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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunitą di Pratica
A proposdito di una risoluzione del Mise in materia di superfici minime
News inviata il 21 ottobre 2013
Il Comune non ha alcuna autonomia nel fissare limiti alla superficie minima di vendita al di là di quelli fissati dallo Stato con il d.lgs 114/1998. La questione connessa alla possibilità, o meno, che gli strumenti urbanistici comunali possano fissare specifici limiti minimi agli esercizi di vendita, oggetto della risoluzione del Ministero dello sviluppo economico 127611 del 26 luglio 2013 è stata commentata da marilisa Bombi, per il Quotidiano enti locali delle leggi d'Italia.
Le modifiche all'articolo 68 del Tulps
Insomma: il dato è tratto? Basta autorizzazioni, pareri, commissioni? A proposito delle recenti modifiche introdotte al TULPS dalla legge di conversione del ‘decreto cultura’ si è letto di tutto un po’. Alcune osservazioni sono condivisibili e altre meno. Ma, come ogni volta, il consiglio è il medesimo: non facciamo lavorare troppo la fantasia, perché la legge si applica dopo averla interpretata. Marilisa Bombi, su PL.COM ha approfondito la novità normativa. Il contributo è reso disponibile per la Comunità di pratica, su gentile concessione dell'Editore.
La sicurezza nei parchi giochi
Il punto della situazione sulle disposizioni di sicurezza che disciplina i parchi giochi è stato pubblicato sulla rivista dell'ANESV, Lo spettacolo viaggiante. L'approfondimento è disponibile da pagina 14 ed è inserito nella sezione gestione documenti. Si ringrazia l'Associazione per la collaborazione.
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Ancora risoluzioni dal Ministero sviluppo economico
News inviata il 18 ottobre 2013
Risoluzione n. 74843 del 6 maggio 2013 – Effetti delle pene accessorie di natura interdittiva ed efficacia ostativa di sentenza di condanna a pena condonata inflitta ai sensi dell’articolo 444 c.p.p.
La risoluzione n. 74843 del 6 maggio 2013 precisa che nel caso di un soggetto al quale, con sentenza divenuta definitiva nel 2009, è stata inflitta la pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio di attività di impresa commerciale ed incapacità ad esercitare per la durata di dieci anni, non può applicarsi il termine del decorso dei cinque anni. Precisa altresì che nel caso di indulto rimangono valide ed efficaci le condizioni ostative previste dall’articolo 71 del decreto legislativo n. 59 del 2010.
Risoluzione n. 75893 del 8 maggio 2013 – Attività di vendita con il consumo sul posto e attività di somministrazione di alimenti e bevande
La Risoluzione n. 75893 del 8 maggio 2013 reca precisazioni in merito la disciplina del consumo sul posto e la figura del preposto negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e le problematiche ad esse connesse. Con riferimento al consumo sul posto, ammette la presenza di un limitato numero di panchine o altre sedute non abbinabili ad eventuali piani di appoggio.
Risoluzione n. 98416 del 12 giugno 2013 - Attività di catering/banqueting - Attività di somministrazione di alimenti e bevande – Richiesta parere
La risoluzione n. 98416 del 12 giugno 2013 risponde in merito alla possibilità di presentare una SCIA per l’attività di somministrazione al domicilio del consumatore, genericamente definita come catering o banqueting. Trattasi nello specifico del caso di un soggetto che vorrebbe poter fornire un servizio completo, preparando all’occorrenza anche cibi e bevande nella cucina presente nella proprietà ma non attraverso un ristorante classico aperto al pubblico, bensì fornendo tale servizio solo su specifica richiesta e prenotazione da parte di un committente e quindi solo per gli eventuali invitati.
Risoluzione n. 98452 del 12 giugno 2013 – Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. – Articolo 71, comma 6, lettera c) – Requisiti professionali – Laurea in Economia e imprese del turismo – Classe 17
La risoluzione n. 98452 del 12 giugno 2013 riconosce valida la Laurea in Economia e imprese del turismo – Classe 17, per l’avvio dell’attività di commercio al dettaglio relativa al settore merceologico alimentare e di somministrazione di alimenti e bevande ai sensi dell’articolo 71, comma 6, lettera c) del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i..
