
La potenza della Scia!
Errato avviare il subingresso se il dante causa non era in possesso di alcuna autorizzazione per l'esercizio dell'attività. Ciò in quanto il subingresso è ontologicamente un titolo derivato che richiede, come tale, la necessaria esistenza e legittimità di un titolo originario in cui poter, giustappunto, subentrare. Per il quotidiano giuridico di Giuffrè editore, Marilisa Bombi ha approfondito la complessa questione trattata dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 411/14; depositata il 27 gennaio 2014.
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pag: 66 67 68 69 70 71 72 73 74 (di 346)
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