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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Stop al commercio che non tutela i consumatori
News inviata il 18 novembre 2013

Dove abita la logica di aver assegnato ad un’Authority (il Garante per la concorrenza ed il mercato) la competenza in materia di tutela del consumatore quando, con il commercio itinerante, il cittadino si vede privato di ogni possibilità di far ricorso alla tutela prevista, tra l'altro specificatamente, dal Codice del consumo? Marilisa Bombi, a proposito di questo aspetto ha iniziato ad analizzare la problematica per PL.COM il cui contributo è reso disponibile per la Comunità di pratica dall’Editore.

La SCIA per i trattenimenti
Marco Odasso dal Piemonte, ha reso disponibile per la Comunità di pratica un ottimo modello per la Segnalazione certificata di inizio attività da presentare al SUAP competente, in base alle più recenti disposizioni contenute nel dl Cultura, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 68 e 69 Tulps. Lo schema è inserito nella sezione Gestione documenti.

Dalla Lombardia: Commercio: più equilibrio tra piccoli negozi e grande distribuzione. Stop in tutta la Regione all’edificazione sulle aree agricole
Stop a nuovi insediamenti commerciali nelle aree agricole, via libera al riuso di aree dismesse, tutela dei negozi di vicinato nei centri storici, equilibrio delle presenze di grandi e medi centri commerciali a livello sovra comunale, precedenza a grandi insediamenti che non comportino ulteriore consumo di suolo. Questi alcuni dei punti salienti delle nuove linee per lo sviluppo delle imprese commerciali, approvate oggi a maggioranza dal Consiglio regionale (a favore PdL, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e Pensionati; astenuti PD e Patto civico, contrario il M5S contrario). Leggi tutta la notizia.


Il Piemonte si conferma il più preciso nel disciplinare il commercio su aree pubbliche
News inviata il 11 novembre 2013

Emanata la circolare della Regione Piemonte prot. 00013174 di data 8 novembre 2013, in attesa della approvazione del Regolamento regionale afferente l’applicazione integrale dell’Intesa raggiunta dalla Conferenza Unificata. In buona sostanza, in attesa dell'emanazione del suddetto Regolamento regionale, attualmente in fase di predisposizione, sulla base della citata circolare non è possibile per le amministrazioni comunali del Piemonte: indire bandi per l'assegnazione di posteggi resisi liberi in mercati già esistenti; indire bandi per l'assegnazione di posteggi di nuova istituzione in mercati già esistenti; indire bandi per l'assegnazione di posteggi in mercati di nuova istituzione; indire bandi per l'assegnazione di posteggi resisi liberi in gruppi di posteggi già esistenti; indire bandi per l'assegnazione di posteggi di nuova istituzione in gruppi di posteggi già esistenti; indire bandi per l'assegnazione di posteggi in gruppi di posteggi di nuova istituzione ed, infine, indire bandi per l'assegnazione di posteggi isolati resisi liberi. (Marco Odasso)

Niente serre, neppure in zona agricola, se queste deturpano il paesaggio
Ciò in quanto le valutazioni di carattere paesaggistico, di competenza della soprintendenza sono indipendenti, e comunque prevalenti rispetto a quelle di carattere urbanistico. La Sezione VI del Consiglio di Stato con la decisione 5273 depositata il 31 ottobre 2013.

Pompeiana è meglio di ombrellone
Con la sentenza 5265 del 31 ottobre il Consiglio di Stato fornisce la definizione giuridica alla "pompeiana". Dal punto di vista tecnico-giuridico la pompeiana, a prescindere dai materiali usati e dalle concrete categorie applicative (porticato, pergolato, gazebo, berceau, dehor), è caratterizzata dal dover essere una struttura costruttiva leggera e aperta, la cui copertura (teli, rampicanti, assi distanziate) deve consentire di fare filtrare l’aria e la luce, assolvendo a finalità di ombreggiamento e di protezione nel passaggio o nella sosta delle persone, in soluzione di continuità con lo spazio circostante e senza creare interruzione dimensionale dell’ambiente in cui è installata.

Agricola è meglio di produttiva
Con la sentenza 5343 dell'8 novembre del Consiglio di Stato è stato affermato che se la zona è agricola il comune non può modificarne la destinazione d'uso in industriale soltanto perchè lo richiede un'industria stabilita in loco che ha soltanto l'idea, un giorno, di ampliarsi. Perché anche le varianti devono essere giustificate soprattutto quando la legge regionale cerca di salvaguardare le aree agricole.

Meno residenti meno medicine
Lamentarsi è inutile, perché è evidente che se aumenta il numero delle farmacie, diminuisce la clientela. Ma non per questo il provvedimento del Comune che ha istituito una nuova farmacia, in aggiunta alle tre preesistenti, è da considerarsi illegittimo, una volta appurato che la nuova sede doveva essere istituita (sussistendone i presupposti demografici). Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione terza, con la sentenza 5357 depositata l’8 novembre 2013


Esercizio abusivo attività di gioco
News inviata il 8 novembre 2013

L’esercizio di gioco d’azzardo con apparecchi automatici ed elettronici configura il reato previsto dall’art. 4, comma 4, l. n. 401/1989 solo quando risulta dimostrata l’organizzazione delle scommesse e dei pronostici sui giochi d’azzardo esercitati a mezzo degli apparecchi vietati. In tal senso la Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 44645/13; depositata il 5 novembre. (www.dirittoegiustizia.it)

Farmacie sotto l’occhio del Giudice
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 255 del 23 ottobre 2013 ha, tra l’altro, dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme contenute nelle leggi provinciali delle province autonome di Trento e Bolzano, che assegnavano, in contrasto col disposto dell’art. 2 della legge 475 del 1968, alle due province autonome sia il compito di determinare il numero delle farmacie, sia quello di individuare le zone nelle quali allocarle. Leggi la nota di approfondimento di Monica Sica.