Risoluzione n. 97761 del 11 giugno 2013 - Quesito in materia di vendite sottocosto on line
La risoluzione n. 97761 del 11 giugno 2013 fornisce puntuali precisazioni relativamente alle modalità di effettuazione delle vendite sottocosto nel caso siano effettuate on line.
Risoluzione n. 74787 del 6 maggio 2013 – Quesito in materia di vendita di prodotti di propria produzione – Produttori industriali
La risoluzione n. 74787 del 6 maggio 2013 reca precisazioni sull’attività di progettazione di capi di abbigliamento e la realizzazione di capi-campione.
Risoluzione n. 113203 del 4 luglio 2013 – Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 e s.m.i. – Esercizi di vicinato
La risoluzione n. 113203 del 4 luglio 2013 risponde al quesito se il titolare di un esercizio di vicinato con attività già avviata possa utilizzare anche il locale adiacente, (non comunicante con l’altro esercizio commerciale in quanto diviso da quest’ultimo da una parete senza aperture) per l’esposizione e la vendita della merce con accesso della clientela e tenendo un unico registratore di cassa.
Risoluzione n. 113265 del 4 luglio 2013 – Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. - Articolo 71, comma 6, lettera b) – Requisiti professionali - Imprenditore agricolo titolare di attività agrituristica
La risoluzione n. 113265 del 4 luglio 2013 fornisce chiarimenti in merito all’acquisizione del requisito professionale per l’avvio di attività commerciali al dettaglio di generi alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’articolo 71, comma 6, lettera b), del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. da parte di un imprenditore agricolo titolare di un’impresa agrituristica che fornisce anche ospitalità in stanze con pernottamento e prima colazione.
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Stretti vincoli per i concessionari
News inviata il 14 ottobre 2013
Vietato sostituire parte della pavimentazione nello stabilimento balneare senza l’autorizzazione dell’Ente concessionario. Ciò in quanto, in base al codice della navigazione, qualsiasi variazione al contenuto della concessione attuata mediante la realizzazione di interventi sul suolo demaniale deve essere oggetto di una espressa autorizzazione. Autorizzazione che ha una valenza autonoma e separata rispetto ai titoli edilizi. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione VI, con la sentenza 4905 depositata il 4 ottobre 2013.
Attività commerciale in stazione
Le locazioni all’interno della stazione seguono rientrano nell’ambito del diritto pubblico, quando i contenuti specifici del contratto vanno ben oltre la cessione della mera detenzione dell’immobile e prevedono un’ingerenza delle FSE non giustificata dal un mero rapporto di locazione, ma evidenziano che il contratto stipulato è caratterizzato dalla volontà di garantire un servizio attinente ai viaggiatori. Trasparenza ed imparzialità, per una comparazione tra le offerte presentate è necessaria, pertanto, ogniqualvolta non si abbia una mera connessione logistica dovuta alla collocazione in locali destinati al servizio pubblico ma una chiara connessione funzionale, ponendosi il servizio di ristorazione (caso in ispecie) come integrativo del servizio ai viaggiatori.
E’ quanto afferma il Consiglio di Stato, Sezione VI, con la sentenza 4902 depositata il 4 ottobre 2013.
Soprintendenza: un diniego esagerato
Compromessa la configurazione dell’area perché la vigna ed un agrumeto vengono estirpati per consentire la costruzione di un parcheggio pubblico? La posizione del Ministero per i beni culturali è “irrazionale”. Lo afferma il Consiglio di Stato, Sezione VI, con la sentenza 4932 depositata l’8 ottobre 2013. Ciò in quanto “la valutazione di compatibilità che presiede a un’autorizzazione paesaggistica deve tenere come inalterabile riferimento materiale gli elementi di pregio fissi, o almeno stabili nel lungo periodo, del contesto in cui va a incidere l’innovazione. Ne esulano gli elementi arborei di non particolare rarità o pregio individuo o collettivo, destinati a comunque naturalmente esaurire il loro ciclo vitale in un breve/medio periodo e che ci si obbliga, da parte chi interviene, a sostituire con elementi simili alla fine dei lavori. Tale è il caso di un vigneto che deve essere necessariamente abbattuto a causa dei lavori e che verrà poi reimpiantato dov’era e, nei termini in cui è materialmente possibile, com’era.”
