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Archivio delle news inviate alla mailing list della Comunitą di Pratica


Esercizio pubblico: la decadenza del titolo autorizzatorio
News inviata il 25 marzo 2014

Non è legittimo disporre la chiusura di un esercizio pubblico per la mancanza dei requisiti prescritti dalle norme edilizie ed urbanistiche. Ciò in quanto la verifica della conformità va fatta in sede di rilascio del titolo autorizzatorio, a meno che l’Ente non intervenga, entro un termine ragionevole, in autotutela, all’annullamento del titolo in questione. Marilisa Bombi, per il Quotidiano enti locali delle Leggi d’Italia di oggi, 25 marzo, ha commentato una recentissima sentenza del Consiglio di Stato dal quale si evince che le decadenze possono essere disposte soltanto per le fattispecie espressamente previste dalla legge.

Commercio in zona D: è legittimo
E’ costante l’orientamento giurisprudenziale sull’ammissibilità nelle zone D ex D.M. n. 1444 del 1968 di insediamenti commerciali in considerazione del riscontrato carattere di attività latamente produttiva, consentendosi di conseguenza il passaggio dall’uso deposito all’uso commerciale, in quanto effettuato nell’ambito di categoria edilizia omogenea. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza 1252 depositata il 13 marzo scorso.

Affitto di poltrona
Necessario saperne di più per risolvere un problema che il legislatore, originariamente intenzionato a prenderlo in considerazione, lo ha invece accantonato. Fortunatamente ci viene incontro l’associazione di categoria (CNA) che ha predisposto un chiaro manualetto dal quale attingere le indicazioni per operare in tutta tranquillità. (Patrizia Zampieri)


Competizioni e codice della strada
News inviata il 22 marzo 2014

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha emanato la Circolare 6 febbraio 2014 (GU Serie Generale n.61 del 14-3-2014) , avente ad oggetto “Nuovo codice della strada - Articolo 9 - Competizioni motoristiche su strada. Circolare relativa al programma delle gare da svolgersi nel corso dell'anno 2014.” 

Panificatori in Veneto
La Legge Regionale del Veneto n. 36 del 24 dicembre 2013 detta le "Disposizioni in materia di produzione e vendita di pane" ponendosi come obiettivi la valorizzazione della professionalità artigiana, il miglioramento dell'informazione al consumatore, la promozione della modernizzazione e dello sviluppo dell'attività di panificazione, nonché il miglioramento qualitativo e l'incremento della sicurezza igienico-sanitaria, il riconoscimento delle diverse tipologie produttive e di vendita del pane. Il legislatore regionale ha disposto la definizione da parte della Giunta Regionale di una serie di elementi relativi sia a passaggi formativi, sia agli strumenti volti alla individuazione ed esplicitazione dei caratteri che distinguono le produzioni di qualità da altri tipi di offerta presenti sul mercato. In esecuzione di detta delega la Giunta Regionale, con DGR n. 305 del 11 marzo 2014 (Bur n. 32 del 21 marzo 2014)  ha approvato l'Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi per Responsabile dell'attività produttiva, e la relativa Direttiva per la presentazione di progetti formativi.

Controlli di regolarità contributiva delle imprese in “real-time”.
Lo stabilisce l’art. 4 del Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.” Pubblicato in G.U. Serie Generale n.66 del 20 marzo 2014 . L’entrata in vigore della disposizione è subordinata all’emanazione di un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e, per i profili di competenza, con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sentiti INPS e INAIL, da emanarsi entro sessanta giorni.

