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Archivio delle
news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica
Il bar nella sala giochi
News inviata il 4 ottobre 2013
Sulla questione relativa alla possibilità, o meno, che il bar all’interno della sala giochi sia gestito da un soggetto diverso rispetto al titolare della sala giochi, il Ministero dell’interno ha comunicato a quello dello sviluppo economico il suo punto di vista: si, ma, però!
Leggi il parere.
La Scia per il 68 Tulps
Ops! E adesso? Il decreto-legge 91/2013, approvato definitivamente dalla Camera il 3 ottobre 2013, reca disposizioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento a Pompei e all'area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché disposizioni per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo, con particolare riferimento al tax credit per il cinema e per la musica, e alle fondazioni lirico-sinfoniche. Questo è quanto ci informa il Ministero. Ma, ahimè, c’è anche una norma intrusa: con la legge di conversione, infatti, sono stati modificati gli articoli 68 e 69 tulps , con la previsione della Scia per gli eventi fino a 200 persone.
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VLT e orari: la competenza è del tar Lazio
News inviata il 3 ottobre 2013
La competenza in materia di orari delle sale VLT è del questore, ed è opportuno prevedere un unico centro decisionale per tutto il territorio nazionale, per la necessità di ricondurre tutte le questioni controverse, ad un unico giudice, il Tar del Lazio. In tal senso il Consiglio di Stato, Sezione III, con l’ordinanza 3830 del 26 settembre 2013.
Ufficio tecnico distratto
Sparito il fascicolo relativo alla costruzione di un supermercato! Non c’è alcun onere probatorio in capo al Comune in ordine alla circostanza dello smarrimento ed alle relative cause. L’attestazione del pubblico ufficiale è più che sufficiente a documentare il mancato rinvenimento e le vane ricerche, sino a querela di falso. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione IV con la sentenza 4696 depositata il 24 settembre 2013.
Le destinazioni d’uso negli strumenti di programmazione
La destinazione ad attività produttiva non esclude “ex se” quella commerciale, essendo indubbio che anche la seconda ha rilievo produttivo dal punto di vista economico, essendo strumentale rispetto all’altra; in ogni caso, anche ove tale contrasto fosse mai ravvisabile, le eventuali norme di PRG che risultino difformi rispetto all’atto di cessione prevalgono su quest’ultimo in quanto fonti ad esso sovraordinate, realizzando un’ applicazione del principio di gerarchia delle fonti secondo lo schema della integrazione legale dell’atto contrattuale (art. 1374 cod.civ.). E’ quanto ha affermato il Consiglio di Stato, Sezione IV, con la decisione 4718 depositata il 24 settembre 2013
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Campeggi: la Regione Veneto vuole mettere le cose in chiaro
News inviata il 28 settembre 2013
E’ solo questo il senso della legge regionale (in sostanza un solo articolo) n. 24 del 24 settembre 2013, Misure di semplificazione per la realizzazione di strutture ricettive all'aperto, già pubblicato nel Bur del 27 settembre scorso. Che questa leggina sia stata approvata in un solo mese e quindi un iter brevissimo, tenuto conto che la legge di conversione del decreto legge Fare è stata pubblicata in GU soltanto il 20 agosto, la dice lunga sulla capacità delle regioni di cogliere le aspettative della propria comunità di riferimento. Peraltro, la normativa non è altro che un pugno di ferro del tipo: qui comando io! Perchè la legge in questione è soltanto la conseguenza di un’errata (o meglio superficiale) lettura del testo del decreto legge Fare. Come ha illustrato Marilisa Bombi, per Italia oggi, l’indomani della pubblicazione della disposizione che modifica il Testo unico per l’edilizia.
Conversione decreto FARE: limiti al commercio solo con il PRG
La legge di conversione del decreto legge FARE, mette i paletti alla liberalizzazione del commercio varata soltanto un anno fa. Nel senso che gli strumenti urbanistici possono individuare le zone interdette al commercio, ma soltanto con una espressa previsione. Un approfondimento sulla questione è stata predisposta da Marilisa Bombi per il Quotidiano enti locali delle leggi d'Italia.