Sentenza patteggiata equivale a condanna
Il patteggiamento per bancarotta fraudolenta fa venir meno il presupposto della onorabilità per l’esercizio legittimo dell’attività commerciale. Ciò in quanto dal tenore letterale della citata disposizione emerge chiaramente la volontà del legislatore di escludere l’efficacia della sentenza patteggiata solo nell’ambito dei giudizi civili ed amministrativi, restando, per converso, ferma la sua equiparazione alla pronuncia di condanna ad ogni altro fine. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza 4921 depositata il 7 ottobre 2013.
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Pubblicati nuovi pareri del Mise
News inviata il 11 ottobre 2013
La risoluzione n. 97754 del 11 giugno 2013 si esprime con riferimento all’obbligatorietà o meno dei requisiti professionali di cui all’articolo 71, comma 6, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. ai fini dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande effettuata da parte di una struttura ricettiva. Nello specifico, se il requisito professionale debba ritenersi obbligatorio o meno nel caso in cui il titolare di un’attività ricettiva intenda svolgere anche l’attività di somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura.
La risoluzione n. 86872 del 24 maggio 2013 reca precisazioni in merito alla possibilità di riconoscere in capo al soggetto Amministratore Unico il possesso dei requisiti professionali per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande ai sensi dell’articolo 71, comma 6, lettera b), del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i..
La risoluzione n. 86934 del 24 maggio 2013 si esprime in merito alla possibilità di effettuare la Segnalazione Certificata di Inizio di Attività (SCIA) per l’avvio di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
La risoluzione n. 96394 del 10 giugno 2013 risponde al quesito se all’interno di una media struttura di vendita di generi alimentari (supermercato), provvisto di ampio parcheggio privato, sia possibile realizzare un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico e nello specifico se sia obbligatorio il rispetto dei requisiti di sorvegliabilità previsti dal D.M. n. 564 del 1992.
La risoluzione n. 87654 del 27 maggio 2013, fornisce alcuni chiarimenti in merito al possesso dei requisiti morali da parte del procuratore speciale di una società srl che ha presentato domanda di subingresso in una media struttura di vendita per commercio di prodotti alimentari e non alimentari.
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Novitą per aree pubbliche e trattenimento
News inviata il 9 ottobre 2013
E' stata pubblicata in GU dell'8 ottobre, lalegge 7 ottobre 2013, n. 112 di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attivita' culturali e del turismo. Due sono, in sostanza, gli articoli rilevanti: l'art. 4 bis - (Decoro dei complessi monumentali ed altri immobili) che introduce una modifica al codice Urbani ed introduce vincoli per le attività produttive che si svolgono su area pubblica ed il comma 8 bis dell'articolo 6 che, per particolari situazioni, ammette la Scia in luogo dell'autorizzazione ai fini delle attività disciplinate dall'articolo 68 e 69 Tulps. Sul secondo argomento Marilisa Bombi, per il quotidiano ItaliaOggi ha commentato la novità.
Tutor d’impresa: paga il comune
All’esame della Commissione affari costituzionali del Senato è già iniziato l’esame del disegno di legge in materia di semplificazione che prevede l’istituzione del Tutor d’impresa. Il ddl intende affidare al responsabile del SUAP comunale il compito di seguire l'impresa dall'inizio alla fine. Ma non tutti sono d’accordo. Leggi l'articolo di Marilisa Bombi che ha analizzato la nuova disposizione per il Quotidiano enti locali delle Leggi d'Italia.
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pag: 74 75 76 77 78 79 80 81 82 (di 346)
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