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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunità di Pratica


Troppo rumore dal parco giochi: il Comune deve risarcire il danno morale
News inviata il 1 marzo 2013

Bisogna verificare se il proprietario del fondo abbia adottato tutte le cautele idonee ad evitare le immissioni dannose, pur se derivanti da un’attività lecita e indipendentemente dagli autori delle stesse: anche un parco giochi può essere oggetto di regolamentazioni e limitazioni di accesso volte a migliorare l’uso della cosa ed a evitare danni a terzi. In tal senso Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza n. 4848/13; depositata il 27 febbraio 2013.

Crisi cardiaca per un cliente del supermercato: condannato il vicedirettore per averla causata con l'accusa di furto. Il cliente, sospettato di furto, è invitato in uno stanzino per una perquisizione. E’ documentato da certificazione medica che il malore sia da addursi alla condizione di stress causata dall’indebito intervento del vicedirettore. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 9317; depositata il 27 febbraio)

CE non significa 'China Export', ma è indice di specifici requisiti di qualità e sicurezza. L’apposizione della marcatura CE contraffatta può integrare la fattispecie della frode nell’esercizio del commercio, in quanto tale marcatura è finalizzata a tutelare gli interessi degli utilizzatori, attestando la rispondenza del prodotto alle disposizioni comunitarie e pertanto la conformità dello stesso a standard minimi di qualità.(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 9310/13; depositata il 27 febbraio)

Caduta gratis dal toro meccanico. Contratto o no, il danno c'è: 3.794 euro di risarcimento. Non importa che l’infortunata abbia chiesto il risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale. Il giudice può infatti dare la qualificazione giuridica della domanda valutandone il contenuto sostanziale alla luce dei fatti dedotti in giudizio e a prescindere dalle formule adottate. Poiché in questo caso si tratta di un rapporto contrattuale, spettava al gestore dimostrare la sicurezza dell’attrazione. (Corte d'Appello di Firenze, sez. II Civile, sentenza n. 247/13; depositata il 12 febbraio. News da www.dirittoegiustizia.it


Phone center pluriofferta
News inviata il 27 febbraio 2013

Il Comune non può porre alcun vincolo alle imprese che hanno aperto un phone center, perché ciò sarebbe in contrasto con il dl 223/2006 che, in una prospettiva di liberalizzazione degli accessi al mercato, esclude l’applicazione di limitazioni all’assortimento merceologico offerto negli esercizi commerciali, fatta salva la distinzione tra settore alimentare e non alimentare. Lo ha chiarito l’Autorità per la concorrenza ed il mercato con la decisione adottata il 31 gennaio scorso e pubblicata sul bollettino 7/2013 (vedi pag. 61).


Niente accesso al SIC senza l’intervento dell’ANCI
News inviata il 26 febbraio 2013

Il Ministero della Giustizia con una nota del 20 febbraio 2013, diretta ad un Comune si era pronramente attivato per l’accesso telematico al SIC, al fine della verifica dei requisiti di onorabilità per l’accesso alle attività economiche, ha precisato che per dare attuazione al decreto del 5 dicembre 2012 saranno stipulate tra il Ministero e le amministrazioni interessate apposite convenzioni, anche mediante adesione. Per quanto riguarda le esigenze dei comuni, per evidenti ragioni di opportunità, ha chiarito il Ministero in questione, sarà stipulata un’unica convenzione con l’ANCI, cui aderiranno i singoli comuni interessati.


Da Pavia lotta alle slot via Twitter
News inviata il 25 febbraio 2013

E' Identificata con la parola chiave “#notmycoffee” (in Twitter denominata “Hashtag”), l’iniziativa consiste nel “non” consumare il tradizionale caffè giornaliero all’interno dei locali dotati di slot machine (a titolo di curiosità, tale gesto su Twitter va di pari passo con l’altro: d’inviare ai propri seguaci, follower, le immagini di ciò che si ordina nei bar, caffè o panini che siano…). Sarà interessante, a questo punto, vedere se l'iniziativa avrà qualche seguito. Intanto, vi ha già aderito il Presidente della provincia, dopo che anche il Comune aveva assunto iniziative specifiche adottando un regolamento per contrastare la diffusione del gioco con vincita in danaro. Da registrare, contemporaneamente, un passaggio di una sentenza del tar Trento, laddove afferma che è fuorviante ritenere che il gioco con vincita in denaro non possa portare alla patologia della dipendenza soltanto perchè lecito, in quanto gestito dallo Stato. Perchè sarebbe come portare a ritenere che la lotta all'alcolismo va fatta soltanto nei confronti delle bevande alcoliche di contrabbando.


Comune reticente
News inviata il 24 febbraio 2013

Il cosiddetto preavviso di diniego, disciplinato dall'art. 10 bis, della legge n. 241 del 1990, non ha alcun valore di adempimento del generale obbligo di provvedere codificato dall'art. 2, della medesima legge n. 241 del 1990 e s.m. entro il termine stabilito dal terzo comma. Pertanto, resta riservata al Comune ogni questione relativa alla valutazione positiva o negativa dell’istanza, sulla base delle osservazioni opposte dagli istanti al preavviso di diniego. E' quanto ha chiarito il Consiglio di Stato, Sezione IV, con la sentenza n. 920 depositata il 15 febbraio 2013. La Sezione ha, peraltro, previsto la nomina del commissario ad acta nell'ipotesi in cui il comunenon intervenga entro il termine di trenta giorni.

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