La Regione Veneto si adegua al diritto comunitario
In attuazione della legge regionale 25 novembre 2011, n. 26 "Norme sulla partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all’attuazione del diritto e delle politiche dell’Unione europea", con la legge 7 novembre 2013, n. 27, detta norme volte ad adeguare l’ordinamento regionale alla normativa dell’Unione europea. In particolare, con le disposizioni del Titolo II, adegua la propria legislazione al d.lgs 147/2012, che ha modificato il d.lgs 59/2010 di recepimento della direttiva Servizi. Le novità riguardano in modo prevalente le attività di somministrazione, normate dalla lr 29/2007, ma anche le attività di estetista e acconciatore, e di lavanderia. Monica Sica, per la Comunità di pratica ha analizzato le criticità.

 


Il preposto alla vendita secondo il Ministero dell'Interno
News inviata il 6 novembre 2013

La disciplina relativa all’attività di somministrazione contenuta nel Testo unico di pubblica sicurezza, nella legge 287/1991 e, da ultimo, nel decreto legislativo 59/2010 se interpretata alla luce dei pareri del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’Interno, dimostra inequivocabilmente come manchi un quadro organico di riferimento. Nonostante tutti i progetti di semplificazione che da un vent’anni in qua si sono succeduti. Leggi l'articolo di Marilisa Bombi, pubblicato sul Quotidiano enti locali delle Leggi d'Italia.

CPVPS: è iniziato il countdown
All’inizio dell’anno il Ministero dell’interno ha formulato un quesito al Consiglio di Stato sulla effettiva soppressione delle CPVLS, perché il problema riguarda anche altri comitati tecnici, come quello che si occupa degli esplosivi. Con parere n. 02632/2013 del 6 giugno il Consiglio di Stato ha confermato l’interpretazione secondo la quale le commissioni di vigilanza sui luoghi di spettacolo, saranno soppresse – ove non intercorrano integrazioni normative – a far data dal 28 novembre 2013, ovvero dopo due anni dall’entrata in vigore del DPCM 13 ottobre 2011, pubblicato in G.U. del successivo 28 novembre.

Novità in Veneto per il turismo verde
La Giunta Regionale del Veneto ha ritenuto necessario esplicitare alcune prime indicazioni di applicazione della LR 14 giugno 2013, n. 11 “sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”, per gli operatori e gli enti pubblici interessati, e per gestire, con chiarezza, trasparenza e la più puntuale informazione, la fase di passaggio fra il nuovo e il precedente sistema di disciplina normativa e procedurale. Con la DGR 23 luglio 2013, n. 1327 (BUR 69 del 13 agosto 2013), pertanto, sono indicati gli adempimenti, le attività e i procedimenti amministrativi che connotano delle sostanziali novità rispetto all’attuale prassi operativa previgente. Sono altresì rubricati ed esplicitati i procedimenti e gli adempimenti che dall’entrata in vigore della nuova legge regionale gli operatori turistici, gli enti locali e le provincie non sono più tenuti ad adempiere. Inoltre, la Giunta incarica il dirigente regionale della Direzione turismo, di predisporre un “quadro sinottico delle transitorietà” ed un “testo coordinato” degli articoli della legge regionale n. 33/2002 che producono i propri effetti giuridici anche dopo l’entrata in vigore della nuova legge regionale n. 11/2013. (Monica Sica)

Licenziata la cassiera che accumula i punti grazie alla spesa dei clienti
Il comportamento della cassiera che utilizza la propria carta fedeltà del supermercato per gli acquisti dei clienti che ne sono sprovvisti, con conseguente accumulo in proprio favore dei punti, oltre che rilevante sul piano disciplinare, per essere detta utilizzazione espressamente vietata dalle disposizioni aziendali, è grave anche ai fini della lesione del vincolo fiduciario. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 24588/13; depositata il 31 ottobre).
(da dirittoegiustizia.it)


La destinazione della spiaggia
News inviata il 3 novembre 2013

Va demolita la struttura per noleggio di attrezzature balneari quando invece di essere costruita sulle dune invade la battigia. E’vietato, infatti, installare sul territorio demaniale marittimo di libero transito qualsiasi installazione o attrezzatura, che impedisca il transito alle persone o crei impedimento all’espletamento del servizio di salvataggio. Lo afferma il Consiglio di Stato, Sezione VI, nella sentenza 5151 depositata il 24 ottobre scorso.

La vendita da parte degli industriali secondo il Mise
Le circolari, come ben si sa, sono prive di efficacia, se non nei confronti degli uffici interni rispetto l’organo che l’ha emanata. Così pure le risoluzioni. Insomma, sarà certamente encomiabile l’attività che il MISE fa nel supportare gli uffici sulle questioni di difficile interpretazione. Ma chi scrive ritiene che, forse, qualche approfondimento maggiore sarebbe necessario. Soprattutto in relazione al fatto che la disciplina del commercio non è altro che un ago nel pagliaio. Leggi l’articolo di Marilisa Bombi, pubblicato su PL.COM e' disponibile per la Comunità di pratica, su gentile concessione dell’Editore.

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