L’accertamento del requisito di onorabilità
C’è un settore in cui i dubbi non smettono mai di assillare l’operatore della P.A., ed è quello collegato all’interpretazione del certificato del casellario giudiziale. Ciò in quanto i presupposti connessi ai reati indicati all’articolo 71 del D.Lgs. n. 59/2010 sono riportati in termini estremamente generici, soprattutto quelli che fanno riferimento all’alcol ed agli stupefacenti. Marilisa Bombi, assieme all’avvocato Francesco Donolato hanno preso in considerazione la disciplina di riferimento, predisponendo, per PL.COM, il riepilogo delle disposizioni in questione. Il contributo è reso disponibile, per la Comunità di pratica, su gentile concessione dell'Editore.
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Arene ginnastiche non più riservate ad aziende a conduzione familiare e di modeste dimensioni
News inviata il 25 settembre 2013
Lo ha stabilito il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, su proposta dell’Ente Nazionale Circhi. La novità è contenuta nel decreto del 3 settembre 2013 (G.U. n. 223/2013), che aggiorna l’elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante. Si tratta di una modifica apportata alla definizione di una attrazione già ricompresa nell’elenco delle attività spettacolari, “le arene ginnastiche” che prima della modifica erano definite come “piccoli complessi a conduzione familiare muniti di una modesta attrezzatura, ma privi di un tendone di copertura”. Il presidente Enc, Antonio Buccioni, ha chiesto al Ministero per i beni e le attività culturali di apportarvi una modifica, motivata dal cambiamento della situazione economica e delle realtà societarie. La richiesta è stata quella di togliere i termini “piccoli” e “a conduzione familiare” dalla descrizione. In seguito alla modifica apportata, pertanto, le arene ginnastiche non saranno più riservate a complessi di modeste dimensioni e a conduzione familiare.
Ristorante in mostra
E’ una pergola in ferro ben strutturata e non un baracchino in alluminio. La sala ristorante va, quindi demolita se realizzata in carenza dell’autorizzazione paesaggistica ambientale e concessione edilizia. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza 4577 depositata il 17 settembre 2013.
Aree pubbliche limitate
L’esercizio dell’attività, oltre il periodo di scadenza della concessione, sino all’approvazione del piano generale delle aree pubbliche e dei conseguenti provvedimenti attuativi, non pare poter legittimare il diritto (né, tantomeno, una situazione di affidamento idonea) al rinnovo della concessione. Il c.d. diritto di insistenza è stato, infatti, ritenuto incompatibile con i principi della direttiva servizi 2006/123/CE (c.d. Bolkestein), in quanto ostativo all’esplicazione della libera concorrenza. Inoltre, il rinnovo tacito non può desumersi, “per facta concludentia”, dalla riscossione dei canoni da parte del Comune (cfr. Consiglio di Stato, sez. VI, 16 febbraio 2010 n. 874). Lo ha stabilito il Tar Lombardia, Sezione I, con la sentenza 2110, depositata il 5 settembre scorso.
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Le bolle di sapone giganti sono certificate
News inviata il 24 settembre 2013
Se qualcuno ha tempo e voglia di divertirsi con la Wii c’è un gioco che fa davvero impazzire perché non si riesce mai ad arrivare alla fine del percorso. Ma grazie all’attività del Comune di Figline Valdarno (Firenze), che ha “certificato” l’attrazione, sarà ora possibile allenarsi. Via libera, quindi, alle «Sfere galleggianti», formalmente iscritte nell'elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, di cui all'articolo 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337. E’ quanto prevede il decreto 3 settembre 2013 del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo.
Orari liberalizzati: l’Anci fa il punto
E se le liberalizzazioni avessero creato un danno al principio di concorrenza invece di promuoverlo? E se avessero danneggiato anche la qualita’ della vita dei cittadini? E’ il caso degli orari di apertura degli esercizi commerciali nelle citta’. Lo hanno spiegato, nei giorni scorsi, Sara Biagiotti e Nadia Monti, rispettivamente assessori allo Sviluppo economico di Firenze e al Commercio di Bologna nel corso di un’audizione alla Commissione Attivita’ produttive della Camera. Leggi tutta la notizia.
Anci: nota in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli
E' stata modificata la disciplina in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli come risultante dall’articolo 4 del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228. Con la legge 9 agosto 2013, n. 98, di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, è stata modificata la disciplina in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli come risultante dall’articolo 4 del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228. Anci, al fine di chiarire alcuni aspetti della norma, ha pubblicato una nota di indirizzi in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli. Leggi tutta la notizia
A questo indirizzo, invece, l’articolo scritto da Marilisa Bombi l’indomani dell’approvazione della legge pubblicato su ItaliaOggi, nel quale vengono evidenziati gli elementi di criticità delle novità introdotte.
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