(tutte le news sono di Monica Sica)


Pagnotta con scarafaggio
News inviata il 20 marzo 2014

Condannato il panettiere che non conserva bene gli alimenti. Con la sentenza n. 175 del 29 gennaio 2014, il Tribunale di Lecce , seconda Sezione penale, ha condannato l’imputato del reato di cui agli articoli 5 lettera b) e 6 L. 283/1962, per avere quale titolare e conduttore di un panificio biscottificio, detenuto all'interno della attività commerciale alimenti da forno dallo stesso prodotti in cattivo stato di conservazione, ed in particolare all' interno di una puccetta alla pizzaiola era presente un insetto dell' ordine dei blattoidei. Il testo completo della sentenza è disponibile al seguente indirizzo. (www.StudioCataldi.it)

Al nastro di partenza il testo unico per il comparto gioco (e non solo)
Con la delega fiscale licenziata dal Parlamento che entrerà in vigore a fine marzo, dovrebbe essere complessivamente rivisto il quadro di riferimento normativo che riguarda il comparto del gioco lecito; dalle sanzioni, al sistema autorizzatorio agli interventi a tutela dei minori, a quelli per contrastare a ludopatia. Ma troppe leggi, in questi ultimi anni, si erano prefisse di raggiungere i medesimi obiettivi perché si possa guardare con ottimismo ai decreti attuativi. Marilisa Bombi per il Quotidiano enti locali delle leggi d’Italia ha analizzato le novità. Leggi l’approfondimento.


Pec obbligatoria per le imprese agricole
News inviata il 19 marzo 2014

Anche le imprese agricole devono iscrivere nel registro delle imprese la propria PEC. Lo ha stabilito il Ministero dello sviluppo economico con la circolare Prot. 45678 del 19 marzo 2014.

Nuove regole tecniche di prevenzione incendi per le strutture ricettive
Sono stati pubblicati: sulla Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 2014, il decreto 28 febbraio 2014, con il quale il Ministero dell’Interno ha emanato specifiche disposizioni di prevenzione incendi per le strutture turistico-ricettive in aria aperta (quali: campeggi, villaggi turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone e sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2014, il decreto 3 marzo 2014, con il quale vengono disposte modifiche al Titolo IV del decreto 9 aprile 1994, in materia di regole tecniche di prevenzione incendi per i rifugi alpini. La news è di tuttocamere.it


Togliere un'appendice non č la stessa cosa che fare un lifting
News inviata il 17 marzo 2014

La casa di cura autorizzata dalla Regione per la chirurgia generale non può ritenersi autorizzata anche per lo specifico settore della chirugia estetica che può svolgersi soltanto in strutture specialistiche che devono essere provviste di adeguato personale ed adeguate attrezzature. Ciò in quanto la chirurgia estetica è un’attività chirurgica che, con una sua chiara specificità, si propone di correggere o migliorare gli inestetismi, siano essi congeniti, o acquisiti, in seguito a malattia o ad eventi di tipo traumatico o anche fisiologici, quale l'invecchiamento. La chirurgia estetica viene comunemente differenziata dalla chirurgia ricostruttiva, anch’essa ritenuta appartenente alla branca della chirurgia plastica, che si occupa invece delle alterazioni morfologiche determinate da condizioni patologiche. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, sezione III, con la sentenza 1281 depositata il 14 marzo 2014.

Suap: uno schema perfetto
Meglio di così non si può certo fare. Ringraziamo di cuore, quindi, Giancarlo Grassia che ci ha messo a disposizione il frutto del suo lavoro dal titolo: IL NUOVO SUAP TELEMATICO. Se soltanto tutti applicassero questo sistema, certamente sarebbero pochi quelli che ancora si lamentano della farraginosità delle procedure. Da leggere, assaporare e gustare queste pillole di competenza e saggezza. Grazie grazie grazie.

Incostituzionale la legge del Veneto che limita l'ambulantato
Con la sentenza n. 49/2014 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 16 della l.r.v. 31 dic 2012, n. 55 e dell’art. 5, comma 1, lett. a) della l.r.v. 14 mag 2013, n. 8. Ciò in quanto, tra l'altro, risulta indiscutibile che anche la disciplina dell’autorizzazione al commercio in forma itinerante sulle aree demaniali marittime vada ascritta alla materia «tutela della concorrenza», in ragione della sua idoneità ad incidere, in senso restrittivo, sulla capacità stessa del singolo operatore di svolgere tale specifica attività commerciale. (Davide Vallese)

 

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